Cookie Consent by FreePrivacyPolicy.com
PROGRAMMA POLITICO
Scopri le ultime news
6 Ottobre 2022
Brescacin (Lega-LV): «Rispetto del diritto di aborto non può essere criterio di valutazione dei dirigenti ULSS. C’è una legge specifica per quello, e non è certo la performance»
Venezia, 6 ottobre 2022 – «La presenza di medici obiettori di coscienza nelle ULSS non può essere criterio di valutazione della performance dei dirigenti. E non perché la Regione del Veneto non ritenga il tema importante, ma semplicemente perché non è questa la sede per affrontare il tema. C’è una legge statale, la 194, che delinea l’interruzione di gravidanza. Stiamo parlando di una prestazione sanitaria che rientra nei LEA, i Livelli essenziali di assistenza, e che quindi è già normata da una precisa legislazione di riferimento. Inserirla nella valutazione dei dirigenti ULSS non è solo fuori luogo, è sbagliato dal punto di vista della legge». Sonia Brescacin (Intergruppo Lega-Liga Veneta), presidente della Quinta commissione consiliare, risponde così alla consigliera di minoranza Baldin al termine della seduta di commissione. «Avevamo discusso questa, come tutte le altre proposte di maggioranza e minoranza, la scorsa settimana, nel corso di una riunione – continua Brescacin -. E già la scorsa settimana avevamo valutato la possibilità di inserire anche questo aspetto nei criteri di valutazione. Come già detto giorni fa, non è questa la sede opportuna per affrontare un tema così delicato. La Commissione ha obiettivi di programmazione, non di gestione. E infatti le altre forze di minoranza hanno perfettamente compreso la questione, al punto che anche loro hanno convenuto nella non fattibilità della richiesta e hanno votato a favore dei nostri criteri».
6 Ottobre 2022
Cultura, Michieletto e Vianello: «Lepanto. L’Europa è continente di libertà grazie al coraggio dei Veneti»
Venezia, 6 ottobre 2022: «L’Europa tutta ha il dovere di ricordare e riconoscere la valenza storica di una delle più grandi battaglie di sempre, ovvero quella di Lepanto di cui il 7 ottobre ricorre l’anniversario. Senza Lepanto, è bene ricordare, oggi l’Europa, come la conosciamo noi, non esisterebbe. E soprattutto grazie a Venezia, venne bloccata l’espansione di un Impero che voleva imporre la propria supremazia religiosa e sociale. Il cuore dei Veneti è ancora oggi pieno di orgoglio per quel grande giorno, perché solo con il coraggio di affrontare sfide che sembrano impossibili, si possono ottenere giornate che entrano nella storia». Così i consiglieri veneziani dell’Intergruppo Lega – LV, Gabriele Michieletto e Roberta Vianello ricordano l’anniversario della battaglia di Lepanto e viene celebrata il 7 Ottobre. «Date come il 7 Ottobre sono scritte non solo nel grande libro della storia Veneta ma di tutta l’Europa. Che continente sarebbe, il nostro, senza quel giorno? Non certo di libertà – continuano i due consiglieri veneziani di Lega – LV -. Il contributo dei veneziani in quello scontro fu determinante. La vittoria è arrivata insieme ad altre forze, ma grazie alla guida sapiente e magistrale dei veneti che per primi attaccarono, senza paura, gli avversari che erano pure in numero maggiore. Questo a dimostrazione che con il coraggio si possono affrontare e vincere le battaglie più insperate. I Veneti hanno da sempre questo carattere nel proprio cuore, e per la libertà, a Lepanto come oggi, sono sempre disposti a battersi contro la prepotenza e l’arroganza di chiunque. Perché la fede dei Veneti nelle battaglie giuste è incrollabile» concludono i consiglieri Michieletto e Vianello.
5 Ottobre 2022
Michieletto e Vianello (Lega-LV): «Le risorse del reddito di cittadinanza? Basta fannulloni di Stato, usiamo i soldi del RDC per caro gas e bollette di aziende e famiglie»
Venezia, 5 ottobre 2022 – «Il Reddito di cittadinanza? Un flop clamoroso, utile solo per mantenere chi ha poca voglia di lavorare. È il momento di abolire questa nuova cassa per il mezzogiorno, e destinare le risorse a famiglie che hanno davvero bisogno ed alle aziende che chiudono per il caro gas. Il Veneto è stanco di mantenere disoccupati sul divano: aiutiamo chi ha davvero bisogno». Gabriele Michieletto e Roberta Vianello, consiglieri regionali dell’Intergruppo Lega-Liga Veneta, hanno commentato con queste parole la loro mozione, depositata quest’oggi, per chiedere al nuovo Governo che si insedierà l’abolizione del Reddito di cittadinanza e l’utilizzo di quelle risorse a favore di imprese e famiglie interessate dal caro-energia. «Il Reddito di cittadinanza ha aiutato solo una quota minimale di chi aveva davvero bisogno. Per la maggior parte, si è trasformato in una mancetta a disoccupati e ragazzi con poca voglia di fare. Il nuovo Governo metta fine a questo spreco  ed utilizzi le risorse del Reddito di cittadinanza per aiutare famiglie ed imprese colpite dalla crisi energetica. Non siamo nella condizione di mantenere fannulloni di Stato. Le nostre famiglie non riescono a pagare le bollette, le nostre aziende chiudono perché costa più lavorare che tenere chiuso!  Abbiamo presentato una mozione in Consiglio Regionale per mettere la parola fine a questa oscenità pagata dai contribuenti: ci auguriamo che il nuovo Governo dia i soldi a chi ne ha veramente bisogno, magari usando gli strumenti che già ci sono, senza dover ricorrere alle mancette borboniche», concludono Michieletto e Vianello.
5 Ottobre 2022
Cultura, Scatto (Lega – LV): «Veneti nel mondo e identità veneta: con il Piano triennale regionale degli interventi a favore dei veneti nel mondo, rinnoviamo gli obiettivi di valorizzazione della nostra cultura e di vicinanza ai nostri veneti nel mondo».
Venezia, 5 ottobre 2022 - «Il senso dell’identità veneta e la consapevolezza di appartenere ad una storia radicata in oltre 4000 anni sono la sintesi del pensiero di tutti i Veneti nel mondo. Ed è per questo che il nuovo Piano triennale regionale degli interventi a favore dei Veneti nel mondo per il 2022 – 2024, col quale si rinnoveranno gli obiettivi di valorizzazione della cultura veneta nel mondo, la conoscenza e la promozione del territorio regionale e delle sue eccellenze presso le nuove generazioni dei veneti all’estero, nonché le iniziative di promozione formativa per i giovani veneti emigrati ed oriundi nei settori strategici della nostra economia ha ancora una volta il forte sostegno della Regione del Veneto”. Questo in sintesi il pensiero di Francesca Scatto, Presidente della Sesta Commissione del Consiglio regionale del Veneto nonché consigliere dell’Intergruppo Lega – Liga Veneta. E’ stato infatti licenziato dall’aula nel corso della seduta della commissione il piano triennale regionale a favore dei veneti nel Mondo, la cui consulta, di cui fa parte anche il consigliere di Lega – LV, Scatto, si è riunita lo scorso 29 settembre in un seminario a Treviso spostandosi successivamente a Verona. «Ribadiamo ancora una volta i nostri sentimenti di vicinanza e di unità, come Regione del Veneto, nei confronti dei tanti veneti che nel secolo scorso e in questo nuovo secolo sono emigrati in ogni parte del mondo, dalle Americhe all’Australia, esportando cultura, competenze, conoscenze, valori e saperi tipici della nostra operosa tradizione veneta. In questo Piano triennale, un pensiero concreto e di sostegno va anche al coordinamento dei giovani Veneti e oriundi Veneti residenti all’estero, perché siano portatori nel mondo, ma anche nel loro eventuale rientro in Italia e nella nostra terra che ha generato i loro avi, agevolato dalla Regione, dei valori solidi di radicamento identitario e di passione per le origini venete» conclude Francesca Scatto, Presidente della Sesta Commissione e consigliere dell’Intergruppo Lega – Liga Veneta.
4 Ottobre 2022
Sponda (Lega-LV): «Fattorie didattiche, approvata la mozione per valorizzare il loro ruolo educativo e il rapporto con le scuole»
Venezia, 4 ottobre 2022 – «Troppi bambini oggi, nati e cresciuti in città e, negli ultimi anni, costretti in casa dalla pandemia, non hanno mai avuto modo di comprendere fino in fondo l’alternarsi delle stagioni e il conseguente cambiamento della natura circostante, né hanno avuto mai modo di vedere un coniglio, un pulcino, un vitellino da vicino. Eppure il contatto con la natura ha un effetto estremamente benefico sulla salute di tutti noi, senza contare l’aspetto educativo dello stare a contatto con la terra, i suoi frutti e gli animali. Per questo le fattorie didattiche rivestono un ruolo essenziale nella crescita dei nostri bambini e ragazzi. L’approvazione all’unanimità della mia mozione di oggi, da parte dell’aula consiliare, che mira a promuovere le esperienze rivolte alle scuole di ogni ordine e grado nel contesto delle fattorie didattiche della nostra regione, in questo senso riveste un significato particolare». Alessandra Sponda, consigliere regionale dell’Intergruppo Lega-Liga Veneta, commenta così l’approvazione della mozione, da lei presentata, in Consiglio regionale del Veneto. «Questa è anche l’occasione ideale per ricordare che domenica 9 ottobre il Veneto celebra la 19esima Giornata aperta delle fattorie didattiche, occasione promossa dalla Regione proprio per valorizzare il lavoro di queste isole di natura e insegnamento dedicata a bambini e famiglie. Sarà un’opportunità per scoprire la nostra identità produttiva e territoriale, profondamente radicata nella società contadina, ma anche per toccare con mano gli effetti benefici di luoghi come le fattorie. Pensiamo all’impiego riabilitativo e terapeutico degli animali nei percorsi socio-sanitari. Il sostegno dell’amministrazione regionale, in questi anni, è stato fondamentale per la crescita di questo settore, grazie anche a iniziative come quella di domenica. E infatti le fattorie didattiche si sono diffuse molto nella nostra regione, al punto che oggi il Veneto ne conta ben 375. È essenziale continuare a sostenere e accrescere le attività progettuali che mettono in comunicazione le scuole con il contesto agricolo, perché i ragazzi possano applicare queste nozioni su tutti i fronti e, imparando a prendersi cura di una pianta o di un animale, possano imparare i concetti di aiuto reciproco e rispetto alla base di qualsiasi vita comunitaria».
4 Ottobre 2022
Pnrr, Villanova (Lega – LV): «PNRR, il Sud non sa come utilizzare i soldi? Roma li dirotti in Veneto, noi sappiamo come usarli bene!»
Venezia, 4 ottobre 2022 – «Siamo sempre stati scettici, come Lega, sull’assegnazione dei fondi del Pnrr, sia per quanto riguarda i progetti presentati e per come vengono spesi – sostiene Alberto Villanova, presidente dell’Intergruppo Lega – LV durante la discussione in Consiglio Regionale del Veneto della mozione relativa ai fondi del Pnrr e agli interventi a favore dei comuni veneti -. Il Meridione ha potuto, ingiustamente, sfruttare più risorse del PNRR, alcune dedicate ad hoc, altre generali e ripartite anche al Sud. È giusto così? Le aziende e le famiglie del Nord valgono meno?” - si domanda ancora il capogruppo in Consiglio regionale di Lega – Lv: «Questi fondi non nascono sugli alberi, devono essere rendicontati, verificato lo stato di avanzamento, insomma le cose vanno fatte per bene. Invece in alcune Regioni del Meridione questi fondi vanno sostanzialmente sprecati. Perché? Perché vengono bocciati i progetti? In alcuni casi delle Regioni del Sud si sono viste bocciare tutti i progetti presentati, centinaia di milioni di euro messi lì a disposizione e rischiamo addirittura di perderli». Ed ecco la proposta del presidente dell’Intergruppo Lega – Lv, Alberto Villanova: «Chiedo che tali fondi, che non vengono spesi dal Sud Italia, vengano indirizzati nel nostro territorio, nel nostro Veneto. Noi abbiamo amministrazioni locali che sanno come spendere i soldi, come fare i progetti, rendicontare e portare a compimento gli eventuali interventi. Da questo Consiglio Regionale lanciamo un messaggio al nuovo Governo che si sta costituendo: che si destinino i fondi che non vengono spesi al Sud alle nostre Regioni e ai nostri Comuni perché è giusto in questo momento andare a intervenire a sostegno dei Comuni veneti. Ci sono piscine che stanno chiudendo, ci sono scuole che non riescono a pagare il riscaldamento, che c’è una situazione disastrosa che comprende tutti, anche le case di riposo. Bene, se al Sud non sanno spendere questi soldi, dateli a noi, che sappiamo usarli e sfruttarli molto bene!».
4 Ottobre 2022
Vongole, Dolfin (Lega -LV): “Lega in prima linea per difendere i pescatori, quella dei deputati spagnoli è una barricata di concorrenza”
Venezia, 4 ottobre 2022 – “Ancora una volta solo la Lega, in Europa, combatte per difendere la categoria dei pescatori di vongole. A pochi mesi dalla scadenza e dal possibile rinnovo della deroga in vigore, la Spagna con i suoi deputati si mette nuovamente di traverso sulla misura delle vongole pescabili”. Così il consigliere regionale dell’Intergruppo Lega – Liga Veneta, Marco Dolfin, capo dipartimento Pesca per il partito in Veneto, interviene sulla questione che accende il dibattito tra Italia e Spagna. “La taglia minima per le vongole pescabili  - ricorda i consigliere - che era stata fissata dalla Ue fino al 2017 era di 25 mm, ma la deroga concessa dal 2017 prevede che si possano pescare gli esemplari sopra i 22 mm. E questo perché con quella misura, in Adriatico, i molluschi sono già in grado di riprodursi. Gli studi condotti sulle vongole hanno infatti dimostrato che il prelievo a 22mm non crea ripercussioni”. "I deputati spagnoli dei gruppi di maggioranza in Commissione Pesca al Parlamento europeo hanno però annunciato una nuova obiezione per impedire all’Italia di pescare le vongole al di sotto dei 25 mm. Una deroga che è già in vigore, ma che secondo i deputati spagnoli sarebbe addirittura una “truffa”, uno “scherzo”, quando invece è un atto di giustizia nei confronti delle imprese italiane. Hanno alzato le barricate, ma sembra solo una guerra di concorrenza commerciale. Studi ufficiali hanno confermato che i nostri pescatori dell’Adriatico sono riusciti a garantire uno sfruttamento sostenibile della vongola e nel contempo preservare lo stato di salute dei fondali, ricevendo così il plauso della stessa Commissione. Gli stessi deputati spagnoli avrebbero potuto fare come noi, presentare degli studi con dati scientifici che attestino la situazione nei loro mari, ma non l’hanno fatto. Eppure, le Commissioni servono proprio a questo". “Vien da sé che la loro obiezione suona come l’ennesimo tentativo di ostacolare il lavoro svolto dai comitati scientifici, come CSTEP e Medac. E’ una partita che si gioca in UE: la Commissione è già dalla nostra parte e sono in costante contatto con l’eurodeputato Rosanna Conte per tutelare la pesca veneta e fermare l'offesa nelle giuste sedi, ovvero in Parlamento Europeo, visto che nulla possono fare in concreto se non appoggiare la proposta italiana”. "Ovviamente la Lega darà battaglia a più livelli, in Commissione Pesca Rosanna Conte continuerà a difendere l'intero comparto. L’Italia faccia squadra in questa partita, è doveroso oltre che indispensabile, come avvenuto 2 anni fa, nell'interesse generale del settore e della nostra economia”.
4 Ottobre 2022
Energia, Villanova (Lega – LV): “Veneto apripista su autonomia energetica, 10 milioni di euro per i Veneti in difficoltà”
Venezia, 4 ottobre 2022 - “In un momento drammatico di caro bollette e rialzi del prezzo del gas, ancora una volta il Veneto è Regione apripista. Un “tesoretto” di alcuni milioni che potrà aiutare famiglie bisognose, Rsa e servizi sociosanitari residenziali. Sono i proventi versati dai titolari delle grandi derivazioni idroelettriche per l’anno 2021, che grazie alla legge regionale del 2020 verranno riscossi e redistribuiti per aiutare nella difficilissima situazione del caro bollette che si prospetta all’orizzonte”. Con queste parole Alberto Villanova, Presidente dell’intergruppo regionale Lega-Liga Veneta, commenta favorevolmente la notizia della redistribuzione dei proventi dell’idroelettrico a favore del territorio. “Una norma nazionale, fortemente voluta dal territorio, e una successiva legge regionale veneta (la numero 27 del 2020), obbliga infatti i concessionari a cedere una quota parte di energia elettrica alla collettività. E questa parte di fornitura gratuita può essere monetizzata, a discrezione della giunta regionale. Questo significa che mentre gli altri chiacchierano il Veneto è la prima Regione d’Italia, tanto per cambiare, a mettere in atto l’autonomia energetica. Una derivazione della tanto agognata Autonomia, che fa bene a tutti i territori, Sud compreso.” “Spesso leggiamo, da Sud, di una opposizione strenua e totale sulla riforma dell’Autonomia. Una posizione antistorica ed immotivata, come il Veneto dimostra in questo caso: con una semplice norma di buon senso, i proventi generati dal territorio, nella fattispecie dalle centrali idroelettriche del nostro territorio, potranno aiutare famiglie bisognose ed RSA del Veneto. In un momento in cui leggiamo di proposte illusorie e prive di sostenibilità economica per risolvere il caro bollette, il Veneto dimostra, ancora una volta, di aver già spianato la strada all’autonomia energetica. Il Nord è pronto, e non vediamo l’ora che arrivi il primo Consiglio dei Ministri: Autonomia, subito.”- conclude Villanova.
3 Ottobre 2022
Finco (Lega -LV): “Bassano in lutto per la morte di Pietro Fabris, è nostro compito ricordarlo”
Venezia, 3 ottobre 2022 - “Si è spento questa mattina Pietro Fabris, aveva 88 anni ed è stato, per me, un modello di buona politica: ha lasciato il segno sul territorio bassanese e non solo, attivo nel mondo del volontariato fino a quando gli è stato possibile”. Così il vicepresidente del Consiglio regionale del Veneto, Nicola Finco (Intergruppo Lega – Liga Veneta) esprime cordoglio per la morte di Pietro Fabris, figura politica e amministratore di lungo corso. “Mi stringo al cordoglio della famiglia di Fabris, a cui va la mia vicinanza e quella del Consiglio regionale. E' stato un uomo di lunga carriera politica e amministrativa, ha iniziato come consigliere comunale nel 1960. Da lì raggiunse la carica di assessore e sindaco, poi consigliere e assessore regionale, fino a diventare Senatore della Repubblica. Una figura apprezzata dai cittadini bassanesi per il suo impegno sul territorio e le capacità, grazie a lui molte opere sono state realizzate per lo sviluppo della città”. “Negli anni '70 -prosegue Finco - fu eletto consigliere regionale. Si occupò di sanità nel periodo in cui si decise la costruzione del nuovo ospedale di Bassano. Divenne poi assessore regionale, prima con delega ai trasporti, case e torbiere, poi all’urbanistica e all’ecologia. Rivestì anche la carica di Presidente della Commissione salvaguardia di Venezia. Nel 1987 fu eletto Senatore della Repubblica per il collegio di Bassano, assegnato alla Commissione ambiente. E successivamente Vice Presidente della Commissione lavori pubblici, trasporti e telecomunicazioni. Nel 1996, Fabris rinunciò a ricandidarsi e si dedicò al volontariato seguendo diverse iniziative benefiche. Giusto per ricordarne qualcuna: dal 2000 al 2009 si è impegnato come presidente della casa di riposo I.S.A.C.C. Colbacchini ed è stato presidente del Rotary Club Bassano Castelli. Per diversi anni si è occupato del Comitato per la Storia di Bassano”. “E' una figura che ha lasciato un segno molto positivo – conclude Finco – ritengo sia ora compito nostro, della città di Bassano, ricordarlo dedicandogli un'iniziativa”.
3 Ottobre 2022
Politica, Michieletto, Vianello (Lega – LV): «Portare a compimento il processo dell’Autonomia. Quella di Roma capitale è una ferita ancora aperta»
Venezia, 3 ottobre 2022 - «L’Autonomia delle regioni del Nord è una priorità politica di eguale valore al caro bollette. Non possiamo più attendere. E solo la Lega può portare a compimento questa riforma. Sulla stampa leggiamo del toto-Ministri. Ma la scelta migliore rimane il Segretario Salvini: è sicuramente lui l’uomo migliore al Ministero degli Affari Regionali; per quanto riguarda il Viminale la Lega può sfoderare altre validissime alternative». E’ questa la posizione dei consiglieri regionali dell’Intergruppo Lega – Liga Veneta, Gabriele Michieletto e Roberta Vianello sul Ministero delle Autonomie, al centro in questi giorni delle trattative politiche. «L’approvazione del Decreto su Roma capitale rimane una ferita che ancora sanguina all’interno del nostro elettorato. Con i risultati elettorali che si sono visti, ahinoi. La migliore risposta è però guardare avanti e portare a casa e finalmente a compimento il processo autonomista, iniziato la scorsa legislatura e terminata con il Governo Draghi. I Veneti vorrebbero vedere in quel dicastero Matteo Salvini: lui si è speso in prima persona in campagna elettorale in Veneto, e non abbiamo dubbi che a Roma non potrà che fare gli interessi dei Veneti» concludono i due consiglieri regionali di Lega – LV.