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PROGRAMMA POLITICO
1/06/2023
Dolfin (Lega – LV): “Ottantamila euro dalla Regione per riqualificare le aree dell’ex Cichito a Sottomarina e dell’ex stabilimento balneare ad Isola Verde: inizia la fase esecutiva”
Venezia, 1 giugno 2023 - “Ottantamila euro dalla Regione del Veneto al Comune di Chioggia per riqualificare l’area dell’ex discoteca Cichito a Sottomarina e l’ex stabilimento ad Isola Verde. C’è molta soddisfazione per questo risultato che ora vedrà partire la fase esecutiva, un intervento di pulizia e bonifica che i residenti della zona chiedevano da tempo. Dopo tanti anni, finalmente, si passa dalle parole ai fatti per mettere la parola fine all’annoso problema di degrado nell’area dell’ex discoteca Ocean, prima Cichito, che negli anni era diventa discarica e ritrovo di balordi”. Così il consigliere dell’Intergruppo Lega – Liga Veneta, Marco Dolfin, commenta la fase operativa dell’intervento di riqualificazione delle due aree, possibile grazie al contributo ottenuto dal bando regionale rivolto alle amministrazioni comunali del Veneto. Un bando che individua le modalità di assegnazione di contributi derivanti dal trasferimento di competenze, di cui al D.Lgs 31 marzo 1998, 112, a sostegno di interventi di rimozione e smaltimento rifiuti. “La Regione ha assegnato il massimo importo previsto dal bando – riprende Dolfin – 80mila euro a fronte di una spesa ammissibile di 100mila euro per sistemare le due aree, un tempo di proprietà del Demanio e poi passate al Comune di Chioggia. Grazie alla Regione e al Comune questo risultato porterà un grande beneficio in termini di riqualificazione per la comunità. Ringrazio gli uffici Ecologia e Ambiente del Comune di Chioggia che hanno operato in sinergia per presentare la documentazione necessaria e centrare questo importante obiettivo”. “L’area dell’ex Cichito – prosegue Dolfin - è purtroppo nota a tutti i cittadini per lo stato di degrado in cui versa, negli anni si è trasformata in una discarica abusiva e le immagini di oggi parlano di una situazione inaccettabile per un Paese civile: strutture fatiscenti e mobili abbandonati accatastati all’aperto, anche vetture e camper abbandonati, cumuli di copertoni e pezzi d’auto lasciati a terra, sedie e rifiuti di ogni genere e materiali. Tutto questo ora sarà finalmente rimosso e l’area qualificata grazie al contributo regionale che permetterà al Comune di intervenire e ridare all’area la stessa dignità di altre zone nella nostra bellissima Sottomarina”.
1/06/2023
Maino (Lega – LV): “Primo sì della Camera risponde alla mia risoluzione per vietare il ricorso alla maternità surrogata”
Venezia, 31 maggio 2023 – “Accogliamo con gioia il primo sì alla Camera alla maternità surrogata come reato universale. In commissione Giustizia, la battaglia contro la Gestazione per altri (che è già vietata in Italia ma il cui divieto si vuole estendere ed inasprire) è finalmente, davvero, iniziata. Venerdì scorso ho depositato una risoluzione, in Consiglio regionale per dire No all’utero in affitto, alla mercificazione del bambino e della donna che, nella maternità surrogata, è evidente”. Queste le parole del consigliere dell’Intergruppo Lega – Liga Veneta, Silvia Maino, che venerdì ha depositato in Consiglio regionale del Veneto una risoluzione dal titolo: “Universalizzazione del divieto di ricorso alla surrogazione di maternità da parte del cittadino italiano”. “Nella maternità surrogata – spiega Maino - una donna porta avanti una gravidanza per conto di una coppia committente, definita genitori intenzionali. Si è creata una vera e propria industria: gameti, embrioni, madri surrogate e committenti sono trasportati da un Paese o da un continente a un altro e le diverse fasi del processo (fornitura di gameti, impianto di embrioni, gravidanza e nascita) vengono organizzate per eludere restrizioni e per usufruire di buone condizioni infrastrutturali”. “I rapporti tra genitori committenti e madre surrogata – prosegue il consigliere - sono regolati da contratti che generalmente includono clausole coercitive. Ad esempio, è previsto che la madre surrogata debba sottoporsi a controlli periodici, assumere determinati farmaci, seguire una dieta precisa o alloggiare nel luogo indicato dalla clinica, che raramente coincide con quello di residenza. I facoltosi committenti sono in una posizione di forza, tale da poter sovrastare la dignità della donna, le caratteristiche proprie della maternità, il legame oggettivo che si stabilisce fra la madre e il figlio, e le esigenze oggettive del figlio stesso, se questi elementi non risultano funzionali all'ottenimento del “desiderio” ad avere un figlio”. La mercificazione del bambino e della donna è evidente e non sembra un’esagerazione accostare la maternità surrogata a vere e proprie nuove forme di schiavitù”. “La maternità surrogata non è solo contro la dignità della donna – continua Maino -  è al tempo stesso gravemente lesiva del “superiore interesse del minore”, come si legge nella Convenzione ONU sui diritti del fanciullo (New York, 20 novembre 1989, ratificata dall'Italia con la legge 27 maggio 1991, n. 176) nel “diritto ad un nome, ad acquisire una cittadinanza e, nella misura del possibile, a conoscere i suoi genitori ed a essere allevato da essi”, inoltre che “gli Stati parti vigilano affinché il fanciullo non sia separato dai suoi genitori contro la loro volontà”. Nella maggior parte dei casi di maternità surrogata, al nascituro vengono negati diritti, quali la possibilità di conoscere le proprie origini, il proprio corredo genetico familiare, e la propria madre, ossia colei che lo ha portato in grembo e che lo ha messo al mondo. Infatti, il Parlamento europeo ha già adottato una posizione chiara contro la maternità surrogata che compromette la dignità umana della donna”. “In Italia – prosegue Maino - ai sensi dell'articolo 12, comma 6, della legge 19 febbraio 2004, n. 40, la pratica della maternità surrogata è considerata un reato punibile con la pena della reclusione da tre mesi a due anni e con pena pecuniaria da 600.000 a 1 milione di euro. Divieto che tuttavia opera solo a livello nazionale e nulla prevede per i casi in cui la pratica della maternità surrogata sia praticata all’estero, nei Paesi in cui essa è tollerata o addirittura permessa. Per colmare questa lacuna normativa sono state presentate alcune proposte di legge finalizzate ad ostacolare qualunque pratica che possa configurarsi come traffico commerciale di bambini, prevedendo l’introduzione di un esplicito divieto per gli italiani di accesso alla pratica della maternità surrogata anche in Paesi Stranieri. “La mia risoluzione – conclude Maino - esprime ferma condanna nei confronti di coloro che si affidano alla pratica dell’utero in affitto incentivando lo sfruttamento del grembo di una donna per fini economici e la mercificazione di bambini, esortando un veloce iter per l’introduzione, nella legge della Repubblica Italiana, del divieto universale di accesso alla pratica della maternità surrogata anche in Paesi stranieri.
1/06/2023
Maino (Lega-LV): «Vicenza, nuovi medici in arrivo nel quartiere di Laghetto. Grazie a Francesco Rucco e alla collaborazione tra enti l’emergenza è rientrata»
Venezia, 1 giugno 2023 – «Arriveranno quattro nuovi medici nel centro di Laghetto. Il sindaco Rucco si era attivato subito, appena diffusa la notizia dei pensionamenti e dei trasferimenti che avrebbero lasciato scoperto il Centro Medico in via Lago di Lugano, e ha fatto in modo che la struttura ambulatoriale potesse essere riaperta. Grazie quindi a Francesco Rucco che ha dimostrato come, con una proficua collaborazione tra enti, si possano risolvere i problemi». È il commento del consigliere regionale vicentino Silvia Maino (Intergruppo Lega-Liga Veneta). «La salute e il benessere dei cittadini è stata la priorità principale per Rucco, e lo ha dimostrato ancora una volta, attivandosi immediatamente affinché il quartiere non rimanesse senza una figura così essenziale come quella dei dottori. Un grande ringraziamento a Francesco Rucco e un augurio di buon lavoro ai nuovi medici».

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