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PROGRAMMA POLITICO
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6 Maggio 2021
Villanova (ZP): “Disponibili alla commissione d’inchiesta, ma vogliamo riprendere quella sulle case di riposo”
“Disponibili alla Commissione d’inchiesta, ma chiediamo che la presidente sia Francesca Zottis, la stessa della Commissione speciale d’inchiesta sulle Rsa e case di riposo di cui non abbiamo più avuto notizie, così che in questo modo si riesca a riprendere i lavori”. Questo il commento del capogruppo di Zaia Presidente, Alberto Villanova, riguardo alla Commissione d’inchiesta sulla gestione della pandemia richiesta dalle opposizioni e accolta dal presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia. “Dopo la Commissione Sanità fiume di martedì – prosegue Villanova – in cui i tecnici hanno illustrato per ore il vero quadro, l’unico, sulla gestione dell’emergenza sanitaria da parte della Regione del Veneto e sulla base dei dati scientifici, la Commissione d’inchiesta sarà un’ulteriore occasione per smontare le accuse e le insinuazioni delle opposizioni. A questo punto però – prosegue il capogruppo – chiediamo che, almeno, venga ripreso il lavoro della precedente commissione sulla case di riposo per anziani durante l'emergenza coronavirus, quella che si era insediata il 7 luglio scorso ed era stata istituita a seguito della proposta di provvedimento che vedeva come primo firmatario il consigliere Piero Ruzzante del gruppo Veneto che Vogliamo - Lorenzoni Presidente”. “Convocare i lavori di una commissione con audizioni e commissari nominati tra maggioranza e minoranza – prosegue Villanova – è un diritto democratico e siamo ben felici di accogliere la richiesta, non abbiamo nulla da nascondere, ma vogliamo anche arrivare a dei risultati. Non vogliamo che questa nuova commissione si interrompa come la precedente, siamo abituati a finire i lavori che iniziamo”.
6 Maggio 2021
Sicurezza – Boron (ZP): “Casetta Berta a Padova, il regolamento Comunale conferma: nessuna concessione ad associazioni con pregressi illeciti”
Venezia, 6 maggio 2021 – «Dopo le dovute verifiche presso gli uffici regionali, si conferma che in base alle disposizioni di legge e regolamentari vigenti in materia il Comune non può concedere gratuitamente spazi o assegnare contributi ad associazioni o a persone che si sono ‘macchiate’ di occupazione abusiva o che hanno determinato danni economici a carico di enti pubblici». Così il Consigliere regionale Fabrizio Boron (Zaia Presidente) interviene sul caso ‘Casetta Berta’ di Padova e precisa: «Ater ha stimato un danno economico pari a 7.157,00 euro, somma alla quale va aggiunta l’Iva, per lo sgombero avvenuto il 12 settembre del 2019; a tali costi andrebbero aggiunti pure tutti i costi indiretti sostenuti dalla comunità, con particolare riferimento all’imponente dispiego delle Forze dell’Ordine. L’Ater, inoltre, non ha potuto dare corso a nessuna iniziativa rivolta all’integrale riqualificazione del sito, necessaria per consentire il regolare utilizzo del fabbricato; ne deriva la sottrazione alla funzione dell’immobile per circa un anno e mezzo, con conseguente danno in capo alla comunità». «Sulla base di ciò - conclude Boron – il Comune di Padova in base al proprio regolamento, il n. 70 del 09/11/2020 per la concessione di contributi e/o altri vantaggi economici e del patrocinio, art. 22, comma 4, deve ritirare la concessione dello spazio pubblico all’associazione “casetta Berta”. Io stesso, come Consigliere regionale, provvederò a presentare una segnalazione agli enti preposti, ovvero al Prefetto e alla Corte dei Conti, per verificare se l’Assessore comunale competente ed il Dirigente che ha firmato la determina non abbiano commesso un danno erariale».
5 Maggio 2021
Covid- Brescacin: “Non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire: le opposizioni non si danno pace, sollevano polveroni per creare confusione su Zaia e far dimenticare i loro errori gravissimi nella pandemia”
(Arv) Venezia 5 mag. 2021  - “Non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire: il portavoce delle opposizioni non intende sentir ragioni e nonostante la esaudiente spiegazione data alla V Commissione dal presidente Zaia e dai tecnici della sanità veneta nella gestione del Covid insiste nel dire che non si è dato risposta alle sue domande, il che non è vero. E’ attribuita a Michelangelo una frase che ben coglie questo atteggiamento: ‘meno idee si hanno e meno si è disposti a cambiarle’. La presidente della V Commissione, Sonia Brescacin, commenta così le posizioni della minoranza  all’indomani  della lunga seduta in cui tecnici della sanità e il Presidente della Regione hanno affrontato “una versa e proprio storia delle azioni anti-Covid prese in Veneto – ha detto Brescacin - Per la minoranza non conta nulla il fatto che i tecnici in questione siano quelli che assieme alle scelte politiche del presidente Zaia  hanno portato il Veneto ad avere i migliori indici in assoluto in Italia. Non conta nulla il fatto, più volte ribadito in Commissione, per cui esistono aspetti e andamenti decisamente anomali dell’epidemia che non trovano spiegazioni approfondite, né in Italia né all’estero. Non mi sorprendo: c’è una sinistra che sta marcando la sua politica nel segno della ristrettezza mentale, nega i risultati altrui nella speranza che ciò basti a cancellare quanto di buono è stato fatto. Forse c’è il bisogno di far dimenticare ai Veneti, e non solo ai veneti, quanti errori gravissimi sono stati commessi da chi ha governato a livello nazionale la pandemia.  In altre parole: si solleva un polverone su Zaia, il quale per altro risponde con una trasparenza ineccepibile, magari per far dimenticare le violente pressioni esercitate sui ricercatori dell’Oms che proprio dalla sede di Venezia avevano spiegato i limiti profondi dell’azione del governo italiano nella gestione del Covid-19. Potremmo parlare di banchi con le rotelle, di mascherine strapagate e via di questo passo, fino a ricordare la supponenza con cui veniva trattato il presidente Zaia accusato d’essere un razzista quando, proprio nei primi giorni dell’epidemia, proponeva di chiudere i voli dalla Cina e via discorrendo. Le élite vogliono scrivere, e raccontare, la storia a modo loro e poco importa se di mezzo ci va la verità. Davanti a questa urgenza, ogni spiegazione, ogni risposta, ogni dato scientifico, vien meno: viene meno il fatto che il Veneto ha il minor numero di morti tra le otto regioni del Nord Italia devastate dalla pandemia, ha il maggior numero di vaccinati, vien meno il atto d’aver messo in sicurezza le categorie a rischio e soprattutto gli anziani. Perché sono questi i numeri che hanno fatto la storia del Covid in Veneto, non le illazioni, le tesi, le ipotesi più o meno fumose tanto sbandierate da chi, politicamente, da anni non dà risposte ai cittadini, non ne interpreta bisogni e necessità, diversamente da quanto cerca di fare e fa, e con successo, Luca Zaia.”    
5 Maggio 2021
CULTURA, MICHIELETTO E VIANELLO (ZP): BONAPARTE A VENEZIA, I POSTERI DICONO DI UNA SENTENZA FATTA ANCHE DI OMBRE
“Che la figura di Bonaparte sia parte della Storia di tutti gli uomini è innegabile. Che a Venezia abbia lasciato un ricordo chiaroscuro, lo è altrettanto. Noi veneziani non dimentichiamo il patrimonio che fu depredato, o le devastazioni subite dal Bucintoro, tanto per ricordarne una”. Così i consiglieri regionali di Zaia Presidente, Gabriele Michieletto e Roberta Vianello, nella giornata del 5 Maggio, ricordano la figura storica di Napoleone Bonaparte e il suo legame con Venezia. “Nessuno può certo contestare – aggiungono i consiglieri - il fatto che Napoleone ebbe un’influenza come pochissimi nella storia dell’umanità e anche di Venezia. La storia parla chiaro, è evidente. E’ però altrettanto noto che a Venezia nominare Bonaparte significa anche ricordare la devastazione dell’esercito francese ai danni del celebre Bucintoro e la predazione di opere inestimabili”. “Manzoni chiese ai posteri – aggiungono i consiglieri - se fosse vera gloria. L’ardua sentenza, almeno a Venezia, è molto chiara, a dispetto di una storia fatta anche di molte ombre” - concludono Michieletto e Vianello.
5 Maggio 2021
Villanova (ZP): “Non è bastata la figuraccia di ieri, adesso rasentano il ridicolo”
“Dieci ore tra spiegazioni dei tecnici, illustrazioni dei dati fase per fase della pandemia, discussione in aula e ancora non sono contenti: vogliono proprio coprirsi di ridicolo”. Così il capogruppo di Zaia Presidente, Alberto Villanova, risponde secco al Portavoce dell’opposizione Arturo Lorenzoni. “Il portavoce delle minoranze dimostra accanimento e poca onestà intellettuale  -aggiunge il capogruppo - dopo quanto hanno illustrato gli esperti ieri in Commissione Sanità tutte le loro tesi e i castelli di menzogne si sono sgretolati miseramente. Ma invece di fare un passo indietro e chiedere scusa ai Veneti per aver messo in dubbio la nostra sanità di eccellenza, è ancora qui ancora con le stesse illazioni con la vana speranza di tirarla lunga qualche altro giorno per avere una riga sui giornali”. “Sapevamo che nemmeno dieci ore di pareri tecnici e confronti sarebbero bastati alle loro insinuazioni – prosegue il capogruppo – perché fin dall’inizio non erano le risposte e i contenuti ad interessarli, ma solo la visibilità mediatica con le sceneggiate. Le risposte degli esperti hanno fatto troppo male ieri, ed oggi si fa finta di non aver ascoltato nulla, di non aver capito nulla, tornando a battere sugli stessi, identici, punti d’accusa. I veneti però non sono stupidi e capiscono che questo è ormai un vano tentativo di infangare la regione con tesi che non trovano e non hanno mai trovato alcun riscontro scientifico”. “Se sono convinti di ciò che sostengono – prosegue Villanova - perché non vanno in Procura a denunciare le presunte illegalità? Il presidente Zaia è stato molto chiaro ieri, ora basta proclami e show, abbiano il coraggio di metterci  la faccia”. “Questo modo di fare politica non ci appartiene - prosegue Villanova – dopo le spiegazioni degli esperti il loro atteggiamento complottistico è ridicolo, e c’è da capire fino a dove possono spingersi nell’allarmare la popolazione”.
5 Maggio 2021
Cavinato (ZP): “Zaia e i tecnici hanno dimostrato l’eccellenza della sanità veneta e la trasparenza nella gestione della pandemia”
“Quasi dieci ore di spiegazioni e dibattito per ricordare la trasparenza nella gestione nella pandemia, ora le opposizioni trovino pace e lascino lavorare gli esperti”. Così la consigliera regionale Elisa Cavinato del gruppo Zaia Presidente interviene all’indomani della Commissione Sanità fiume. “Ieri in Commissione Sanità il Presidente Luca Zaia – spiega la consigliera - l'assessore regionale Manuela Lanzarin e i tecnici presenti in aula hanno spiegato, per filo e per segno, quanto accaduto dall’inizio dell’emergenza sanitaria, da quel 21 febbraio 2020, quando è arrivata la pandemia nel territorio Veneto. Sono stati elencati tutti i passi e le fasi attraversate dall’inizio della pandemia – aggiunge la consigliera - da quando non c'era la diagnostica né le mascherine, da quando non vi era percezione da parte della popolazione di quanto stava accadendo. Insomma non esistevano, per nessuno, le istruzioni per l'uso. I tecnici e il presidente Zaia hanno risposto punto per punto a tutte le insinuazioni senza fondamento apparse sulla trasmissione Report e agli attacchi delle minoranze”. “Ieri si è discusso per quasi 10 ore di seguito – aggiunge la consigliera – ma alla fine abbiamo avuto un'ulteriore conferma: la Regione Veneto ha un grande Presidente che sa decidere per il bene dei veneti”.
5 Maggio 2021
VANDALI A VENEZIA, VIANELLO E MICHIELETTO (ZP): IMBRATTATI EDIFICI E BENI PUBBLICI, IL VANDALISMO NON RIENTRA NEL CONFRONTO DEMOCRATICO
“Un conto è il confronto democratico, come quello di ieri, dove Zaia dimostra carte alla mano l’eccellenza della sanità veneta. Un conto sono è il vandalismo, forse di qualche contestatore, che stanotte ha imbrattato con scritte ed improperi alcuni motoscafi della Regione Veneto. I danni ora saranno a carico di tutti i cittadini: speriamo che le forze dell’ordine li individuino e facciano pagare loro il conto” I consiglieri Vianello e Michieletto commentano con queste parole la notizia delle scritte su alcuni motoscafi della Regione Veneto, al pari del centro vaccinale, imbrattati nella notte con scritte offensive. “Non sappiamo ancora se si tratta di un raid di qualche vandalo o di una spedizione “punitiva”. Il lavoro delle indagini lo lasciamo a chi lo sa fare, e bene! Poco cambia, però: si tratta di un gesto da vigliacchi che comporta un danni a tutti i cittadini. In democrazia ci si confronta, come ieri in Commissione: c’è chi insinua che la sanità veneta non sia all’altezza, e chi, poi, dimostra con dati e numeri, che invece è una eccellenza. Ma la violenza gratuita come questa è da codardi: speriamo che i responsabili siano individuati e costretti poi a ripulire le loro squallide performance”- chiudono Vianello e Michieletto
4 Maggio 2021
Pan (LV): “Smontate tutte le bugie del Pd, ora i consiglieri chiedano scusa”
“I tecnici e Zaia oggi hanno smontato tutte le tesi e le insinuazioni che le opposizioni avevano presentato a seguito della trasmissione Report. C’è solo da ringraziare per il lavoro svolto i medici e chi ha governato il Veneto fino ad ora”. Così Giuseppe Pan, capogruppo di Liga Veneto per Salvini premier, nel suo intervento in aula consiliare. “E’ stata smossa dal Pd una trasmissione di Rai3 – prosegue Pan - che guarda caso ha intervistato tutti gli esponenti dello stesso partito, tutti con incarichi politici. Da lì è andato in onda lo show dei consglieri Pd, tutto per dimostrare che il Veneto non dovesse essere zona gialla ma zona rossa e che i 2mila morti dovevano essere causa nostra. Qui nessuno si è divertito, nessuno gioca e ha giocato – commenta il capogruppo - con la vita e la morte delle persone in questi 15 mesi. Il presidente Zaia e la giunta erano in trincea per la difesa della nostra salute. Ciò che è stato dimostrato oggi – prosegue Pan - è che la sanità veneta è la prima d’Italia nella gestione pandemica”. “Alle opposizioni rivolgo un invito – aggiunge il capogruppo – scusatevi, se non volete farlo con noi, almeno con il personale sanitario che avete offeso con le vostre insinuazioni  e ringraziateli per tutto il tempo in cui si sono sacrificati quest’anno, che hanno sottratto alle loro famiglie. Avete cercato di mettere in cattiva luce la sanità veneta e la nostra regione – aggiunge Pan – e non ci siete riusciti, ma in questo avete una responsabilità personale e politica per aver offeso il Veneto”. “Chiedo che la commissione d’inchiesta richiesta dalle opposizioni faccia luce anche sullo studio del professor Crisanti pieno di incongruenze – aggiunge Pan – pare che il professore abbia avuto difficoltà anche con il  Cts, dunque l’inchiesta faccia chiarezza su tutto, a 360 gradi. Ammettete di aver sbagliato – conclude Pan rivolgendosi alle minoranze - chiedete scusa al presidente Zaia, ai sanitari e a tutti i veneti”.
4 Maggio 2021
Villanova (ZP) “Troppe incongruenze, il Pd ha preso un enorme granchio”
“Come mai il professor Crisanti comunica i dati di questo studio alla stampa i giorno stesso in cui viene inviato al dottor Flor e non li comunica nemmeno al Comitato Tecnico Scientifico Regionale di cui fa parte?” Inizia così l’intervento in aula del capogruppo di Zaia Presidente, Alberto Vilanova, che aggiunge: “Questa è una domanda a cui qualcuno dell’opposizione deve rispondere, credo Crisanti avesse l’obbligo, anche a livello deontologico, di fornire tali dati per tutelare la salute dei veneti”. “Un altro passaggio della tesi del professore – aggiunge Villanova – è che i tamponi rapidi non sarebbero stati validi come test di massa. Questo in Veneto almeno. Allora come mai la Regione Sardegna, dove è stato chiamato come consulente per gestire l’emergenza, ha reso noto di aver acquistato 2 milioni di test rapidi? Se uno scienziato contesta l’utilità e la bontà di uno strumento diagnostico non può utilizzarlo quando viene chiamato a gestire un Piano pandemico. Il Veneto però – aggiunge - ha la mortalità più bassa rispetto a tutte le altre Regioni del Nord, comprese Regioni amministrate proprio dal Pd”. “Altra questione che, analizzando questo studio, balza all’occhio – prosegue il capogruppo – sono le date che non coincidono: il documento viene mandato al dottor Flor ad ottobre 2020, ma vi è scritto che alcuni dati sono estrapolati dal database sui genomi dei virus a febbraio del 2021. Come faceva lo studio ad essere concluso ad ottobre scorso se i dati sono stati estrapolati anche in un secondo momento? Le opposizioni hanno impostato un attacco alla Regione Veneto e al nostro Piano pandemico su uno studio che non era concluso?”. “Ora avete due strade davanti – conclude Villanova rivolgendosi alle opposizioni - o vi rendete conto di aver preso un enorme granchio, prendendo atto di quanto è stato spiegato dai tecnici, oppure carte alla mano, con questo studio e i dati indicati andate in Procura a sporgere denuncia. Però fatelo, abbiate il coraggio di sostenere le tesi che avete sventolato ai giornali e metteteci la faccia”.
3 Maggio 2021
Dolfin (LV): “Il Pd ora chiede le dimissioni della presidente del Consiglio di Chioggia, ma chi l’ha aiutata ad arrivare lì?”
Venezia, 3 maggio 2021 – “Non vi è dubbio che dopo le esternazioni su Facebook contro  la vittima di uno stupro,  Maria Cristina Boccato deve fare un passo indietro e dare le dimissioni – spiega il consigliere regionale di Liga Veneto per Salvini premier, Marco Dolfin -  frasi non solo fuori luogo, ma da censurare perché offensive contro chi ha già subito delle molestie.  Tutto il centrodestra chiede alla neo presidente un doveroso passo indietro, ma ciò che lascia sorpresi è la velocità con cui chi l’ha supportata per farla arrivare lì oggi ne chiede le scuse ufficiali o le dimissioni. Leggo con una punta di stupore le dichiarazioni di sdegno del consigliere regionale Montanariello,  perché se Boccato ricopre la veste istituzionale di presidente del Consiglio comunale – prosegue - è proprio grazie al sostegno del Partito democratico. Eppure il post di Boccato era apparso sul social il 20 aprile, 4 giorni prima della sua elezione alla presidenza del Consiglio cittadino. Il Pd ha tuttavia appoggiato la sua candidatura e solo quando scoppia il caso e la notizia appare sui giornali le chiede un “mea culpa”. “Infine mi rivolgo direttamente al  mondo delle donne che rappresentano il Pd – aggiunge Dolfin -  che da sempre sono in prima linea per le battaglie dei diritti, della dignità  della donna a 360 gradi.  Proprio loro dovrebbero essere le prime a chiedere con fermezza e decisione un "passo indietro" alla presidente, sgombrando dubbi e possibili fraintendimenti nella vicenda, prendendone le distanze. Un atto dovuto, se veramente ci si sente offesi e colpiti da quelle parole aberranti”.