Michieletto (Lega-LV): “Probabile e auspicabile dietrofront dell’Ue sull’obbligo dei motori elettrici, un ritorno al buon senso”
Venezia, 7 febbraio 2025 - “La Commissione Europea sta valutando di non imporre più il completo passaggio ai veicoli elettrici entro il 2035. Un dietrofront a favore dei motori ibridi che per me significa soltanto un ritorno al buon senso: lo avevamo sempre detto che non era fattibile, per l’economia del continente come pure per l’ambiente, eliminare del tutto i motori a combustione termica”. È il commento di Gabriele Michieletto, consigliere regionale dell’intergruppo Lega – Liga Veneta, in merito alla notizia diffusa dal settimanale tedesco Der Spiegel.
“Lo facevo presente nei mesi scorsi e lo ribadisco adesso: non è possibile imporre un sistema di produzione che danneggia l’industria di interi paesi come Italia, Francia e Germania. E che dire dell’indotto creato, nel solo Veneto, dalle auto a motore termico o ibrido? Tra l’altro, sono tutti da dimostrare i benefici ecologici delle auto elettriche, che nel ciclo prodizione-vita-demolizione hanno un costo ambientale decisamente superiore alle auto termiche. Al massimo, ci guadagnano industrie e magnati cinesi che esportano e producono vetture a batteria. Quando a quesiti come questi non vengono date risposte soddisfacenti, vuol dire che certe disposizioni calate dall’alto risultano autolesionismo allo stato puro. Per cui, basta con certi abbagli, rimettiamo i piedi per terra e produciamo quello che serve davvero ai nostri territori. Perché imporre un'unica soluzione, qualsiasi essa sia, è follia o frutto di 'distrazioni'. Mentre il buonsenso prevede che si decida con ragionevolezza. E il miglior modo di farlo è ascoltare i mercati".
Caos tram Padova, Sandonà (Lega – LV): “Un incidente fra un tram e un’auto alla Guizza e quattro tram bloccati in via Aspetti. È caos a Padova. La giunta Giordani ripensi tutto il sistema di trasporto pubblico in vista della costruzione delle linee 2 e 3”.
Venezia, 7 febbraio 2025 - “Mattinata di passione per i padovani che hanno dovuto affrontare due blocchi contemporanei dei tram, il primo per uno scontro fra auto e tram in via Guizza e secondo in via Tiziano Aspetti quando c’è stato un blocco all’unisono di quattro tram costretti a fermarsi, non è chiaro se per un blocco o a causa delle ripercussioni causate dall’incidente alla Guizza. Nel blocco di via Aspetti si sono registrati due chilometri di coda con disagi per gli automobilisti”. Così il Presidente Prima Commissione, il padovano Luciano Sandonà (Lega – LV). “Su Padova centro nevralgico del Veneto si stanno riversando notevoli disagi al traffico a causa dei continui problemi sulla viabilità creati dai guasti e dagli incidenti dei tram e dai numerosi cantieri aperti e quelli per la costruzione della linea 2 e 3. Il capoluogo patavino è città universitaria, polo logistico e culturale della nostra regione e non può permettersi di rimanere costantemente intasata da problemi che si sovrappongono ogni giorno. Chi era presente stamattina sia alla Guizza che in via Tiziano Aspetti ha parlato di vero e proprio caos dei trasporti, con gente bloccata senza poter prendere altri mezzi per recarsi al lavoro o per altre commissioni. Si può giustificare l’incidente del tram con l’automobilista distratto che si schianta contro il mezzo pubblico o il guasto alla linea elettrica o ai motori ma non è più concepibile che il biglietto da visita della nostra città siano i continui disagi, un giorno per un motivo il giorno successivo per un altro. I grandi progetti sulla mobilità di Padova devono avere carattere di urgenza, si deve ripensare a tutta la mobilità, ai collegamenti e quant’altro vista anche la costruzione della seconda e terza linea del tram. Invito pertanto la giunta Giordani a fare una seria riflessione sulla mobilità urbana perché, a nuove linee ultimate, non si rischi davvero il caos totale”, conclude il padovano Luciano Sandonà (Lega – LV), Presidente Prima Commissione.
Guida professionale di Pesca, Maino (Lega – LV): “Depositata una risoluzione per calendarizzare in Parlamento la proposta di legge sulla Guida professionale di Pesca. Un settore che ha bisogno di essere normato”
Venezia, 5 febbraio 2025 - “Pesca “no kill” con le guide professionali di pesca. Sistemi di pesca e figure professionali da regolamentare. Lo spiego in una risoluzione depositata in Consiglio regionale del Veneto e di cui sono prima firmataria, accogliendo le richieste delle associazioni di pesca e che presenterò in occasione della Fiera della Pesca – Pescare Show a Rimini”. Lo spiega Silvia Maino, consigliere regionale di Lega – LV. “Esiste già il progetto di legge numero 1029 a firma della collega parlamentare della Lega, Giorgia Andreuzza, che disciplina l’attività di guida professionale di pesca. È giusto dare un regolamento ad un settore in continua crescita ed espansione anche dal punto di vista turistico. Le Guide di Pesca accompagnano singoli pescatori appassionati o gruppi di pescatori ricreativi in ambienti ove è consentito pescare, fiumi, laghi, mare con il compito di seguire i clienti, consigliando loro gli spot migliori ed il modo ideale per insidiare le prede, verificando che le catture siano, qualora previsto il loro trattenimento, di misura minima legale, controllano il rilascio nelle zone di Catch & Release. Si occupano inoltre del disbrigo delle licenze e dei permessi di pesca fino all'attrezzatura specifica. È una figura professionale che opera all’interno della Legge 4/2013, che regola tutte le figure professionali non iscrivibili ad albi e ordini. La figura della guida professionale di pesca non può essere riconosciuta dall’attuale ordinamento regionale senza una normativa nazionale a monte. Con la risoluzione depositata desideriamo sollecitare il Parlamento per l’approvazione del progetto di legge che ha tra gli scopi anche quello far crescere il settore dal punto di vista turistico. E c’è un tema attualmente in dibattito: la proposta di legge depositata in Parlamento invita tutte le regioni ad avere un sistema unico dedicato alle guide professionali di pesca. Un settore che ha bisogno di essere regolamentato soprattutto per la ricaduta economica che dal punto di vista turistico può portare nei nostri territori veneti”, conclude il consigliere regionale di Lega – LV, Silvia Maino.