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3 Ottobre 2022
Riscaldamento, Boron, Michieletto, Vianello (Lega – LV): «Richiesto lo stop per dodici mesi a divieti e sanzioni sull’utilizzo di stufe e caminetti alimentati a biomassa»
Venezia, 3 ottobre 2022 – «Bisogna sostenere le famiglie venete anche con gesti concreti. Abbiamo deciso infatti di depositare una mozione a sostegno dei Veneti che stanno già vivendo un grave periodo di difficoltà a causa della ricezione delle prime bollette per l’energia e il gas con costi esorbitanti e che vivranno un successivo periodo ancor più pesante con l’arrivo dell’inverno. Pertanto chiedo lo stop per dodici mesi a divieti e sanzioni sull’utilizzo di stufe e caminetti alimentati a biomassa». Questo il tema della mozione presentata da Fabrizio Boron, Gabriele Michieletto e Roberta Vianello consiglieri regionali dell’Intergruppo Lega – Liga Veneta. «La crisi energetica sempre più pesante e contingente anche per colpa della speculazione sui ricavi, va ad incidere ulteriormente sul delicato equilibrio delle economie familiari già provate da mesi, prima con la pandemia ed ora con le problematiche legate alle bollette. La stagione fredda è ormai alle porte e da sempre è il periodo che mette a dura prova quelle famiglie che, viste le difficoltà del momento, non sarebbero in grado economicamente di sostituire sistemi di riscaldamento vetusti. Tra i problemi non secondari anche quello del difficile reperimento delle materie prime per la costruzione di nuovi generatori di calore con un ritardo evidente delle consegne delle ditte ai privati, causato da due anni di pandemia» proseguono i consiglieri di Lega – LV. «Con questa mozione chiediamo alla Giunta Regionale del Veneto di sostenere i cittadini Veneti in questo momento storico economico grave, predisponendo così una sospensione di 12 mesi ai divieti e relative sanzioni, previsti con Deliberazione della Giunta regionale (D.G.R) n.836/2017 all’utilizzo di generatori di calore alimentati a biomassa con una classe di prestazione emissiva inferiore a 3 stelle. Tradotto: che i Veneti possano utilizzare in alternativa al gas, caminetti e stufe alimentati a biomassa senza rischiare sanzioni» concludono i consiglieri di Lega – LV, Fabrizio Boron, Gabriele Michieletto e Roberta Vianello.
30 Settembre 2022
Brescacin (Lega-LV): «Gli acquisti centralizzati in sanità sono imposti dalla legge, e il Crav opera con efficienza. Le minoranze sembrano averlo dimenticato»
Venezia, 30 settembre 2022 – «Curioso come solo ieri le colleghe di minoranza ci abbiano chiesto di rimandare il voto sulla rendicontazione di Azienda Zero, per poterla studiare meglio, e oggi escano con un comunicato di critica. In meno di 24 ore hanno studiato, approfondito e criticato il dossier presentato dal direttore Toniolo. La fretta deve essere stata una cattiva consigliera, perché mostrano di non sapere che è la legge nazionale a prevedere che gli acquisti centralizzati siano effettuati da un soggetto aggregatore, il CRAV- Centrale Regionale Acquisti per la Regione del Veneto. E che questi acquisti sono fatti con coscienza ed efficienza, come dimostrano non solo i numeri del risparmio di Azienda Zero presentati ieri in Quinta commissione. Nel 2021, inoltre, il Crav veneto ha ottenuto il più alto contributo nazionale dedicato ai soggetti aggregatori, 623mila euro. Più alto di tutte le altre regioni come Emilia-Romagna, Lombardia, Friuli che hanno strutture simili. E questo proprio in baso alla sua efficienza valutata da un soggetto terzo e super partes. Nonostante questo, però, le minoranze si ostinano a non voler riconoscere come questa struttura abbia non solo facilitato la vita e le procedure di acquisto e concorsuali della sanità veneta, permettendo un risparmio di 289,6 milioni nell’esercizio 2021. Ma suggeriscono anche di ripensare la riforma di Azienda Zero. Siamo al paradosso». Sonia Brescacin, consigliere regionale Intergruppo Lega-Liga Veneta e presidente della Quinta commissione consiliare, risponde così alle colleghe del PD. «Per voler attaccare un sistema regionale efficiente si ritrovano a mettere in discussione ciò che la legge nazionale da tanti anni prevede. Una legge che pone i suoi fondamenti nella necessità di coordinare al meglio gli acquisti, il reclutamento di personale, la spesa, massimizzando le risorse e permettendo così di offrire la migliore assistenza sanitaria possibile ai pazienti veneto e non. La riforma di Azienda Zero non solo ha promesso di omogenizzare le cure su tutto il territorio regionale, ma anche di svolgere un maggior controllo sull’azione amministrativa e di coordinare gli acquisti, evitando così sprechi e ritardi. Un’unica regia, per un’unica sanità. Questa procedura di centralizzazione, del resto, non è una novità. Da anni su tutto il territorio nazionale le pubbliche amministrazioni sono chiamate ad acquistare in modo centralizzato. Non ho mai sentito le colleghe criticare quanto stabilito dal PNRR per la Sanità, che pure fino ad ora è stata guidata da un loro ministro. Eppure il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza obbliga di acquistare le apparecchiature mediche, stabilendone in modo rigido le caratteristiche, attraverso piattaforme tipo Consip. Eppure alle opposizioni questo sistema non piace. Curioso che vogliano l’autonomia solo là dove la legge dica espressamente il contrario. Ci riserveremo, a questo punto, di tornare in Commissione e spiegare loro nuovamente cosa la legge ci permette o meno di fare».
30 Settembre 2022
Cultura, Vianello (Lega-LV): « Riviera del Brenta – Patrimonio Unesco: la Regione Veneto supporta questa iniziativa che andrà a valorizzare il nostro territorio»
Venezia, 30 settembre 2022 – « La conferenza dei Sindaci della Riviera, alla quale ho partecipato oggi con grande entusiasmo, marcia compatta verso questo grande obiettivo: la Rivera del Brenta inserita nel Patrimonio Unesco. Una grande sfida dal risultato non impossibile, soprattutto se il territorio marcerà compatto come ha fatto fino ad ora, in sinergia con tutte le componenti coinvolte. La Regione Veneto e la sottoscritta in primis non faremo mancare il nostro sostegno a questo cammino che sappiamo complesso ma che abbiamo intrapreso con convinzione». Queste le parole del consigliere regionale dell’Intergruppo Lega – LV, Roberta Vianello nel commentare la notizia odierna in merito alla candidatura della Riviera del Brenta all’interno del Patrimonio Unesco. «La Conferenza dei Sindaci della zona del Brenta sta lavorando con grande affiatamento e unità di intenti. I progetti che mirano a far inserire la Riviera del Brenta all’interno del Patrimonio Unesco sono condivisi e finanziati con le risorse della Regione. La dimostrazione più evidente è che l’ente veneto si pone al fianco, nei fatti, a questa iniziativa, allo stesso modo di quanto lo sono io, dal momento che sto partecipando alle sessioni di lavori sul progetto Riviera – Patrimonio Unesco, progetto entusiasmante e vincente per tutto il territorio veneziano» conclude il consigliere regionale di Lega – Liga Veneta, Roberta Vianello.
29 Settembre 2022
Michieletto, Vianello, Boron (Lega – LV): “Urgente una deroga al blocco degli Euro 4 Diesel, le famiglie venete non possono permettersi altre spese in questo momento”
Venezia, 29 settembre 2022 – “Blocco degli Euro 4 Diesel. Un disagio insostenibile per i cittadini Veneti” Si intitola così la mozione depositata oggi dai consiglieri regionali dell’Intergruppo Lega – Liga Veneta Gabriele Michieletto, Roberta Vianello e Fabrizio Boron che impegna la Giunta regionale ad  intervenire presso il Governo della Repubblica “affinché venga concessa quanto prima una deroga al blocco della circolazione delle auto diesel Euro 4 previsto dall’accordo di programma del 2017, condiviso con le altre Regioni del Bacino Padano”. “Tra un paio di giorni, il 1 ottobre, scatterà il blocco alla circolazione dei diesel Euro 4 nelle città con più di 30 mila abitanti in Veneto, e questo rappresenterà un grosso disagio per numerose famiglie. Famiglie che non possono permettersi di acquistare un’auto di ultima generazione staranno a guardare chi ha in garage la costosissima “supercar” elettrica, è evidente che un simile e immotivato trattamento non possa essere tollerato”.   I consiglieri tornano a schierarsi sull’argomento dopo che a luglio avevano presentato una mozione dal titolo: “Inquinamento atmosferico: i veicoli non sono la causa principale. Rimodulare le limitazioni alla loro circolazione”. “La principale novità rispetto al passato, infatti, è che gli Euro 4 non potranno circolare nemmeno in caso di livello “verde”, quindi queste automobili dovranno, di fatto, restare in garage anche quando la situazione dell’aria non sarà particolarmente negativa. Tale misura, prevista dall’accordo tra le regioni del bacino padano per limitare lo smog del 2017, avrebbe dovuto entrare in vigore dall’autunno 2020 ma era stata posticipata a causa della pandemia. Ora chiediamo un’ulteriore deroga”.   “Ringraziamo l’assessore regionale all’ambiente che ha inviato una lettera, il 26 agosto, al ministro della Transizione Ecologica per chiedere una deroga al blocco delle auto Euro 4 ed Euro 5”. E’ bene ricordare che durante la pandemia da Coronavirus, con l’azzeramento della circolazione su strada, la rilevazione delle Pm10 è stata superiore alla media, confermando che l’inquinamento atmosferico è dovuto solo in minima parte alle auto”. “Torniamo a chiedere al Governo un’altra soluzione e una deroga urgente al blocco della circolazione delle auto diesel Euro 4 per il Veneto”.
29 Settembre 2022
Bet (Lega-LV): «Venezia candidata a sede dell’Autorità europea antiriciclaggio, la conferma dell’impegno della Regione nella lotta alla criminalità»
Venezia, 29 settembre 2022 – «La candidatura di Venezia a sede della nuova Autorità Europea per la lotta al riciclaggio di denaro e il contrasto al finanziamento al terrorismo, avanzata dal presidente Zaia e da noi sostenuta con forza, mette ancora una volta in evidenza la sensibilità e l’attività svolta dalla Regione del Veneto sul tema della legalità, con particolare riferimento alla prevenzione e contrasto all’infiltrazione mafiosa in ambito economico». Roberto Bet, consigliere regionale dell’Intergruppo Lega-Liga Veneta, commenta così la candidatura di Venezia, presentata al Governo dal presidente della Regione del Veneto, a sede dell’Amla – Authority for anti moneylaudering and countering the financing of terrorism. «A conferma dell’impegno di questa amministrazione regionale va ricordato che a maggio, insieme ad Anci Veneto, all’Associazione Comuni Marca Trevigiana e all’Università di Padova, avevamo organizzato un convegno, il primo di una serie, sull’applicazione della normativa antiriciclaggio e pubblica amministrazione. In quell’occasione erano intervenuti, tra gli altri, il capo della sede di Venezia della Banca d’Italia, il dottor Luigi Ruggiero, il capo della DIA del Triveneto, il colonnello Paolo Storoni, e il professore di Diritto Penale dell’Università di Padova Riccardo Borsari. In Regione stiamo lavorando per sviluppare un “manuale d’uso” per semplificare l’applicazione nei Comuni di questa fondamentale normativa. Inoltre stiamo lavorando per organizzare corsi di formazione per i funzionari della Pubblica Amministrazione, nonché per la polizia locale del Veneto. Questa disciplina – ricorda ancora il consigliere regionale - è nata in Italia grazie all’intuizione di magistrati come Giovanni Falcone, che della lotta alla mafia e alla criminalità organizzata hanno fatto la loro ragione di esistere, ponendo alla base del loro metodo il famoso motto del “follow the money”, segui il denaro, recepito poi da direttive comunitarie ed esteso in tutta Europa. Sono sicuro che questa candidatura troverà il sostegno delle associazioni di categoria, dei sindacati, dei professionisti, nonché dei Comuni e di tutte le pubbliche amministrazioni venete. L’intelligenza artificiale e le nuove tecnologie utilizzate nella gestione e verifica delle banche dati potranno rendere ancora più efficace l’azione dell’Autorità europea che si occuperà di una disciplina tra le più avanzate e complete al mondo, mirata a prevenire e reprimere il riciclaggio di denaro sporco, e che costituisce, pertanto, l’unico presidio valido per prevenire e contrastare l’infiltrazione della criminalità nel mondo economico, tutelando così soprattutto le aziende sane del Veneto e del resto d’Italia».
28 Settembre 2022
Cultura, Vianello (Lega – LV): «Una giornata a Venezia con Giacomo Casanova con la storia della Serenissima sempre al centro»
Venezia, 28 settembre 2022 – «Un libro entusiasmante, che regala emozioni e racconta Venezia, quella vera, quella della grande epopea della Serenissima. “Una giornata a Venezia con Giacomo Casanova”, che abbiamo presentato a Palazzo Ferro Fini, sede del Consiglio Regionale, nei giorni scorsi regala una lettura completamente diversa della mitica figura di Giacomo Casanova, letterato, politico ante litteram e grande seduttore. Fare gli onori di casa per un evento così prestigioso, in una Venezia vissuta appieno da Giacomo Casanova è stato tutto semplice e naturale» ha spiegato Roberta Vianello, consigliere regionale Lega – Liga Veneta che era tra gli organizzatori dell’evento. Il fumettista Lele Vianello ha reso al meglio la figura poliedrica di Giacomo Casanova e si è dimostrato ancora una volta garanzia di qualità, mentre i testi di Luciano Menetto a corredo dei fumetti di Lele Vianello completano al meglio le stesse tavole. «Ho collaborato da subito con i due autori perché ho colto al volo l’occasione, davvero importante, per l’ente regionale e per il Veneto. Non mi sbagliavo: dal libro emerge ancora una volta che la città di Venezia, all’epoca di Casanova e oggi non ha paragoni al mondo”, chiosa ancora Roberta Vianello. Il libro “Una giornata con Giacomo Casanova” di Lele Vianello e Luciano Menetto è editato da “Mare di Carta». In un viaggio di fantasia è lo stesso Giacomo Casanova a guidare due turisti alla scoperta di Venezia. Un modo alternativo ed originale per raccontare la città, è farlo appunto con gli occhi di uno dei veneziani più illustri e conosciuti, Giacomo Casanova, studioso e scrittore, profondo conoscitore di Venezia che ha amato la città come pochi, al pari forse di Lele Vianello, il fumettista, grande amante della città e soprattutto delle imbarcazioni tradizionali veneziane. «Venezia conferma anche così il suo profondo spessore culturale» conclude il consigliere Roberta Vianello.
28 Settembre 2022
Politica, Boron (Lega – LV): autonomia per il Veneto, Salvini pretenda il Ministero degli Affari Regionali
Venezia, 28 settembre 2022 – “La Lega e Salvini pretenda, nelle trattative per il prossimo Governo, il Ministero degli Affari Regionali. La priorità del Veneto, e di tutto il Nord, è l’Autonomia Regionale: non c’è alternativa, serve un Paese più moderno ed efficiente. Non perdiamo tempo, quindi, nella richiesta di inutili posti per accontentare i numerosi esclusi eccellenti: sottosegretari, vice-premier e altre posizioni, sono richieste funzionali alla persona, non all’ideale del nostro movimento. E allora lasciamo perdere tutto il resto e concentriamoci solo su quello” Fabrizio Boron, consigliere regionale del Veneto, prende posizione così sulle richieste per la formazione del prossimo Governo “Salvini stesso, e il Commissario Regionale Stefani, hanno promesso a Mestre, in occasione di un incontro recente con gli amministratori del Veneto, che al primo Consiglio dei Ministri si sarebbe portata la riforma dell’Autonomia. E allora mi chiedo: chi meglio del nostro Segretario Federale potrebbe ricoprire il ruolo di Ministro per le riforme e gli affari regionali? Per di più, Salvini può già contare su una lunga e positiva esperienza ad un Ministero. E questo sarebbe un modo per rinsaldare la nostra base sui temi e gli ideali che da sempre cementano i nostri militanti e i nostri sostenitori. Il Segretario Federale, in quella posizione, darebbe un messaggio di rinnovata fiducia e nuova speranza”- conclude Boron
27 Settembre 2022
Finco (Lega – LV): “Riaprire le sedi giudiziarie soppresse: approvata all’unanimità la risoluzione per migliorare il sistema giustizia nel nostro Paese”
Venezia, 27 settembre 2022 - “Riaprire le sedi giudiziarie soppresse: approvata all’unanimità la risoluzione per ‘riformare la riforma’ del 2012”. Così il vicepresidente del Consiglio regionale del Veneto, Nicola Finco, (Intergruppo Lega – Liga Veneta), commenta l’approvazione all’unanimità della risoluzione n.62 di cui è primo firmatario. “Il Decreto legislativo n. 155 del 2012 aveva soppresso in Italia 31 sedi di tribunale – ricorda Finco - le relative procure della Repubblica e le 220 sezioni distaccate del tribunale. Le conseguenze si sono fatte sentire, e in maniera pesante, anche in Veneto: Bassano del Grappa, Cittadella, Este, Adria, Castelfranco Veneto, Conegliano, Montebelluna, Chioggia, Dolo, Portogruaro, San Donà di Piave, Pieve di Cadore, Legnago, Soave e Schio”. “Si era pensato di efficientare e migliorare i servizi giudiziari dei territori, ma così non è stato: i servizi non sono assolutamente migliorati, anzi in molte situazioni sono peggiorati. Tanto è vero che fin dall’anno successivo, dal 2013, alcune Regioni, con capofila la Regione Abruzzo assieme al Piemonte, alle Marche, alla Puglia, al Friuli Venezia Giulia, alla Campania, alla Liguria, alla Basilicata, alla Calabria avevano pensato di promuovere un referendum per abrogare proprio quella riforma di geografia giudiziaria. Oggi in Parlamento c’è un testo nato su indicazione di alcune Regioni in cui si chiede di rivedere tale geografia: c’è la volontà di riaprire determinate sedi dei tribunali, ovviamente attraverso una convenzione con le Regioni, trovando un’intesa sia per i costi del personale che delle strutture”. “Con la riforma del 2012 infatti i problemi non sono stati risolti: non c’è stata riduzione della spesa e i tempi della giustizia sono rimasti gli stessi. Emblematico il caso veneto: il tribunale della Pedemontana, solo per fare un esempio, potrebbe servire 74 comuni e oltre 500.000 abitanti che verrebbero riallocati in un unico foro, mentre oggi sono dispersi tra quelli di Vicenza, Padova e Treviso. Un nuovo presidio che valorizzerebbe anche la “Cittadella della Giustizia” di Bassano, un’opera costata 10 milioni di euro e mai inaugurata. Oggi è uno stabile abbandonato, non si sa a cosa destinarlo. Una situazione purtroppo non isolata in Italia. Quindi auspichiamo che il prossimo Governo, il prossimo Parlamento, voglia riprendere in mano questa partita, per la quale l’Aula del Consiglio regionale del Veneto ha appena approvato la risoluzione”. “È necessaria una revisione organica della riforma del 2012 – conclude Finco – ora la risoluzione consentirà alla Giunta regionale di farsi parte attiva in questo senso nei confronti del Parlamento, sulla scia delle analoghe proposte di legge già presentate dalle Regioni Abruzzo, Toscana, Sicilia, Marche, Calabria e Campania. Tribunali e uffici dei Pubblici Ministeri vanno riorganizzati, coinvolgendo gli enti locali, gli ordini professionali e le categorie economiche, perché ormai sono sotto gli occhi di tutti i negativi risvolti dovuti alla chiusura di importanti presidi di giustizia”.
27 Settembre 2022
Cestaro (Lega-LV): «Enti locali, votata oggi all’unanimità una legge da trasmettere al Parlamento per togliere dalla spesa del personale e spostare in parte corrente il segretario comunale, svincolando così fondi per nuove assunzioni»
Venezia, 27 settembre 2022 – «Con il voto all’unanimità di oggi trasmettiamo a Roma una proposta di legge statale che, una volta presa in carico e approvata dal Parlamento, permetterà alle amministrazioni comunali di avere più fondi a disposizione da investire in nuove assunzioni, scorporando i costi del segretario comunale. In questo modo diamo una risposta a un’esigenza molto sentita dagli enti locali, particolarmente quelli più piccoli, da anni in difficoltà nel reperire personale e, soprattutto, segretari comunali». A darne notizia è Silvia Cestaro, consigliere regionale dell’Intergruppo Lega-Liga Veneta, prima firmataria e relatrice della proposta di legge statale approvata all’unanimità oggi in Consiglio regionale del Veneto. «Per i Comuni, soprattutto quelli di piccole dimensioni, l’onere della nomina del segretario comunale rappresenta oramai un costo difficilmente sostenibile da un punto di spesa del personale. I Comuni cercano di sopperire a questi costi attraverso convenzioni con altri Comuni, con segreterie a scavalco ma che comunque incidono sui vincoli di spesa. Questo però non sempre è possibile. Quello che abbiamo proposto e votato oggi è quindi di svincolare la figura del segretario dalla spesa del personale, inserendola nella parte corrente. Ricordiamo che il limite della spesa di personale per gli enti locali è calcolata in base alla media del triennio 2011-2013 (per i Comuni sotto mille abitanti e per le Unioni Montane fa da riferimento la spesa del 2008). Anche la spesa per il segretario comunale va computata a questi fini. Eliminandola però da questo conteggio, si potrebbero liberare risorse preziose da spendere per il personale. Un aiuto concreto, quindi, per tutti questi enti che svolgono una funzione essenziale per il buon governo del territorio». «Nella legge votata oggi – continua Cestaro – non dimentichiamo inoltre la necessità di formazione e aggiornamento professionale continuo: per questo prevediamo di inserire soluzioni di specializzazione degli iscritti all’albo professionale, anche in modalità e-learning. Diamo inoltre la possibilità che il segretario iscritto nella fascia iniziale di accesso in carriera possa assumere, in regime di convenzione, la titolarità di ulteriori sedi della stessa fascia, e comunque senza superare il tetto complessivo di popolazione residente della fascia immediatamente superiore. In questo modo si permette di mantenere alto il livello di questa figura professionale così essenziale per i nostri enti locali, facilitando anche le amministrazioni comunali nel reperimento di personale formato e motivato».
27 Settembre 2022
Sport, Scatto (Lega – LV): «Lo sport al centro della sensibilità di noi Veneti. L’approvazione del Piano pluriennale dello Sport è frutto del lavoro sinergico tra Assessorato veneto e Commissione per rilanciare il mondo dello sport dopo due anni di pandemia e soprattutto tornare a pensare ai giovani e all’inclusione»
Venezia, 27 settembre 2022 – «Lo sport come salute, lo sport come impegno, lo sport inteso come lavoro ma lo sport pensato anche come inclusione. Con il licenziamento del Piano Pluriennale dello Sport, per la prima volta cinquennale, si mette finalmente al centro il giovane e la pratica sportiva. Con un pensiero anche e soprattutto all’inclusione». Così Francesca Scatto consigliere regionale dell’Intergruppo Lega – Liga Veneta e presidente della VI Commissione Sport dopo il voto odierno in consiglio regionale che ha approvato il piano regionale relativo allo sport. Un progetto che predispone ora un lavoro di sinergia con le varie componenti del mondo sportivo. La legge regionale dello Sport, ovvero la numero 8, prevede che le iniziative siano conseguite anche per il tramite del CONI, del mondo scolastico e del CIPE assieme ad azioni sinergiche ad incastro con altri Piani regionali come quello di prevenzione o strategico del turismo del Veneto, o addirittura al triennale degli interventi a sostegno delle famiglie e alla cultura. «Dopo due anni di pandemia che hanno visto purtroppo un periodo di restrizioni casalinghe togliendo a molti ragazzi la pratica sportiva, ora si vuole rilanciare l’attività sportiva anche nell’ottica della formazione dei giovani intesa come “cultura sportiva”. E in questo dobbiamo aggiungere anche l’inclusione per le persone con disabilità. In sintesi una cultura sportiva per tutti» prosegue il consigliere regionale di Lega – Liga Veneta, Francesca Scatto, Presidente della VI Commissione. «Mi stanno particolarmente a cuore le difficoltà con le quali le persone portatrici di disabilità affrontano le pratiche sportive che spesso e volentieri permettono loro di uscire dal guscio familiare e affrontare sfide personali anche in un confronto con i normodati. Il mondo dello sport è un tessuto vivace in Veneto, fatto di ragazzi, di genitori e tanti volontari. E che ha bisogno di grande sostegno anche perché, spesso e volentieri lo sport svolge una importante funzione sociale. Plaudo all’approvazione di questo Piano Pluriennale sperando che passi il messaggio di una nuova e rinnovata sensibilità di questo Consiglio Veneto nei confronti del variegato mondo sportivo, fatto di un mosaico di esigenze, dalla pratica sportiva autonoma a quella delle asd che permettono l’attività amatoriale e agonistica per passare poi sul variegato sistema dell’impiantistica sportiva».