Presentata a palazzo Ferro Fini la tradizionale Sagra del Pesce di Chioggia che si terrà dall’11 al 20 luglio. Dolfin (Lega-LV): “Manifestazione che celebra l’orgoglio della nostra pesca e la nostra identità”
Il consigliere regionale Marco Dolfin (Lega-LV), Capo Dipartimento Pesca per il partito in Veneto, e il Presidente del Consiglio Veneto Roberto Ciambetti hanno presentato oggi a Venezia, nella sala stampa di palazzo Ferro Fini, sede dell’assemblea legislativa regionale, la tradizionale Sagra del pesce che si terrà a Chioggia da venerdì 11 a domenica 20 luglio.
“La Sagra del Pesce non è una festa locale - ha sottolineato il Presidente Roberto Ciambetti nell’introdurre la conferenza stampa - ma è importante per tutti i veneti perché celebra il rapporto unico tra uomo e mare, non solo tra la flotta di pescherecci e quanti lavorano direttamente o indirettamente nella pesca, ma tra l’intera cittadinanza e l’ambiente marino. Chioggia è orgogliosamente uno dei principali porti della pesca in Italia, tra i più importanti mercati di pesce nel Mediterraneo, e questo si traduce nel valore economico di un comparto ancora fiorente, nonostante le difficoltà, e in un valore culturale e gastronomico di qualità”.
“Nata nel 1938 - ha ricordato il consigliere Marco Dolfin - la sagra rappresenta uno degli eventi folkloristico-gastronomici più attesi. Sarà un’edizione ricca di tradizione, gusto e cultura locale. L’iniziativa è una delle più longeve e sentite del Veneto e si conferma ancora una volta evento simbolo della marineria e della gastronomia chioggiotta. La Sagra del Pesce non è solo una festa popolare: è la celebrazione del lavoro dei nostri pescatori, delle nostre cooperative, della cucina autentica e della socialità che caratterizza Chioggia. Portare anche quest’anno in Consiglio regionale la sua presentazione è un segno di rispetto e riconoscimento verso una comunità che vive il mare ogni giorno e ne fa cultura, economia e tradizione. La Sagra del Pesce è l’espressione autentica del nostro territorio. Per dieci serate, nella splendida cornice del centro storico di Chioggia, la città si trasformerà in un grande ristorante a cielo aperto. Gli stand gastronomici, gestiti dalle associazioni e cooperative locali, offriranno i piatti tipici della tradizione: dal fritto misto con polenta alle seppie in umido, dalle bibarasse in cassopipa al classico “saor”, senza dimenticare le grigliate di pesce fresco. Ma non solo cucina. Ogni sera, alle ore 21.30 in Corso del Popolo, spazio anche allo spettacolo gratuito con musica, teatro e animazione per tutte le età, a testimonianza del valore sociale e culturale della manifestazione. Chioggia è un punto di riferimento per la pesca e per tutto il comparto ittico regionale e continueremo a lavorare per difendere i nostri operatori, sostenere il settore e valorizzare eventi come questo, che raccontano chi siamo. I principali stand gastronomici saranno allestiti in Campo Duomo (Coop. Soc. Impronta), davanti a Banca Intesa (ASI CIAO), davanti al Municipio (Coop. L’Onda), in piazza Granaio (Teatro & Musica) e in zona Vigo (Cooperativa Sciabica). La Sagra del Pesce è l’espressione autentica del nostro territorio. Vi aspettiamo a Chioggia: perché qui il mare si gusta, si vive e si ama. Vi aspettiamo a Chioggia: perché qui il mare si gusta, si vive e si ama”.
“La Sagra del Pesce di Chioggia che prenderà il via alle 18 dell’11 luglio - ha ricordato l’avvocato Riccardo Griguolo, assessore agli eventi del Comune di Chioggia - rappresenta da 86 anni un simbolo della nostra identità e della nostra cultura gastronomica che il territorio tramanda da generazioni con rinnovato impegno verso la qualità, la sostenibilità e la valorizzazione dei prodotti locali, e per tali motivi possiamo annunciare che abbiamo iniziato l’iter di riconoscimento della Sagra del Pesce come evento storico della Regione del Veneto. Quest’anno, con un villaggio del gusto formato da sei stand, una cicchetteria e la grande novità del concorso “El Bocon Pi Bòn” in collaborazione con Slow Food, vogliamo valorizzare ancora di più la qualità dei prodotti locali e la tradizione della nostra cucina. La Sagra è un’occasione di promozione turistica, ma anche un momento di comunità e racconto del territorio, che Chioggia vive con orgoglio e con uno sguardo sempre più aperto all’eccellenza”.
“Si tratta di dieci giorni importantissimi - ha sottolineato il sindaco di Chioggia Mauro Armelao tramite una nota scritta - che attraggono tanti turisti e visitatori nella nostra città per assaporare l'ottimo cibo proposto dai sei stand e dalla Cicchetteria dei Fasolari nel pieno centro storico di Chioggia. Si continua con questa che ormai è una tradizione. Un ringraziamento va a tutta la macchina organizzativa perché l’obiettivo è quello di eguagliare i numeri delle ultime edizioni, frequentate da oltre 150mila visitatori”.
DI seguito sono intervenuti Galdino Zara, rappresentante dell’associazione Slow Food Riviera del Brenta e Chioggia, che ha presentato nel dettaglio il concorso “El Bocon Pi Bòn”, Giordano Fornaro, per la Pro Loco di Chioggia, che ha ricordato lo sforzo organizzativo e logistico legato alla realizzazione della Sagra del Pesce, con particolare riferimento alle questioni legate all’accesso agli stand e alla sicurezza, Roberto Marchiori per la Banca di Credito Cooperativo BCC Veneta, che ha sottolineato l’importanza e il valore del partenariato da parte dell’istituto di credito nei confronti della manifestazione, e Gianni Moretto, per le attività produttive del territorio, che ha ricordato e ringraziato i rappresentanti istituzionali che supportano la manifestazione, e in particolare la Pro Loco e i tanti volontari che consentono di realizzare un evento di così vasta portata.
Sistema moda, Vianello (Lega – LV): “Un convegno sul fare sistema per il futuro della moda. Un’occasione di ascolto e confronto tra sindacati, associazioni datoriali e istituzioni sullo stato dell’arte del settore moda in Veneto, discutendo di tessile, calzaturiero, concia e occhialeria”
Venezia, 7 luglio 2025 - “Moda, tessile, calzaturiero. Un’occasione, quella del convegno “Fare sistema per il futuro della moda” al quale ho partecipato stamattina al Centro Congressi Cardinal Urbani di Zelarino, sia di confronto che di ascolto con i sindacati, le associazioni datoriali e le istituzioni sullo stato dell’arte del settore moda in Veneto, discutendo di tessile, calzaturiero, concia e occhialeria”. Lo scrive Roberta Vianello, consigliere regionale veneziana di Lega – LV, da sempre in prima linea nella tutela del settore del calzaturiero, con grande attenzione a quello radicato in Riviera del Brenta. “Mi ha fatto piacere ascoltare un dibattito carico di interesse per quanto riguarda la filiera della moda in Veneto e in particolare sul calzaturiero della Riviera del Brenta. Io stessa provengo da una famiglia che da sempre opera nel settore calzaturiero della Riviera del Brenta e conosco le dinamiche, le problematiche e anche i successi che stanno dietro a un settore che proprio nel veneziano registra importanti eccellenze. A tal proposito, vista anche la crisi del calzaturiero che sta colpendo le aziende della Riviera del Brenta ho depositato nei giorni scorsi una mozione in Consiglio regionale del Veneto per un tavolo regionale di confronto per analizzare le problematiche del settore. Ricordo che il settore moda in Veneto, tra tessile, calzaturiero, concia e occhialeria ha realtà estremamente radicate in Veneto che danno lavoro a circa 100.000 lavoratrici e lavoratori. Ho ascoltato con estremo interesse gli interventi di Sonia Tosoni, Segretaria nazionale FILCTEM CGIL, Raffaele Salvatoni, Segretario nazionale FEMCA CISL, Livia Raffaello segretaria nazionale UILTEC UIL, Carlo Mascellami direttore relazioni industriali Confindustria Moda, Gessica Lombardi Presidente Nazionale CNA Moda Calzature, Pelletteria e Pellicceria, Antonio Baldi Guarinoni Responsabile relazioni industriali Assocalzaturifici, Alberto Russo Presidente Uniontessile-Confapi, Carlo Maria Briccola Vice-presidente Assopellettieri, Moreno Vignolini Presidente Confartigianato-Tessile, Luca Boltri Vicedirettore di UNIC, Valeria Mantovan Assessore Istruzione, Lavoro e Formazione della Regione Veneto, Sebastiano Costalonga Assessore al Commercio del Comune di Venezia con Sara Zanferrari giornalista de Il Gazzettino. Un dibattito nel quale si sono affrontati ad ampio spettro i problemi del sistema moda nel nostro Veneto, terra da sempre di grandi opportunità”, conclude il consigliere regionale di Lega – LV, la veneziana Roberta Vianello.
Scatto (Lega-LV): «Calzaturiero e moda, stamattina al convegno organizzato dai sindacati per discutere della crisi e rilanciare una progettualità per un vero rilancio del settore»
Venezia, 7 luglio 2025 - «Questa mattina ho partecipato all’incontro organizzato dai sindacati nazionali di Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec sul futuro del sistema moda: un’occasione preziosa per parlare della crisi del settore, e in particolare di quella del calzaturiero, che sta preoccupando particolarmente l’industria veneta e la Riviera del Brenta nello specifico. Incontri di confronto come questo sono particolarmente preziosi nella lunga prospettiva e mostrano ancora una volta la necessità di una profonda coesione tra artigianato e industria. Bene, infatti, il ricorso agli ammortizzatori sociali per alleviare nell’immediato le difficoltà dei lavoratori e degli imprenditori, ma è essenziale una progettualità ad ampio respiro per risollevarsi da questa crisi e guardare con fiducia al futuro. Dobbiamo far rinascere e dare dignità alle nostre maestranze che rappresentano la capacità creativa che contraddistingue il nostro Veneto». Così Francesca Scatto, consigliere regionale dell’Intergruppo Lega – Liga Veneta e presidente della Sesta commissione consiliare.
«Nelle scorse settimane ho presentato una risoluzione per sollecitare il Ministro del Lavoro a stanziare risorse per la gestione della crisi occupazionale del distretto calzaturiero della Riviera del Brenta, e prevedere misure di sollievo economico a favore delle imprese in difficoltà, ma anche facilitare l’accesso a incentivi. Tutto ciò, però, può dare risposte nell’immediato, ma non risolve le difficoltà strutturali del settore. La crisi conseguente alla pandemia del 2020, il crollo della domanda dei beni di lusso, l’aumento dei costi delle materie prime e dell’energia, la delocalizzazione portata avanti da alcuni grandi marchi, sta generando un drammatico impatto sociale, con aumento dei licenziamenti, perdita delle competenze specialistiche e artigianali, un indebolimento del tessuto produttivo locale. Ci stiamo avviando verso un tavolo di confronto per sostenere il comparto moda, ed è essenziale una progettualità condivisa tra rappresentati dei lavoratori, imprenditori e ministeri interessati per un vero rilancio del settore. I grandi marchi sono presenti in Veneto finché noi siamo in grado di soddisfare le loro esigenze, ma qualora non dovessimo più essere utili, andrebbero a cercare sedi più vantaggiose per loro. I nostri artigiani, però, sono unici, e con i nostri imprenditori sappiamo e dobbiamo fare la differenza. Il calzaturiero, e in generale l’intero mercato della moda, che rappresentano un’eccellenza dell’artigianalità e dell’imprenditoria per la nostra regione, ma in generale per l’intero Paese, devono tornare a crescere e a guardare con fiducia al futuro».