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9 Gennaio 2023
Carceri, Silvia Maino (Lega – LV): «Ho visitato con urgenza il carcere di Vicenza dopo i gravi fatti accaduti nei giorni scorsi. Totale solidarietà agli agenti di Polizia Penitenziaria che operano purtroppo a mani nude»
Venezia, 9 gennaio - «Una visita di carattere urgente per portare la mia solidarietà e di tutto il Consiglio regionale del Veneto nel carcere Del Papa a San Pio X di Vicenza e agli agenti di Polizia Penitenziaria, dopo i gravi fatti accaduti nel carcere vicentino, quando per ben due volte consecutive, un detenuto ha creato gravi danneggiamenti all’interno della struttura e messo in pericolo sia il personale che vi lavora dentro che gli stessi detenuti presenti a San Pio X». Così Silvia Maino, consigliere regionale di Lega – LV, che stamattina ha visitato la struttura carceraria portando solidarietà agli agenti di polizia penitenziaria e ribadendo la necessità di permettere agli agenti stessi di poter utilizzare, in caso di problematiche, il teaser per difesa personale, in quanto gli stessi si ritrovano a mani nude ad operare nelle strutture: «Un detenuto, per ben due volte nei primi giorni di gennaio, ha danneggiato la struttura carceraria; si tratta dello stesso detenuto, già recidivo e proveniente da altre strutture, nelle quali si era reso autore di ulteriori danneggiamenti. La Segreteria Regionale USPP del Triveneto, con il segretario interregionale del Trivento, Leonardo Angiulli ne ha dato notizia – continua il consigliere regionale di Lega – LV, Silvia Maino -. Il primo evento è accaduto il 2 gennaio scorso quando il detenuto ha incendiato la propria cella e solo grazie al pronto intervento degli agenti si è evitato il peggio, evacuando prontamente il reparto. Lo stesso detenuto, con le stesse modalità, ha poi provocato un altro incendio, il giorno successivo, sempre nel carcere di Vicenza nella sua cella, costringendo all’evacuazione di 4 reparti a causa dei fumi per evitare intossicazioni di altri detenuti. Tra l’altro è rimasto ferito un agente della Polizia Penitenziaria ricoverato poi in Ospedale a Vicenza”. Fatti gravissimi, commenta ancora il consigliere Silvia Maino, interpellata dallo stesso sindacato degli agenti di Polizia Penitenziara, a farsi portavoce presso il Consiglio regionale del Veneto, della grave e difficile situazione all’interno delle carceri venete: «Ho visitato, con carattere di urgenza la struttura e insieme l’unità sanitaria operativa complessa presente all’interno delle carceri di Vicenza che opera con competenza e professionalità con il personale dell’Ulss 8 Berica, portando la mia solidarietà per i gravi fatti accaduti nella struttura e dichiarandomi disponibile ad ascoltare le loro esigenze», ha concluso il consigliere regionale di Lega – LV, Silvia Maino, al termine della visita. Solo qualche dato per completezza: in un anno, da gennaio 2022 a gennaio 2023 appena iniziato, nel carcere vicentino si sono conteggiati 80 danneggiamenti, 92 violazioni delle norme penali e 180 episodi di autolesionismo.
9 Gennaio 2023
Brescacin (Lega-LV): «Welfare Index, là dove altri vedono mancati investimenti, noi vediamo razionalizzazione delle spese. Gli interventi regionali frutto di grande programmazione, non aiuti una tantum»
Venezia, 9 gennaio 2023 – «Altro che bonus e una tantum, alla base della sanità e del sociale veneto c’è un’attenta programmazione che tiene conto delle condizioni di vita dei cittadini, del loro stato di salute, delle loro esigenze. Una programmazione che ottimizza le risorse, ottenendo il massimo con una spesa più contenuta di altre Regioni: là dove magari altri sprecano soldi preziosi, il Veneto riesce a investire nel migliore dei modi, facendo così scendere la spesa sanitaria pro capite. Come sempre, però, la modalità di lettura varia a seconda di chi è che legge i dati, e là dove noi vediamo razionalizzazione delle spese, altri, come le opposizioni, vedono un mancato investimento. La Regione continua a programmare e investire risorse per assistere al meglio i propri cittadini che, ricordiamo, hanno un’aspettativa di vita molto più alta di molti altri. A parlare per noi è questo aspetto e le centinaia di milioni che continuiamo a destinare alla sanità e al sociale ogni anno». Sonia Brescacin, consigliere regionale dell’Intergruppo Lega-Liga Veneta e presidente della Quinta commissione consiliare, interviene sul rapporto Welfare-Index di Unipol-Fondazione Ambrosetti. «In questi ultimi anni la Regione ha attivato servizi essenziali come il Reddito di inclusione attiva, il sostegno agli affitti, i progetti per la povertà educativa, la rete degli empori solidali. Continua a fare le veci dello Stato per il finanziamento delle scuole materne paritarie. Per quanto riguarda i non autosufficienti, il Fondo strutturato triennale 2022-2024 di circa 148 milioni di euro, varato a luglio, permette di finanziare ulteriori 3mila quote e impegnative. Il Bilancio regionale approvato poche settimane fa, inoltre, recepisce una richiesta a favore delle IPAB pubbliche con l'abbassamento dell'IRAP dall'8,5% al 3,9%, parificando la tassazione a quanto pagano i servizi per anziani aventi natura giuridica privata. Interventi di programmazione e pianificazione, quindi, altro che aiuti “una tantum”, come sono stati definiti dalle opposizioni. Con l’Autonomia potremo fare ancora di più, come si vede chiaramente dal fatto che ad occupare i tre posti del podio, nella classifica del rapporto Welfare Index, sono tre province o regioni autonome. Con questo strumento, potremmo davvero finalmente aiutare i cittadini, offrendo loro ancora più servizi».
9 Gennaio 2023
Turismo, Michieletto e Vianello (Lega – LV): «Il ticket per Venezia viene spostato in estate. L’importante è che i Veneti non vengano penalizzati da questa nuova tassa. Venezia è capoluogo di regione e capitale del nostro Popolo».
Venezia, 9 gennaio - «Il Venice Pass Ticket, ovvero il ticket di ingresso per entrare a Venezia slitta dal 16 gennaio all’estate prossima, giusto il tempo di creare dei varchi di accesso alla città per limitare il numero di turisti giornalieri che potranno accedere alla “nostra capitale” – spiegano i due consiglieri regionali di Lega – LV, Gabriele Michieletto e Roberta Vianello -. Giusto che un progetto così rilevante venga studiato con calma. L’importante è che il Comune di Venezia ribadisca l’intera esclusione dal ticket e senza limitazioni i residenti nella Regione Veneto dal pagamento del biglietto di ingresso a Venezia». Così nella risoluzione presentata lo scorso 30 agosto dai due consiglieri regionali veneziani di Lega – LV. «Venezia è la città che più di ogni altra rappresenta la cultura, la storia, le tradizioni e i simboli del Popolo Veneto, tanto che la comunità veneta si identifica da sempre nella bandiera di San Marco, simbolo della Repubblica Veneta e della città. Essendo inoltre la “nostra capitale” Venezia, grazie alla millenaria storia della sua Repubblica, la città più affascinante al mondo e tra le più visitate da un punto di vista turistico; secondo numerose classifiche del settore, la città dei Veneti è tra le mete più ambite, ha certamente bisogno di essere rispettata, anche con un biglietto di ingresso, ma ricordando sempre che è il nostro capoluogo di Regione e capitale di un Popolo, quindi i Veneti non ne devono essere penalizzati» concludono i consiglieri veneziani di Lega – LV, Gabriele Michieletto e Roberta Vianello.
4 Gennaio 2023
Caso Crisanti, Villanova (Lega – LV): “Pieno sostegno a Zaia, sappiamo come ha guidato il Veneto fuori dall’emergenza”

Venezia, 4 gennaio 2023 - “Pieno sostegno a Zaia a nome di tutto l'intergruppo. Siamo al fianco del presidente, tranquilli e sicuri del suo operato: sono state attivate tutte le iniziative possibili e immaginabili per attutire il colpo della pandemia. Dico immaginabili perché, vorrei ricordare, la sera del focolaio di Vo' il presidente Zaia ha deciso in piena autonomia di chiudere tutto e fare 3.500 tamponi, contro tutte le linee guida dell'Oms e contro chi gli diceva che avrebbe dovuto risponderne alla Corte dei Conti.

Quante vite sono state salvate per quelle decisioni, e solo in quell'occasione?”

Così il presidente dell'Intergruppo Lega- Liga Veneta in Consiglio regionale, Alberto Villanova, interviene in merito alla vicenda che coinvolge il dottor Crisanti.

“Il Veneto e il presidente Zaia – prosegue Villanova - si sono distinti in Italia e nel mondo per la prontezza con cui è stata affrontata la pandemia. In questi duri anni di emergenza sanitaria la nostra amministrazione regionale, con la sua guida, ha sempre lavorato per uscire il prima possibile dalla crisi, ma mentre si remava in mezzo alla tempesta le opposizioni hanno sempre attaccato, polemizzando, criticando e remando contro, presentando interrogazioni inutili e cercando in ogni occasione di farci perdere tempo, tempo che per Zaia era prezioso. E tutto questo, purtroppo, anche grazie al contributo di un loro iscritto, l'oggi senatore del Pd Andrea Crisanti: il partito ha sempre utilizzato le sue affermazioni come un ariete da scagliare contro l'amministrazione regionale guidata dalla Lega. La storia della pandemia in Veneto i veneti l'hanno vista, hanno visto l'impegno. Noi c'eravamo, e abbiamo visto un uomo lavorare per la sua gente H24 senza fermarsi mai, men che meno a perdere tempo per fare polemica o strumentalizzare affermazioni. Non a caso Zaia ha sempre cercato di evitare dichiarazioni, in questi anni, sulla vicenda Crisanti. Non è nelle sue corde attaccare gratuitamente, nemmeno chi gli volta le spalle. Il presidente ha il nostro pieno sostegno e appoggio, tutta la squadra è al suo fianco”.

30 Dicembre 2022
Pesca, Dolfin (Lega – LV): “Un protocollo operativo per salvaguardare le specie in caso di catture accidentali, la Regione farà la sua parte”
Venezia, 30 dicembre 2022 - “Ieri nel Comune di Chioggia è stato presentato il risultato dell'importante progetto di Cooperazione Interterritoriale “TARTA-TUR 2 Riconciliazione tra attività di pesca, acquacoltura e specie protette: valutazioni e linee guida per la soluzione di conflitti tra le attività ittiche e le specie Caretta caretta, Tursiops truncatus e specie ittiofaghe nell’Alto Adriatico”.” Così il consigliere dell'Intergruppo Marco Dolfin, capo dipartimento Pesca per il partito in Veneto spiega l'importante progetto di cui sono stati illustrati gli esiti nell'incontro di ieri. “Cetacei, tartarughe e uccelli marini – spiega Dolfin – in sintesi, un protocollo operativo per salvaguardare alcune specie in caso di catture accidentali  nel bacino dell'alto Adriatico. E' un tema è di grande interesse e attualità, perchè proprio nel bacino dell'Alto Adriatico sono state istituite nuove aree di tutela ambientale. L'incontro di ieri si è tenuto alla presenza di tecnici del settore che hanno illustrato il progetto e gli esiti. "Tarta-Tur2" è stato realizzato in sinergia con 4 Flag italiani, finanziato dal Feamp 2014/20. Un'importante dimostrazione delle capacità operative, sapienti e funzionali dell'intero settore nel sfruttare opportunità e risorse che vengono messe a disposizione. Sono questi i progetti importanti che vanno nella direzione di salvaguardare e tutelare l'ambiente, la fauna e la flora ittica, ovviamente gli operatori e le imprese del settore, permettendo di tracciare linee guida importanti e facendo sì che il pescatore sia, a tutti gli effetti, la vera sentinella e il custode del mare”. “La Regione sarà attenta e disponibile ad operare per portare avanti i tanti progetti soprattutto sul nuovo corso Feampa 2021/27 – aggiunge Dolfin - dando seguito anche a quanto previsto e annunciato dagli Stati Generali della Pesca”. “Il progetto TARTA-TUR 2 – ricorda il consigliere - capitalizza gli esiti del precedente TARTA TUR 1 ed è stato realizzato da un partenariato di quattro FLAG italiani (Fisheries Local Action Group): il FLAG Costa dell’Emilia-Romagna con ruolo di capofila, il FLAG Veneziano, il FLAG GAC Chioggia Delta Po e il FLAG GAC FVG. TARTA TUR 2 è stato finanziato dal Fondo Europeo per le Attività Marittime e Pesca – FEAMP 2014/2020 con l'obiettivo di affrontare i problemi generati dal conflitto dell'uso degli spazi marini in ambito costiero. In particolare, si è riferito alle interazioni tra attività di pesca professionale e tutela delle aree di riproduzione di alcune specie protette (Caretta caretta, Tursiops truncatus) e altre specie ittiofaghe, perseguendo l’obiettivo di armonizzare dati e procedure tecniche ed operative nelle aree costiere di Emilia-Romagna, Veneto e Friuli-Venezia Giulia. E' stato realizzato con la collaborazione scientifica del Dipartimento di biomedicina comparata e alimentazione dell’Università di Padova. I dati raccolti hanno contribuito a definire le linee guida e un protocollo operativo, strumenti utili che forniscono indicazioni e raccomandazioni sulla procedura da adottare in caso di cattura accidentale delle specie protette, specificando possibili soluzioni operative e sistemi di valutazione del danno provocato dagli attrezzi di pesca”. “L'incontro di ieri a Chioggia, ricorda il consigliere, è stato organizzato dal Presidente del FLAG GAC Chioggia, Marco Spinadin, di concerto con il Sindaco Mauro Armelao, e ha visto la partecipazione oltre che dell’amministrazione comunale e del FLAG, di esperti ricercatori e professionisti del settore pesca e acquacoltura, fra cui il dott. Massimo Bellavista che ha illustrato il progetto e animato la discussione con i presenti a partire dagli esiti maturati dal progetto”.  
30 Dicembre 2022
Politica, Villanova (Lega – LV): «Autonomia, De Luca, governatore della Campania punta ad uno scontro di sopravvivenza, per il Veneto invece è battaglia di civiltà».
Venezia, 30 dicembre 2022 - «Prima di dichiarare guerra, Vincenzo De Luca, governatore della Campania, potrebbe investire il proprio tempo in un modo più efficiente, ovvero quello di analizzare la proposta del Ministro Roberto Calderoli e proporre dei miglioramenti: l’Autonomia, è bene ricordarlo, porta a vantaggi a tutti, soprattutto alle Regioni del Sud». Così Alberto Villanova, Presidente Intergruppo Lega – Liga Veneta in consiglio regionale del Veneto, sulle ennesime esternazioni del governatore della Campania, nei confronti dell’Autonomia. «Il Veneto attende da troppo tempo e durante questa lunga attesa ha già dovuto digerire azioni e interventi insostenibili e insopportabili, a partire dal reddito di cittadinanza sino all’ultima, ovvero lo spalma debiti della Sicilia. Siamo stanchi solo di dare senza ricevere nulla in cambio. Se le richieste del Ministro Roberto Calderoli di approvare i Lep entro un anno non vanno bene al presidente della Regione Campania, De Luca, se ne farà una ragione. Non conosco la situazione in Campania, ma conosco quella del Veneto: qui in un anno, siamo in grado di scrivere e approvare migliaia di atti, provvedimenti e prendere decisioni per il bene della nostra gente - continua il presidente dell’Intergruppo Lega - LV, Alberto Villanova -. Per fare questo, non ci dedichiamo a comparsate televisive teatrali e roboanti, ma lavoriamo sodo. E’ una questione di volontà e serietà: senza queste, non si va mai da nessuna parte». Villanova rincara la dose: «Se De Luca invece di preoccuparsi del residuo fiscale del Veneto si chiedesse perché la Campania risulti la Regione d’Italia dove si chiedono più redditi di cittadinanza rispetto alle altre, scoprirebbe verità scomode. Il Veneto ha l’esigenza di continuare a confrontarsi con le Regioni europee più avanzate, il Sud ha urgenza di responsabilizzazione e di lanciarsi in un percorso virtuoso che solo l’Autonomia può dare. Abbiamo già atteso troppo, e sotto il nostro naso, abbiamo già visto passare provvedimenti come il Reddito di cittadinanza che fanno regredire, e non progredire, il Paese. Noi puntiamo ad un Paese più moderno, efficiente e competitivo. De Luca punta a uno scontro? Lo aspetteremo al varco, senza paura, anche perché lui combatte per mantenere lo status quo, noi per difendere i diritti dei Veneti», conclude il capogruppo di Lega – LV in consiglio regionale del Veneto, Alberto Villanova (Lega – LV).
29 Dicembre 2022
Commercio itinerante, Cavinato (Lega – LV) “Un progetto di legge per aiutare le attività commerciali itineranti e agevolare il lavoro degli uffici”
Venezia, 29 dicembre 2022 – “Modifiche alla legge regionale 6 aprile 2001, n. 10 “Nuove norme in materia di commercio su aree pubbliche”.” Si intitola così il progetto di legge depositato dalla consigliera regionale Elisa Cavinato, dell’Intergruppo Lega – Liga Veneta. “Con questa proposta legislativa si vuol dare la possibilità di avvalersi dell’istituto della SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) per l’avvio del commercio in forma itinerante su aree pubbliche. Parliamo di quelle attività commerciali in movimento, per le quali non è prevista l’assegnazione di posteggio. Il momento storico è particolarmente difficile per chi vuole intraprendere questo tipo di attività, pensiamo solo all’aumento dei costi, a quello del carburante e delle materie prime”. “La SCIA – prosegue Cavinato – previsto dall’articolo n.19 della legge 241/1990, permette di snellire il procedimento amministrativo, una semplificazione sia per chi la presenta sia per gli uffici che la ricevono. Questo, però, non significa certo un minor controllo sulle nuove attività commerciali itineranti che potranno lavorare nel Comune in cui è stata presentata la Segnalazione. All’amministrazione comunale spetta infatti l’onere di svolgere tutti i controlli necessari entro le tempistiche previste dalla legge. Inoltre, nella mia proposta legislativa è previsto che assieme alla SCIA venga inviata la Comunicazione Unica, affinché siano soddisfatti tutti gli oneri necessari all’avviamento dell’impresa attraverso un solo polo telematico”. “E' una proposta legislativa – commenta la consigliera – che si allinea a quanto già avviene nelle regioni della Toscana e della Puglia, e nella provincia autonoma di Bolzano. La nostra intenzione è permettere a chi vuole intraprendere questo tipo di attività di poter iniziare subito a lavorare, alleggerendo il carico di lavoro negli uffici comunali che dovranno comunque garantire l’adeguato controllo sulle nuove attività”.
22 Dicembre 2022
Brescacin (Lega-LV): «Non autosufficienza, via libera in Commissione a oltre 838 milioni a ULSS e Ambiti Territoriali Sociali. La conferma dell’attenzione riposta dalla Regione alle fasce più deboli»
Venezia, 22 dicembre 2022 – «Parere favorevole della Quinta commissione alla proposta della Giunta regionale sulla programmazione e il riparto delle risorse 2022, pari a 838.697.450 euro da ripartire tra ULSS e Ambiti Territoriali Sociali per la Non Autosufficienza. Quest’anno, la cifra complessiva derivante in gran parte dal Fondo regionale (772.593.450 euro) è cresciuta rispetto al 2021 in modo significativo: una ulteriore testimonianza della consapevolezza da parte della Regione della necessità di supportare con servizi adeguati le fasce più deboli, gli anziani, e disabili e le loro famiglie». A darne notizia è Sonia Brescacin (Intergruppo Lega-Liga Veneta), presidente della Quinta commissione Sanità in Consiglio regionale del Veneto. «Le scelte effettuate nella programmazione, in coerenza con altri provvedimenti già adottati dalla Regione, ribadiscono quelle che sono le nostre priorità, vale a dire attribuire le quote alla residenzialità per anziani e disabili, con un incremento di 4 milioni, e potenziare l’assistenza in regime semiresidenziale a favore di persone con disabilità, destinando a questa finalità ulteriori 8 milioni. Una scelta volta a rassicurare le famiglie interessate, specialmente in un momento così instabile ed incerto. Tutto questo senza compromettere gli altri servizi, ai quali verrà garantita la consueta attività e continuità. Questo provvedimento recepisce anche l’incremento di risorse a sostegno del sistema della residenzialità e semi residenzialità a favore delle persone con disabilità, per 13,4 milioni di euro, previsto da un’ulteriore deliberazione regionale e che incide sul sistema di remunerazione delle quote di rilievo sanitario, aumentandole sia per quanto riguarda le comunità alloggio che per i centri diurni. Nel complesso – continua Brescacin -, le risorse stanziate nel provvedimento oggi trattato prevedono, per il 2022, la seguente ripartizione: -           533.551.050 euro all’assistenza residenziale a favore delle persone non autosufficienti; -           77.580.000 euro all’assistenza residenziale a favore delle persone con disabilità; -           106.302.700 euro all’assistenza semiresidenziale a favore di persone con disabilità; -           109.051.500 euro all’assistenza domiciliare a favore di persone con disabilità e non autosufficienti; -           1.600.000 euro come concorso della Regione alla copertura delle rette in strutture residenziali sociosanitarie a favore di persone non autosufficienti parzialmente esenti; -           832.000 euro come salvaguardia del finanziamento dei ricoveri temporanei di sollievo a supporto delle famiglie che assistono congiunti affetti da SLA; -           9.780.000 euro complessivi per altri obbiettivi di rilievo socio sanitario tra cui l’attuazione di progetti di vita indipendente e il rafforzamento degli Ambiti Territoriali Sociali». «Il voto di oggi in Commissione – ricorda il presidente - segue altre recenti delibere, l’ultima delle quali ha aggiornato la programmazione della residenzialità per persone non autosufficienti, avviando contestualmente un processo di riforma del sistema dell'offerta dei servizi, con particolare riferimento alla remunerazione delle prestazioni socio-sanitarie (Impegnativa di Residenzialità) in relazione all'adeguamento degli aspetti funzionali ed organizzativi della rete dei Centri di Servizi. Un sistema che ha già fornito una migliore risposta alle esigenze degli assistiti e dei loro familiari, e che continuerà ad aiutare le fasce più delicate della popolazione».
22 Dicembre 2022
Caos passaporti, Cestaro (Lega – LV): “Una mozione per impegnare il Governo a risolvere la situazione”  
Venezia, 22 dicembre 2022 - “Caos passaporti, proseguono i ritardi e le lunghe attese. Ho depositato in Consiglio regionale una mozione che propone una serie di interventi al Governo per risolvere la situazione”. Così la consigliera regionale dell’Intergruppo Lega-Liga Veneta, Silvia Cestaro, commenta la mozione che ha depositato in Consiglio regionale del Veneto dal titolo “Situazione passaporti: velocizzare l’emissione”. “Le numerose richieste di rinnovo, la modalità farraginosa e un sistema digitale non ancora all’altezza, creano tempi di attesa biblici per il rilascio dei passaporti – spiega la consigliera - Nei due anni di pandemia l’attività degli uffici preposti si era ridotta al minimo, ma con la fine dell’emergenza Covid i cittadini sono tornati a viaggiare. Se prima l’ostacolo erano le restrizioni anti-pandemia, ora il problema è avere il passaporto”. “Un’altra complicazione – aggiunge Cestaro - è dovuta alla Brexit: da quando la Gran Bretagna è uscita dall’Unione Europea, gli italiani, in particolare studenti e lavoratori che intendono entrare nel Paese, devono munirsi di passaporto: non basta più la semplice carta d’identità.  Ecco che gli studenti Erasmus rischiano non solo di dover ritardare la partenza a data da destinarsi, in alcuni casi addirittura di perdere l’opportunità per poter affrontare questa meravigliosa esperienza, che rimane così un sogno nel cassetto”. “Per migliorare la situazione sono state istituite, su indicazione del Ministero, giornate di “open day”, anche in Veneto, ma non sono state sufficienti a risolvere le criticità. Il questore di Vicenza nei mesi scorsi ha istituito le giornate di apertura straordinaria: sono stati un centinaio i ragazzi che si sono presentati al commissariato di Bassano del Grappa e la domenica successiva invece sono stati circa 50 gli appuntamenti fissati per le famiglie. Ha poi organizzato delle corsie preferenziali per i bambini sotto i 12 anni, per i quali non servono le impronte digitali. Altre strade rapide sono state aperte per gli ultrasettantenni e per chi non riesce a spostarsi da casa per motivi di salute: per queste persone è possibile compilare i documenti a domicilio. A Treviso, tra marzo e aprile scorso, le richieste processate hanno sfiorato quota 4mila. I motivi sono legati soprattutto al lavoro e allo studio, in seconda battuta al turismo. A Padova invece le domande di passaporto presentate tra marzo e aprile sono state 12mila. Quelle prese in carico poco più della metà, le altre saranno smaltite nei prossimi mesi, e pur prenotando via web con lo Spid, il primo appuntamento disponibile è per la prima settimana di febbraio. Anche in questo caso, il Questore ha organizzato una via prioritaria per le urgenze. A Venezia la situazione non è certo più rosea. Anzi: anche qui la lista d’attesa è di alcuni mesi, in alcuni casi, come leggiamo dalla stampa oggi, arriva a sette mesi. Nella questura lagunare l’onda d’urto della fine emergenza si è fatta sentire e per l’ufficio passaporti tenere il passo con gli appuntamenti non è facile. Si parla di sessanta richieste al giorno, un’attività che si è decuplicata con uno sportello. I nuovi vincoli, come la prenotazione obbligatoria e il numero massimo di utenti previsti per l’ufficio, non aiutano a snellire il procedimento. Anche qui il questore vista la situazione ha organizzato corsie rapide per le urgenze: il cittadino motivando l’urgenza può accedere alla fila più rapida; A Belluno, dove i passaporti rilasciati all’anno sono quasi 500, la situazione è simile al resto del Veneto: le attese previste per il rinnovo del passaporto arrivano a oltre 3 mesi. Dirottando i cittadini a Cortina si è creato, anche qui, l’intasamento di pratiche. “Non è una criticità veneta – precisa Cestaro - la stessa situazione si riscontra in tutta Italia, il tempo di attesa per un passaporto può durare svariati mesi, mettendo a rischio viaggi di lavoro, di studio e le ferie all’estero.  In tutto questo, il Ministero dell’Interno non si è ancora adeguato all’obbligo di pagamenti elettronici via PagoPa, quindi il passaporto si paga solo con il bollettino postale. Una storia figlia della lentezza del Paese al cambiamento. Come primo passo basterebbe aggiornare la comunicazione istituzionale per l’accesso digitale SPID attraverso il quale è già possibile la pre-compilazione dei modelli, anche in accordo con i comuni, e magari poter effettuare i pagamenti attraverso gli strumenti digitali come PagoPA, lasciando alla polizia compiti più snelli come l’identificazione conclusiva, evitando così di dover occuparsi di tutta la fase preparatoria dei documenti”. La mozione depositata dalla consigliera regionale impegna la giunta regionale a farsi portavoce al Governo per attivare tutta una serie di azioni:  “Incentivare il Ministero dell’Interno alla digitalizzazione dei processi anche attraverso il collegamento con l’ANPR (Anagrafe nazionale della popolazione residente); ad incentivare i Comuni alla promozione dell’utilizzo degli strumenti digitali, anche attraverso la formazione specifica dei dipendenti; ad aumentare il personale dedicato alla gestione dei passaporti, per tentare di risolvere nell’immediato le lunghe liste d’attesa;  a valutare la possibilità di allacciare accordi bilaterali con il Regno Unito, per utilizzare la carta d’identità elettronica ai fini del visto turistico, aiutando così studenti e lavoratori;  ad agevolare l’interscambio dei dati giudiziari per il controllo di eventuali carichi penali pendenti del richiedente”.
21 Dicembre 2022
Lavori pubblici, Centenaro (Lega – LV): «Soddisfazione per l’approvazione, in Seconda Commissione, per la messa in sicurezza idraulica nel Comune di Bovolenta».
Venezia, 21 dicembre 2022 - Esprime soddisfazione il consigliere regionale di Lega – LV, Giulio Centenaro per il parere favorevole, in seconda commissione regionale Lavori Pubblici, al completamento delle opere per la messa in sicurezza idraulica nel comune di Bovolenta: «Sono opere necessarie per evitare rischi idraulici sul fragile territorio comunale e in particolare nel centro abitato spesso a rischio allagamenti. Comune per il quale sono previsti interventi per alcuni milioni di euro». Sul progetto di messa in sicurezza idraulica nel comune di Bovolenta e sull’appalto derivano dei ribassi d’asta di 640.120,44 euro per completare le opere con procedura che prende il via entro la fine dell’anno in corso. L’opera su Bovolenta è inserita nel programma triennale dei lavori pubblici in quanto gli interventi superano l’importo di 100 mila euro ma si è resa necessaria per stabilizzare appunto la fragilità del territorio di quella specifica area padovana