Zecchinato (Lega-LV): «Opere pubbliche più rapide: con la nuova legge approvata all’unanimità dal Consiglio regionale riduciamo i tempi di attesa e semplifichiamo le procedure»
Venezia, 22 novembre 2022 – «Una legge per sburocratizzare e velocizzare la realizzazione di opere pubbliche degli enti locali, chiarendo i procedimenti, semplificando le pratiche, dimezzando i tempi e velocizzando i tempi per il conferimento degli incarichi di collaudatore dei lavori pubblici di competenza dell’Amministrazione regionale. È a queste esigenze che risponde la legge approvata oggi all'unanimità dal Consiglio regionale del Veneto e che va a modificare e modernizzare una legge del 2003, rendendola più rispondente alle esigenze attuali». A spiegare con queste parole quanto votato oggi dall’aula consiliare è il relatore della legge Marco Zecchinato, consigliere regionale dell’Intergruppo Lega-Liga Veneta, promotore proprio dell’articolo per velocizzare le opere pubbliche inserito nel disegno di legge della Giunta Regionale.
«Come già anticipato, la legge agisce su due fronti – continua il consigliere -: innanzitutto rende più snello e veloce il conferimento degli incarichi dei collaudi, superando gli aspetti più macchinosi della vecchia legge e rendendo più agevole la procedura di scelta dei collaudatori responsabilizzando gli uffici in linea con le più recenti normative nazionali. Il secondo aspetto da sottolineare, poi, è un riordino della normativa che riguarda la realizzazione di opere pubbliche in aree non già individuate dal piano urbanistico, per la dichiarazione di pubblica utilità e che, magari, richiedevano espropri. Fino ad ora, per realizzare questo tipo di interventi, si doveva quasi sempre ricorrere a una apposita variante urbanistica, un passaggio che allungava notevolmente i tempi, dal momento che solo per la parte urbanistica servivano già 60 giorni tra deposito e attesa di eventuali osservazioni, tempi cui si sommavano quelli per l’ottenimento dei vari pareri e autorizzazioni e quelli di procedure parallele. Ora, con la modifica, basta un ben più veloce passaggio in Conferenza dei servizi: in questa sede si possono acquisire le autorizzazioni necessarie sul progetto e sulla variante. Il parere positivo della Conferenza rappresenta l’adozione di variante urbanistica, che già dopo 30 giorni potrà essere approvata. Un cambiamento che dimezza i tempi del procedimento e che quindi era atteso con ansia dagli enti pubblici che, così, possono non solo rendere più veloci i lavori pubblici, ma anche semplificare notevolmente le procedure, migliorando e rendendo più efficiente la gestione amministrativa e del personale».
Giacomin (Lega – LV): “Veneti nel mondo, approvato il piano triennale degli interventi: particolare attenzione ai giovani e alla loro formazione”
Venezia, 22 novembre 2022 – “Approvato il nuovo piano triennale degli interventi a favore dei Veneti nel mondo, puntiamo a rafforzare i legami tra la nostra regione e le proprie collettività all'estero, non solo per iniziative legate al ricordo della terra d'origine, ma anche in riferimento al fenomeno della nuova emigrazione, soprattutto giovanile, che in questo particolare momento storico sta caratterizzando non solo il Veneto ma l'intero paese.”
Così il consigliere regionale dell'Intergruppo Lega – Liga Veneta, Stefano Giacomin, commenta l'approvazione in aula consiliare del Piano triennale degli interventi a favore dei veneti nel mondo 2022-2024 e la relazione svolta sul triennio 2019-2021, di cui è stato relatore.
“Concluso il triennio 2019-2021, la Giunta regionale, sentita la Consulta dei Veneti nel mondo, ha sottoposto all’approvazione del Consiglio regionale il nuovo piano di massima degli interventi regionali in materia da realizzare nel triennio successivo 2022-2024, contenente gli indirizzi, gli obiettivi e le priorità da perseguire nell’arco temporale di riferimento, per il raggiungimento delle finalità stabilite dalla citata legge regionale. Il contesto di riferimento – prosegue Giacomin – è diverso da quello in cui era stato predisposto il precedente piano triennale. La pandemia ha avuto effetti gravi non solo sul piano sanitario, ma anche sul piano umano, sociale ed economico, investendo l'intera economia globale, con incidenze diverse tra settori ed aree geografiche. Secondo la Banca Mondiale, la pandemia ha arrestato per la prima volta da oltre vent'anni, il processo di riduzione del numero di persone in povertà estrema. Nell'ultimo periodo tuttavia l'economia italiana, veneta, stanno dando segnali di ripresa, seppur lenta. Un dato che preoccupa e sul quale focalizzarci è quello che riguarda l'occupazione giovanile. Il piano triennale precedente – ricorda il consigliere - aveva recepito i cambiamenti in atto nella società globale e nel mondo dell'emigrazione, iniziando a considerare la creazione di reti e di rapporti attraverso i nostri corregionali che vivono e lavorano all'estero come un'importante risorsa per il futuro sviluppo della Regione. Un'attenzione particolare era stata rivolta ai giovani oriundi, prevedendo la realizzazione di scambi culturali e finanziando corsi di formazione”.
“Il nuovo piano triennale degli interventi a favore dei veneti nel mondo 2022-2024 è stato definito in conformità alle finalità e alle prescrizioni della LR n. 2/2003, nonché alla Legge regionale statutaria 17 aprile 2012, n. 1 “Statuto del Veneto”, che all’art. 1, c. 5, stabilisce che “il Veneto, consapevole della storia comune, mantiene i legami con i veneti nel mondo, favorendo la continuità di rapporto e di pensiero e valorizzando gli scambi e i legami con i Paesi nei quali vivono”.
Tra le priorità da attuare nei prossimi anni rientra senza dubbio anche l’organizzazione annuale degli eventi istituzionali previsti dalla normativa di settore, quali la riunione della Consulta dei veneti nel mondo e l’organizzazione del Meeting del Coordinamento dei giovani veneti ed oriundi veneti. Si tratta di importanti momenti di incontro e confronto tra i veneti e i veneti nel mondo, volti a fornire utili elementi, suggerimenti e valutazioni per la definizione di efficaci politiche a favore delle collettività venete che vivono all’estero.”
“Ricordo che proprio lo scorso settembre – aggiunge Giacomin - si sono svolti la riunione della Consulta dei veneti nel mondo nella quale è emersa con tutta evidenza la forte volontà che venga mantenuto uno stretto rapporto con l’associazionismo dei veneti nel mondo, nonché il Meeting dei giovani che ha messo in risalto la necessità di valorizzare il ruolo delle giovani generazioni che rappresentano il futuro e dimostrano un forte legame con la nostra Regione”.
“Tra gli obiettivi delineati per i prossimi tre anni, particolare importanza assumono quelli legati alla valorizzazione della cultura veneta nel mondo, alla conoscenza e alla promozione del territorio regionale e delle sue eccellenze presso i discendenti dei nostri emigrati, alle iniziative a favore delle migliori intelligenze giovanili, promuovendo percorsi formativi che sappiano coinvolgere i giovani veneti emigrati ed oriundi nei settori più strategici della nostra economia, nella piena consapevolezza che questi interventi possono favorire lo sviluppo di relazioni professionali e commerciali in grado di avere, nei prossimi anni, concrete e positive ricadute sullo sviluppo del territorio regionale”.
“Per coinvolgere le giovani generazioni – aggiunge il consigliere - risulta fondamentale sostenerne interventi formativi, supportarne la qualificazione attraverso sinergie con il mondo universitario, anche in collaborazione con le Aziende regionali per il diritto allo studio universitario, promuovere scambi culturali e interventi di insegnamento sulla storia dell’emigrazione nelle scuole”.
“Gli indirizzi da sviluppare nel prossimo triennio, 2022-2024, si possono così riassumere: “Rafforzare il ruolo dell’associazionismo di settore”, il primo indirizzo, con l'obiettivo di incentivare l’associazionismo come risorsa per lo sviluppo. Inoltre, investire sui giovani, il secondo indirizzo, protagonisti di una nuova emigrazione, con l'obiettivo di sensibilizzare le giovani generazioni sui temi migratori e avvicinare gli oriundi al “sistema Veneto”. Terzo indirizzo: “Valorizzare il “sistema Veneto”, con l'obiettivo di promuovere all’estero il “sistema Veneto” con azioni coordinate tra i diversi assessorati regionali competenti, anche con il coinvolgimento attivo del mondo dell’associazionismo e del sistema camerale.
Il quarto indirizzo del piano è “La valorizzazione della cultura e delle tradizioni venete nel mondo”; il quinto è “Favorire iniziative per il rientro in Veneto”. Il sesto, infine, è “L’analisi del fenomeno migratorio italiano e veneto”. La memoria storica dell’emigrazione italiana e veneta può contribuire a creare un senso di comune appartenenza e vicinanza tra la Regione e i propri emigrati – conclude Giacomin – per questo si intende sostenere la conoscenza e la diffusione della conoscenza del fenomeno migratorio attraverso azioni mirate”.
Dolfin (Lega – LV): “Il Mose ha salvato Venezia, ma il maltempo ha devastato le spiagge. Superiamo l’emergenza e pensiamo ad aiutare chi ha subito danni pesanti”
Venezia, 22 novembre 2022 - “Il Mose oggi ha salvato Venezia da quella che poteva essere la terza marea più alta della storia. Un fenomeno che, se non si fosse completata l’opera a protezione della città e della sua laguna, sarebbe stato devastante e distruttivo per la delicatezza dei monumenti veneziani e per le attività del centro storico. Venezia è salva, ma il maltempo che si è abbattuto sul Veneto ha comunque avuto pesanti ripercussioni sulla costa. Le mareggiate hanno interessato tutte le località marine del territorio veneziano, causando importanti danni alle spiagge e alle strutture private”.
Così il consigliere regionale veneziano, dell’Intergruppo Lega – Liga Veneta, Marco Dolfin, capo Dipartimento Pesca per il partito in Veneto, interviene a fronte della marea eccezionale a Venezia e del maltempo di oggi in Veneto.
“La marea è salita a quote record – spiega Dolfin - di cui fortunatamente non si hanno ricordi: 204 centimetri alla bocca di porto di Malamocco, per la prima volta una marea superiore ai due metri, ma anche 191 alla bocca di Chioggia, 187 a quella di Lido. Scirocco e bora hanno colpito un’altra volta assieme, ma grazie alle 78 paratoie, la marea è rimasta attorno ai 60-65 centimetri”.
“Il nostro presidente, Luca Zaia, sta seguendo ora dopo ora le situazioni critiche dovute al maltempo in Veneto, si registrano pesanti ripercussioni su tutte le località costiere, ci giungono notizie di spiagge veneziane devastate. In particolare quella di Sottomarina e Isola Verde a Chioggia. A Punta Gorzone, sempre a Chioggia, la situazione è critica. Fenomeni così pesanti ed importanti stanno diventando, purtroppo, sempre più frequenti, e dopo aver superato la situazione emergenziale bisogna pensare a chiedere al Governo aiuti economici concreti per chi ha subito pesanti danni, come i nostri imprenditori balneari”.
Maltempo, Michieletto e Vianello (Lega – LV): «Disagi pesanti sul litorale veneto, è urgente un intervento del governo per aiutare le attività»
Venezia, 22 novembre 2022 - «Le immagini dei danni del maltempo che si sta abbattendo sul litorale veneto lasciano tutti senza parole. La mareggiata che sta investendo Venezia, Chioggia, Caorle e la costa rodigina, sono decisamente terrificanti. Ed è l’ennesima disastrosa notizia dopo il covid, l’inflazione e il caro bollette. Siamo sicuri che il Governo darà immediatamente un segnale concreto per ristorare le città e i paesi che si affacciano sul nostro litorale veneto, gli operatori balneari e tutti coloro che stanno o hanno subito dei danni. Però, in alternativa, Roma potrebbe anche accelerare sulla riforma dell’Autonomia. Con più risorse e le competenze che la Costituzione ci assegna, saremo tranquillamente in grado di aiutare i nostri Veneti oggi in seria difficoltà» affermano i due consiglieri veneziani di Lega – LV, Gabriele Michieletto e Roberta Vianello
Politica, Villanova (Lega – Liga Veneta): «Addio a Roberto Maroni, un vero leghista che sognava sempre»
Venezia, 22 novembre 2022 - «L’Intergruppo Lega-Liga Veneta si stringe tutto, insieme ai cari e ai familiari di Roberto Maroni, per la scomparsa di un grande amico. Una figura che ha segnato non solo la storia della Lega, ma della politica italiana degli ultimi 30 anni. Un Ministro eccezionale, la cui eredità ancora oggi è un patrimonio per tutti gli amministratori locali, e un Presidente di Regione che è ancora oggi ricordato con grande affetto dai lombardi. Ma prima ancora, un vero uomo della Lega, lui che è stato fondatore di quella Lega Nord sotto la quale noi tutti siamo nati. Se il nostro movimento è riuscito ad attraversare una fase delicata e complessa come quella a cavallo degli anni 2011 e 2012, lo deve assolutamente a lui. Oggi però, per ricordarlo e ringraziarlo di tutto, in Consiglio Regionale, gli abbiamo dedicato un minuto di silenzio». Queste le parole di Alberto Villanova, Presidente dell’Intergruppo di Lega – Liga Veneta in Consiglio regionale del Veneto, per ricordare l’ex Ministro Roberto Maroni, scomparso nelle ultime ore.
Brescacin (Lega – LV) “Ennesimo commento strumentale da parte delle opposizioni, si informino meglio sul lavoro che sta portando avanti la Regione”
Venezia, 18 novembre 2022 – “Spiace leggere, per l'ennesima volta, dichiarazioni senza fondamento da parte di alcune parti delle opposizioni. Ancora una volta si parla a casaccio, informandosi poco o forse fingendo di non conoscere la realtà dei fatti, il lavoro e i risultati ottenuti sul fronte della non autosufficienza, e nonostante siano azioni in campo da tempo, i consiglieri delle minoranze sembrano non esserne a conoscenza”.
Così la presidente della Commissione Sanità, Sonia Brescacin (Intergruppo Lega – Liga Veneta), commenta le dichiarazioni delle consigliere Zottis e Bigon a margine della Commissione Sanità di ieri.
“A luglio è stato approvato il provvedimento con la nuova programmazione per il sostegno della Non autosufficienza anziani in cui è stato previsto un incremento di 3000 nuove impegnative, con un impegno finanziario nel prossimo triennio di oltre 148 milioni di euro. E questo è stato riconosciuto nelle audizioni di ieri, ovvero che il provvedimento regionale ha permesso alle Rsa di avere maggiori nuove risorse in un momento complesso per la crisi internazionale che stiamo vivendo.
Il prossimo grande impegno sarà abbassare l'Irap alle rsa: nella previsione del bilancio regionale 2023 c’è infatti questa importante novità. Proporremo uno stanziamento che vale circa 9 milioni di euro per abbattere l’Irap alle residenze assistenziali assistenziali. Abbattere l’Irap significa dare una un grosso aiuto a queste strutture, significa investire nel sociale, a differenza di quello che Zottis e Bigon sostengono”.
“La Regione del Veneto è sempre presente, al fianco dei centri servizi per gli anziani, e sta sostenendo con le sue forze, anche la parte in cui è mancato il Governo negli ultimi anni, soprattutto durante il periodo dell'emergenza sanitaria. Basti pensare che la nostra amministrazione, negli ultimi anni di pandemia, per far fronte alle maggiori spese sostenute nel contrasto al contagio e alla modifica dell’organizzazione, ha stanziato quasi 17 milioni di euro nel 2020, oltre 7 milioni nel 2021 e oltre 10 milioni nel 2022.
Fondi, ricordiamo, regionali, dal momento che nel PNRR, che dovrebbe dare la spinta economica giusta per uscire dalla crisi economica legata alla pandemia, le RSA non figurano. Aspetto questo, che è stato evidenziato anche in commissione ieri da parte dell'Uripa. Questo comunque non ci impedirà – prosegue la presidente - di continuare a sostenere, in ogni modo possibile, le strutture assistenziali per anziani, così come faremo per gli ospedali: queste strutture sono essenziali per la società e devono continuare a lavorare a pieno regime, nonostante le bollette astronomiche, provocate dalla crisi mondiale legata alla guerra, stiano gravando enormemente sul Fondo sanitario regionale. Ricordo inoltre che in audizione è stato riconosciuto l'importante percorso avviato per la formazione complementare degli oss, per affrontare un problema di carenza di personale che la Regione affronta con ogni mezzo e possibilità”.
“Negli ultimi mesi, se qualcuno fosse stato distratto, vi è stata un straordinaria capacità amministrativa e legislativa della Regione nel sociale: ricordo, oltre alla delibera sulla non autosufficienza sopra richiamata, le delibere su salute mentale e sulla disabilità. Il lavoro avviato da questa amministrazione è cristallizzato negli indirizzi di sviluppo di tali delibere e sta continuando a pieno ritmo, intanto che la minoranza continua a gridare e accusare a casaccio di non si sa bene quali mancanze. Il nostro obiettivo - conclude Brescacin – per cui continueremo a lavorare, è sostenere le persone che hanno bisogno di particolari cure e attenzione”.
Prevenzione, Brescacin (Lega – LV): “Palazzo Ferro Fini si tingerà stasera di “teal”, per ricordare impegno e sensibilizzazione alla prevenzione contro il papilloma virus”
Venezia, 17 novembre 2022 - “Nessuna donna dovrebbe morire per il tumore della cervice uterina. Disponiamo degli strumenti tecnici, medici e politici per eliminarlo. Con questa premessa da parte degli esperti dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, il 17 novembre 2020 è stata lanciata la "Strategia globale per accelerare l'eliminazione del tumore cervicale come problema di salute pubblica" per sconfiggere la malattia, più comunemente conosciuta come tumore al collo dell’utero, entro il 2050”.
Con queste parole la presidente della Commissione Sanità, Sonia Brescacin, dell’Intergruppo Lega – Liga Veneta, ha ricordato in Commissione il 2° anniversario dal lancio della strategia promossa dall’OMS e approvata dai 194 Paesi membri, invitando ad una riflessione sul tema e ricordando come si sta muovendo la Regione del Veneto.
“Uno dei fattori principali nella lotta al tumore al collo dell’utero - ha detto la presidente - resta la prevenzione. Non è un caso che la mortalità più elevata per questa neoplasia si riscontri nei Paesi più poveri, dove il sistema sanitario non prevede forme di screening e dove, naturalmente, accedere alle terapie è più complicato per la popolazione media. Bisogna puntare sullo screening: l’OMS spera di riuscire a prevenire la gran parte dei casi di cancro alla cervice uterina e trattare tempestivamente le diagnosi che dovrebbero emergere precocemente, proprio grazie agli screening. Solo in questo modo sarà possibile eliminare il tumore dalla faccia della terra”.
“Il Veneto – ha evidenziato Brescacin - è fortemente impegnato nella campagna di prevenzione contro il Papilloma Virus (HPV), che può colpire non solo il genere femminile, provocando principalmente il tumore al collo dell’utero, ma anche il genere maschile. La nostra regione promuove la campagna vaccinale rivolta principalmente ai giovani, dodicenni, di entrambi i sessi. Ad oggi in Veneto è infatti prevista l'offerta attiva e gratuita della vaccinazione contro il papilloma virus (HPV) agli adolescenti di sesso femminile e maschile della coorte del 12° anno di età fino al compimento dei 18 anni; ai soggetti di sesso femminile e a quelli di sesso maschile che non abbiano aderito o completato il ciclo vaccinale, fino al compimento del 25° anno di età. Le donne vaccinate contro HPV entro i 15 anni hanno un rischio molto ridotto di sviluppare tumori o lesioni pretumorali, per cui iniziano lo screening a 30 anni. Le donne non vaccinate contro HPV entro i 15 anni, invece, iniziano lo screening a 25 anni”.
“Al fianco della vaccinazione – ha aggiunto la presidente - vi è un’importante attività di prevenzione, lo “screening oncologico cervicale”, rivolto alle donne che hanno residenza in Veneto, a partire dai 25 o 30 anni di età, a seconda dello stato vaccinale per la vaccinazione contro il Papillomavirus (HPV), e fino ai 64 anni. Finora è stata riscontrata una notevole capacità di garantire livelli qualitativi elevati delle prestazioni e ottimi risultati sul piano della prevenzione e della diagnosi precoce. I “Programmi di Screening” hanno lo scopo di ridurre la mortalità favorendo la diagnosi precoce di tumori e di lesioni che potrebbero evolvere in tumore (lesioni pretumorali), accrescendo così le possibilità di cura e di guarigione, per ridurre la mortalità e nel contempo accrescere le possibilità di cura e di guarigione”.
“Colgo dunque l’occasione di questa giornata – prosegue Brescacin - per ribadire l’impegno della Regione per raggiungere gli obiettivi sanciti dall’OMS e dalla Commissione Europea per l’eliminazione dei tumori da HPV, ma anche per porre ancora una volta l’attenzione sulla fondamentale importanza della prevenzione e della corretta, capillare, informazione, soprattutto alle giovani generazioni, nella lotta contro questo tipo di tumore. Le procedure previste sono efficaci e gratuite ma serve diffondere l’informazione e la consapevolezza, già in giovane età, sull’importanza degli strumenti offerti. Un ringraziamento al presidente Ciambetti che, come Coordinatore della Conferenza dei Presidenti, si fa promotore ogni anno della call-to-action dell’Organizzazione Mondiale della Sanità sul tema dell’eliminazione dei cancri da papillomavirus, incentivando iniziative regionali di sensibilizzazione sul tema, una fra tutte l’illuminazione del nostro Palazzo sede del Consiglio regionale, che anche quest’anno si tingerà di “teal” (letteralmente “foglia di tè”), simbolo della sensibilizzazione alla prevenzione del cancro cervicale”.
Carceri, Maino (Lega-LV): «Aggressioni in carcere in aumento: lo conferma anche il provveditore regionale dell’amministrazione penitenziaria del Triveneto. Gli agenti agiscono a mani nude e devono essere tutelati e dotati di teaser»
Venezia, 17 novembre 2022 – «Sono in aumento, in tutto il sistema carcerario veneto, le aggressioni nei confronti degli agenti di Polizia Penitenziaria. La conferma ci arriva, con dati alla mano, direttamente dalla dottoressa Maria Milano, provveditore regionale dell’amministrazione penitenziaria del Triveneto che abbiamo audito oggi in Quarta Commissione per la Promozione della Legalità» commenta Silvia Maino, consigliere regionale di Lega – LV e componente della Quarta Commissione consiliare. «E proprio perché i dati relativi alle aggressioni sono in aumento in questo 2022, come Lega esprimiamo massima solidarietà a tutti gli agenti di Polizia Penitenziaria che troppo spesso si trovano a mani nude a dover contrastare le aggressioni da parte dei detenuti nei loro confronti. Ancora una volta, proprio per autotutela personale degli stessi agenti, come ribadito anche nella mia mozione, la numero 284 depositata lo scorso 23 marzo, insisto che la polizia penitenziaria debba essere dotata di strumenti efficaci, compreso il taser, per fronteggiare le emergenze e gli episodi di violenza, e venga alleggerita la pressione nelle case di reclusione» prosegue il consigliere di Lega – LV, Silvia Maino. I dati forniti dalla dottoressa Maria Milano fanno riflettere ancora una volta sulle problematiche legate agli istituti carcerari. Le aggressioni vengono spesso commesse da persone con disturbi di comportamento: nel 2021 le 57 aggressioni più violente con referti di prognosi si sono registrate nei penitenziari di Verona, Vicenza e Padova. In tutto il Triveneto ci sono 16 carceri di cui 9 presenti in Veneto. Nel 2022 ad oggi si sono registrate, in totale nel Triveneto, 65 aggressioni, di cui 18 a Vicenza e 13 a Verona. «Abbiamo avuto pertanto la conferma che si è registrato un aumento, nelle carceri, degli episodi di violenza. E ho visto le situazioni di disagio visitando personalmente alcune strutture come quella di Vicenza. In totale in Veneto ci sono 2517 detenuti e 1613 agenti di polizia penitenziaria, con una evidente carenza di 174 posti in organico. Quello che ribadisco è che troppo spesso ci fermiamo alla terminologia da usare quando si parla di carceri e detenuti, o celle che diventano camere di pernottamento o di soggiorno. E poco pensiamo agli agenti che devono invece difendersi a mani nude quando rischiano l’aggressione spesso anche violenta» conclude il consigliere di Lega – LV, Silvia Maino.
Autonomia, Michieletto e Vianello (Lega – LV): «Basta trincee ideologiche: il Popolo Veneto pretende l’autonomia»
Venezia, 17 novembre 2022 – «Nel patto di questo Governo c’è l’Autonomia. Quindi se ne facciano una ragione gli amministratori del Sud: la riforma deve andare avanti. Perché i patti si rispettano. E perché i Veneti sono sfiniti da queste continue manfrine». I consiglieri regionali di Lega – LV, Gabriele Michieletto e Roberta Vianello replicano così alle accuse mosse dal Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca sul percorso attualmente in corso relativo all’autonomia. «Siamo al fianco del Ministro Roberto Calderoli in questa battaglia di civiltà che si chiama Autonomia. Sono trascorsi 5 anni dall’esito del Referendum sottoscritto dai Veneti. Sono decenni che l’Italia è stanca di gettare soldi dalla finestra per opere incompiute, malaffari e default sanitari. Cosa dobbiamo aspettare ancora? Ogni anno gli italiani spendono miliardi di euro per il reddito di cittadinanza, una forma di sostengo a disoccupati e nullafacenti, iniziativa che ormai grida allo scandalo. Chissà perché De Luca in merito a questo ignobile spreco di denaro pubblico che si chiama “reddito di cittadinanza”, non ha la stessa determinazione che usa per contrastare il progresso e l’Autonomia» chiudono i due consiglieri di Lega – LV, Michieletto e Vianello.
Autonomia, Villanova (Lega – LV): «Paese diviso da centralismo: gli Stati più avanzati del mondo sono a modello federale»
Venezia, 17 novembre 2022 – «Il Paese è già economicamente diviso, e la responsabilità dipende dall’assillante centralismo. De Luca e tutto il Sud si confrontino prima di annunciare di voler alzare le barricate: le nostre aziende vogliono competere con gli attori internazionali più all’avanguardia e non continuare a gettare investimenti e risorse di retroguardia». Così commenta il Presidente dell’Intergruppo Lega-Liga Veneta, Alberto Villanova, l’ennesima presa di posizione delle regioni del Centro - Sud sulla bozza di riforma dell’Autonomia. «Ricordo al presidente della regione Campania, Vincenzo De Luca, che la Conferenza delle Regioni si riunisce oggi per ascoltare, non per decidere. Perché la politica è fatta di confronto, di scambio di idee, e successivamente di decisioni. O qualcuno preferisce buttarla già in rissa per uccidere il neonato nella culla? L’Italia non può continuare ad essere il vaso di coccio nel quadro politico europeo. Vogliamo un Paese in cui tutte le Regioni si assumano le proprie responsabilità e nelle quali ognuno impari a gestire al meglio le proprie risorse. Solo qualche esempio: la Germania è un Paese federale, e non mi sembra che i land rischino di demolire l’unità nazionale. Per non parlare degli Stati Uniti, uniti appunto da stati federati. La bozza di Autonomia in discussione a Roma è un primo passo per portare l’Italia fuori dalle sabbie mobili del centralismo retaggio da metà Ottocento. Vincenzo De Luca e gli altri Governatori guardino come modello ai “migliori” per sviluppare il patrimonio del Sud» conclude il presidente dell’Intergruppo Lega – Liga Veneta, Alberto Villanova.