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14 Gennaio 2021
Rifiuti abbandonati nel cantiere della Pedemontana – Rizzotto (ZP): «Interrogazione in Consiglio su questa spiacevole vicenda, serve più senso civico e meno ricerca di like sui social, collaborazione con le autorità fondamentale»
Venezia, 14 gennaio 2021 - «Ho presentato quest'oggi una interrogazione su quanto accaduto a San Vito di Altivole la scorsa settimana, con ignoti che hanno abbandonato nel cantiere della Pedemontana alcuni sacchi di rifiuti, un fatto di una gravità enorme. Ovviamente condanno fermamente l’episodio, che sottolinea la totale mancanza di senso civico da parte dei responsabili. Faccio però una riflessione: per senso di responsabilità, non sarebbe stato opportuno, prima di pubblicare il video sui social, rivolgersi direttamente alle forze dell’ordine? O è più importante un like e una condivisione prima che una verifica dei fatti con chi di competenza?». Ad annunciarlo è Silvia Rizzotto (Zaia Presidente), presidente della Seconda commissione consiliare permanente. «La Regione si è mossa fin da subito per verificare l’origine di questi rifiuti sospetti e per allertare le forze dell’ordine – prosegue Rizzotto -, senza attendere sollecitazioni esterne dalla minoranza. L’aver però messo il video sui social, senza un controllo preventivo sulla natura dei rifiuti, non ha fatto altro che provocare allarmismi nella cittadinanza. Come Regione aspettiamo l’esito dei controlli e assicuriamo che faremo tutto il possibile per mettere in sicurezza un’opera viaria come la Pedemontana che è molto più importante di qualche like sui social o di qualche sterile accusa dei soliti provocatori. Prima però di giudicare, è meglio verificare i fatti, altrimenti si rischia seriamente di fare la fine del Partito Democratico all'Ospedale di Montebelluna».
13 Gennaio 2021
Covid-19 – Brescacin (ZP): “Il Pd veneto lotta contro la sanità Veneta e insiste nello smentire i tecnici sui test rapidi quando l’unica lotta ammissibile ora è contro il virus e la sua diffusione”
Venezia 13 gennaio 2021 -   “Politicamente tutte le opinioni sono valide e vanno rispettate, ma in campo tecnico bisogna fare molta attenzione: sostituirsi ai tecnici della sanità o considerarsi interpreti non sindacabili delle circolari ministeriali come quella sui test rapidi eticamente e politicamente è un grave errore”. Sonia Brescacin (ZP), presidente della V Commissione consiliare Sanità del Consiglio regionale del veneto, risponde alle “reiterate critiche del Pd veneto che nei fatti smentisce il direttore Prevenzione del ministero della Salute, Gianni Rezza, e la sua circolare con cui si riconosce la validità dei test antigenici rapidi nella definizione di caso Covid-19, nel solco delle indicazioni europee particolare quest’ultimo – spiega Brescacin - nient’affatto marginale. Il Pd veneto vuole smentire anche l’Unione Europea e nazioni come la Germania o la Cina che hanno utilizzato e utilizzano questi strumenti?   Ciò che colpisce in questa querelle infondata è l’insistenza con cui il Pd attacca la Sanità veneta, contro la quale è sceso in lotta, una sanità universale, che cura tutti e che non lascia indietro nessuno, che accoglie, e cura al meglio, nei propri ospedali e nelle proprie strutture chiunque abbia bisogno.  Per quanto concerne i test rapidi in Parlamento a suo tempo furono presentate, dall’onorevole Marco Marin, interrogazioni sull’affidabilità di dieci milioni di tamponi coreani acquistati dal Commissario per l’Emergenza Covid, Domenico Arcuri e nessuno nel Pd sostenne quell’interrogazione o criticò Arcuri per quell’acquisto.  Proprio per evitare di diffondere notizie che possono disorientare i cittadini, il primo a chiedere una presa di posizione chiara da parte del Cts nazionale e dell’Istituto Spallanzani di Roma fu proprio Luca Zaia del quale rilancio una considerazione: da noi non esiste un partito dei tamponi rapidi in lotta con il partito dei tamponi molecolari.  Se di lotta si parla, sia solo quella contro il Covid e la sua diffusione, sia la lotta per interrompere la catena del contagio. I tamponi rapidi fatti in Veneto hanno permesso in questi mesi di individuare migliaia di cittadini positivi al Covid-19 e solo questo dovrebbe tacitare qualunque polemica più o meno strumentale. Forse la scienza domani, quando si potrà approfondire la dinamica della Sars-Cov-2, scoprirà  che tra i contagiati individuati con i test rapidi c’erano anche dei super diffusori, ma già oggi aver individuato migliaia di positivi e quindi, isolandoli, contribuito a rallentare la trasmissione del virus  è un risultato importante, che andrebbe giustamente messo in risalto anziché criticato con l’aggravante del disorientare sempre più i cittadini facendo così il gioco di negazionisti e di quanti sottovalutano ogni forma di  prevenzione”.  
13 Gennaio 2021
Villanova (ZP): «Caso Donazzan, condanniamo quanto accaduto ma non l’operato da assessore. Fratelli d’Italia in Consiglio però ha deciso da che parte stare?»
Venezia, 13 gennaio 2021 - «Non ho nulla di negativo da dire sull’operato da assessore di Elena Donazzan, sempre attenta e presente nel suo settore, ma non posso che condannare quanto accaduto durante la trasmissione "La Zanzara". In ogni caso trovo offensivo per i Veneti che stanno affrontando il dramma dell’emergenza sanitaria dover vedere che i politici e gli assessori, che dovrebbero rappresentarli, stanno perdendo tempo con questioni di questo tipo. Fratelli d'Italia ha niente di costruttivo da proporre?». Sono queste le parole del capogruppo di Zaia Presidente in Consiglio regionale del Veneto, Alberto Villanova. «Mi rivolgo ai consiglieri regionali di Fratelli d’Italia – aggiunge Villanova -. A volte, vista la loro attività politica e consiliare, abbiamo il dubbio che non facciano parte della nostra maggioranza, o che lo siano solo ad intermittenza. Abbiamo appena votato insieme il bilancio, eppure continuano a presentare richieste di ristori alla regione invece di rivolgersi al governo. Cosa che solitamente fa la minoranza. Se invece ci sono state decisioni diverse che nel frattempo ci siamo persi, ci basta saperlo: in un momento drammatico come questo, i Veneti hanno bisogno di concretezza, coerenza e sostegno, non certo di canzonette di un triste passato».  
13 Gennaio 2021
Chiusura dello stabilimento ABB a Marostica – Finco (LV): «Stamattina ho partecipato al sit in insieme ai sindaci del territorio e ai sindacati. La nostra vicinanza sia di aiuto per i lavoratori, ma anche di monito agli altri gruppi industriali»
Venezia, 13 gennaio 2021 - «Stamattina ho partecipato, insieme ai sindacati e ai sindaci del Bassanese, al sit in di vicinanza davanti ai cancelli dell’ABB di Marostica. Un’occasione per esprimere la nostra vicinanza ai cento lavoratori di questa azienda così importante per il nostro territorio, ma anche per garantire che faremo il possibile per salvare questi posti di lavoro». A dirlo è il vicepresidente del Consiglio regionale del Veneto, Nicola Finco (Liga Veneta per Salvini Premier). «Fin da subito la Regione del Veneto ha preso contatto con i sindacati e aperto un tavolo di lavoro presso l’unità di crisi – continua Finco -. Non ci arrendiamo: continuiamo a studiare le strategie migliori per proteggere i dipendenti. Ricordiamo che l’azienda non ha deciso di chiudere lo stabilimento di Marostica per problemi di bilancio, ma solamente per portarlo all’estero e risparmiare ulteriormente, incurante del destino dei lavoratori e delle loro famiglie. E questa situazione oggi è resa possibile da normative nazionali assurde. Come Regione, quindi, è nostro dovere chiedere che quanto prima si cambino le leggi, perché in futuro le aziende non si sentano più in diritto di sfruttare i lavoratori finché fa loro comodo, per poi gettarli via quando intravedono un’occasione di maggior profitto. La presenza mia e dei tanti sindaci, Bassano, Cassola, Colceresa, Marostica, Nove, Pozzoleone, Romano d’Ezzellino, Rossano Veneto e Schiavon, non voleva quindi solamente sottolineare che, come istituzioni, lavoreremo per tutelare i lavoratori, ma anche dare un messaggio agli altri grandi gruppi industriali del territorio. Vogliamo scongiurare che, nel momento in cui verranno sbloccati i licenziamenti ora fermi a causa della pandemia, altre imprese colgano l’occasione per una ristrutturazione aziendale improvvida e sconsiderata».  
13 Gennaio 2021
Covid e tamponi antigenici – Villanova (ZP): «I Dem continuano a citare lo studio di Crisanti di cui però non c’è traccia. È forse uno studio riservato agli iscritti del PD e devo chiederlo a loro?»
Venezia, 13 gennaio 2021 - «I consiglieri regionali del PD, evidentemente ormai esperti microbiologi, continuano a citare lo studio del professor Crisanti sui tamponi rapidi. Ho provato, come d’abitudine, a cercarlo su Pubmed, il motore di ricerca su cui vengono caricati tutti gli studi di medicina, e non c’è traccia di questa ricerca. Come devo fare, quindi, per reperirla?». A chiederselo è Alberto Villanova, capogruppo di Zaia Presidente in Consiglio regionale del Veneto. «Fin dai tempi degli studi all’Università di Padova, sono abituato a leggere direttamente la letteratura scientifica e a non accontentarmi di quanto riferito da altri su voci di corridoio. Per questo motivo vorrei tanto dare un’occhiata a quello studio e mi chiedo quindi come posso fare per reperirlo – conclude Villanova -. Devo forse chiederlo ai colleghi del PD?».
12 Gennaio 2021
Covid e tamponi antigenici – Villanova (ZP): «Il PD continua a sollevare polemiche che vengono smentiti dal loro stesso ministero. Non si ostinino nel creare falsi e irresponsabili allarmi»
Venezia, 12 gennaio 2021 - «Continua l’atteggiamento irresponsabile dei consiglieri regionali del Partito Democratico che, nonostante quanto dichiarato dal ministero della Sanità sull’uso dei tamponi rapidi, continua ad attaccare la Regione del Veneto. La circolare è chiara: i tamponi antigenici di terza generazione sono equiparati ai molecolari, mentre quelli di prima e seconda generazione sono idonei se, come facciamo già, fatti a distanza ravvicinata per gli screening. Eppure il PD continua a diffondere preoccupazione nella cittadinanza, sollevando dubbi inconsistenti sulla sicurezza. È ora di smetterla». Alberto Villanova, capogruppo in Consiglio regionale del veneto di Zaia Presidente, risponde così ai consiglieri di minoranza sui test antigenici. «Già altre volte il Pd è stato smentito dal suo stesso ministero – continua Villanova -: la prima quando hanno sollevato una polemica del tutto inconsistente sull’ospedale di Montebelluna, polemica smontata punto per punto dagli ispettori ministeriali. La seconda volta quando si lamentavano per l’uso dei tamponi rapidi in Veneto. È di pochi giorni fa, però, la circolare del ministero che assimila i tamponi antigenici rapidi ai molecolari, campo nel quale il Veneto si è dimostrato in prima fila fin dall’inizio dell’autunno e che di fatto certifica la sperimentazione partita dalla nostra regione e allargatasi ad altri grandi ospedali come il Niguarda di Milano o il Careggi di Firenze. Ricordo quindi al PD, che sembra essersi ostinato nel creare allarmi senza fondamento, che errare è umano, ma perseverare è diabolico. Non vorrei che qualcuno avesse intenzione di lucrare politicamente su un’emergenza sanitaria e umana. I cittadini non hanno certo bisogno di falsi allarmismi, ma piuttosto di buone cure come quelle che la Regione sta già offrendo e il cui livello è certificato da chi di dovere».
4 Gennaio 2021
Vaccini anti Covid-19 – Villanova (ZP): «Il piano vaccini del Governo si sta dimostrando fallimentare. All’Epifania i tre sottosegretari veneti del PD portino da Roma risposte concrete»
Venezia, 4 gennaio 2021 -  «Chiediamo giustamente agli italiani di vaccinarsi, ma il Governo non ha un piano all’altezza. Il PD Veneto, sempre pronto a dispensare consigli utili, potrebbe questa volta spiegare ai Veneti l’ennesimo fallimento di Arcuri e del Governo». Alberto Villanova, capogruppo in Consiglio regionale del Veneto di Zaia Presidente, commenta con queste parole la situazione dei vaccini in Italia. «Il Veneto, come i dati confermano, sta facendo la sua parte come sempre ha fatto. Abbiamo già raggiunto il 43% delle vaccinazioni da effettuare sulla scorta disponibile. Questo significa che nel giro di pochi giorni le avremo già esaurite. A monte però ci sono una infinità di problemi e domande che richiedono risposte. Su questo, il silenzio del PD, sempre molto loquace quando si tratta di aprire polemiche, è però tombale. Qualcuno a sinistra dovrebbe spiegare ai cittadini cosa hanno intenzione di fare del famoso bando del commissario Arcuri per l’assunzione di 15mila operatori sanitari, di cui 3mila medici e 12mila infermieri. Un esercito di sanitari che stiamo ancora aspettando, visto che peraltro il bando di gara si è chiuso soltanto lo scorso 28 dicembre. Per non parlare degli utilissimi padiglioni a forma di primula, la cui funzione continua ad essere poco chiara. Le ombre su questa disastrosa gestione del piano vaccini iniziano ad allungarsi terribilmente anche sulla ripresa economica e sulle aziende. Il Partito Democratico veneto smetta di fare lo struzzo con la testa sotto la sabbia e si assuma le responsabilità dei colleghi di governo. L’Epifania è vicina – conclude Villanova -: i tre sottosegretari PD potranno cogliere l’occasione per portare in dono al Veneto un po’ chiarezza su quanto il Governo ha intenzione di fare per garantire la vaccinazione alla cittadinanza nel minor tempo possibile».
29 Dicembre 2020
Cavinato (ZP): «Vicinanza al popolo croato. La Regione del Veneto attiva fin da subito per inviare aiuti»
Venezia, 29 dicembre 2020 - «Quanto accaduto oggi in Croazia ci addolora moltissimo. Non possiamo che esprimere tutta la nostra vicinanza e il nostro affetto al popolo croato per le drammatiche ore che stano vivendo e che ci riportano alla mente quanto sofferto dall’Italia durante le scosse del Friuli e dell’Irpinia». Elisa Cavinato, consigliere regionale del Gruppo Zaia Presidente, commenta in questo modo la violenta scossa di terremoto verificatasi oggi nelle vicinanze di Zagabria. «Per fortuna in Veneto non si sono registrati danni, ma questo non significa che quanto accaduto non ci riguardi da vicino – prosegue Cavinato -. La Regione del Veneto, come già accaduta in passato, si è fin da subito attivata per inviare soccorsi e aiuti a un popolo che ci è così vicino culturalmente e geograficamente. Faremo tutto il possibile per alleviare le sofferenze croate».
28 Dicembre 2020
EMERGENZA COVID 19 Brescacin (ZP): «La sinistra la smetta di buttare fango sulla sanità veneta, così non fa il bene dei cittadini e della loro salute»
Venezia, 28 dicembre 2020 - «Dall’inizio della pandemia la capacità delle Regioni di fare tamponi è sempre stata indicata come elemento di grande efficienza del sistema sanitario regionale. E il Veneto questo lo ha sempre fatto e dimostrato, arrivando oggi a una capacità di test giornalieri di oltre 60.000 tamponi (20.000 antigenici e 40.000 test rapidi). Ed è per il fatto di fare tanti tamponi giornalieri che il numero di positivi in Veneto è alto. Perché li cerchiamo e in modo mirato». A dirlo è Sonia Brescacin (ZP), presidente della Quinta commissione consiliare Sanità. «A 10 mesi dall’inizio della pandemia è lo stesso Comitato tecnico scientifico nazionale che, per voce del segretario Fabio Ciciliano, riconosce la grande efficienza della macchina sanitaria veneta capace di effettuare un gran numero di tamponi, unito a un tracciamento molto efficiente, a un grande ricorso ai test rapidi e al fatto che i test molecolari vengono mirati su persone con elevate possibilità di risultare positive. Ed allora perché gli esponenti della sinistra in Veneto continuano con le polemiche contro la Regione, gettando fango sulla grande capacità di dare risposta a tutti i cittadini da parte del sistema sanitario veneto che, anche oggi, cura oltre 3.000 pazienti COVID e oltre 7.000 pazienti non COVID, a differenza di altre regioni? Perché la sinistra in Veneto deve gettare fango contro la chiara e oggettiva voce del Dipartimento Prevenzione della Regione (e non dei politici che governano in Regione)? È il Dipartimento, infatti, a spiegare come nel calcolo della percentuale dei positivi venga inserito soltanto il numero dei tamponi molecolari, mentre il numero dei positivi comprende anche i soggetti refertati con i tamponi rapidi. Questa pandemia dovrebbe insegnarci che ognuno deve fare la propria parte, anche la politica, ma in questo caso fare la propria parte non significa ridurre il confronto a polemica falsa che non aiuta né i professionisti sanitari impegnati nelle cure, né i cittadini che non meritano confusioni create ad arte. Questo non dovrebbe avvenire mai, tanto meno ora che c’è di mezzo la salute delle persone e che dovremmo solo smetterla di fare la gara a chi sta meno peggio».
28 Dicembre 2020
Covid-19 in Veneto – Villanova (ZP): «Dati del Veneto sono certificati dal Governo, dal PD sciacallaggio sulla nostra sanità»
Venezia, 27 dicembre 2020 - «Per il PD i dati del Veneto sono falsati? Il loro Segretario regionale Bisato è anche sindaco: come autorità di pubblica sanità, se davvero sospetta che i dati del Veneto siano stati contraffatti, ha il dovere di andare in Procura a denunciare. In caso contrario, le dichiarazioni di questi giorni sarebbero solo chiacchiere fatte da chi vuole speculare politicamente offendendo gli eroi della nostra sanità, dal momento che i dati del Veneto sono costantemente verificati proprio dal suo Governo». Interviene così il capogruppo di Zaia Presidente in Consiglio regionale del Veneto, Alberto Villanova, in merito alle polemiche odierne del Partito Democratico sul piano Covid della Regione del Veneto. «Evidentemente i rappresentanti del PD non avevano nulla da fare in questi ultimi giorni, visto che la Regione ha approvato in tempi record anche il bilancio, al punto che, per ammazzare il tempo, sono stati costretti a inventare una nuova polemica, lunare e fantascientifica: insinuare dubbi sui dati trasmessi da Venezia a Roma. Il nostro piano di gestione dell’emergenza è stato redatto da esperti di primissimo ordine la cui consulenza molto spesso è richiesta anche a Roma. I posti di terapia intensiva sono stati implementanti in estate su richiesta del Governo giallorosso, con il decreto legge 34 del maggio 2020 che prevede che vengano organizzati posti letto riconvertibili a terapia intensiva, dotati di strumentazione, ventilazione e monitoraggio: una richiesta accolta subito, tanto che il Veneto ha fatto meglio di tutti gli altri. Alla faccia del PD che la scorsa primavera ci accusava addirittura di aver tagliato i posti nelle rianimazioni, interpretando male i dati e facendo una clamorosa figuraccia, e continuando a criticare la nuova organizzazione regionale delle terapie intensive che, ripetiamo, è basata su richieste del Governo PD e M5s. Forse il capogruppo Possamai e l’onorevole Rotta non lo sanno, ma anche la decisone di lasciare il Veneto in zona gialla in queste settimane è stata presa dal loro stesso Governo. Il punto è questo: il PD in Veneto ha zero argomenti ed è costretto a riempire le pagine di inchiostro o a mettere in piedi sceneggiate raccapriccianti come quelle davanti all’ospedale di Montebelluna, finita poi con la piena promozione dell’attività dell’ospedale dopo l’ispezione inviata dal loro ministro. Quando tutto sarà terminato i Veneti si ricorderanno di chi ha lavorato a testa bassa, come i nostri operatori sanitari, e chi, come alcuni esponenti del PD, ha cercato di speculare su di loro», chiude Villanova.