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PROGRAMMA POLITICO
12/06/2025
Michieletto (Zaia Presidente): “Blocco dei Diesel Euro 5, follia ingiustificabile: in decine di migliaia a piedi senza colpa alcuna. Presentata una risoluzione in Consiglio regionale”
Venezia, 12 giugno 2025 - “L’Unione Europea lo ha sentenziato, dal 1° ottobre prossimo un esercito di cittadini veneti resteranno a piedi: da quella data comincia lo stop ai Diesel Euro 5, che tra la nostra regione, l’Emilia Romagna, la Lombardia e il Piemonte riguarda circa un milione di veicoli”. Così Gabriele Michieletto, consigliere regionale della lista Zaia Presidente, che sul tema ha presentato una risoluzione in Consiglio regionale. “Come molte altre scelte ideologiche fatte a Bruxelles, si tratta di imposizioni calate dall’alto che non hanno alcuna utilità per la salvaguardia di aria e ambiente. Il loro effetto, piuttosto, è di complicare di molto la vita dei cittadini. Peraltro, è cosa nota che gli autoveicoli non provocano un sostanziale aumento dell'inquinamento: fattori naturali, impianti di riscaldamento, industria e agricoltura sono le voci più pesanti, aggiungiamoci poi aerei, navi e traffico pesante. Ma, a quanto pare, è molto più comodo prendersela con chi non è colpevole ma è piccolo e facile da aggredire. Aggiungiamo che tutto si basa su una sentenza della Corte di Giustizia dell’Ue. Ora, come lo diciamo ai tanti che non hanno altri mezzi per spostarsi e non possono nel contempo permettersi un’auto nuova? E perché far cambiare l'auto, se non è l'auto il problema ma una legislazione folle e ingiustificabile? Ne risentirà un piccolo esercito di persone incolpevoli che saranno danneggiate dallo stop alla circolazione. E che non potranno nemmeno raggiungere gli ospedali, i medici, o spostarsi per qualche emergenza. Come rappresentanti del territorio, non ci arrendiamo e siamo pronti a tutto per venire incontro ai cittadini”.
12/06/2025
Cecchellero e Zecchinato (Lega-LV): “Ater Vicenza, nell’ultimo biennio una gestione positiva e dati in miglioramento”
Venezia, 12 giugno 2025 - “Ater Vicenza promossa in pieno. Nonostante il periodo non sia facile, emerge una gestione positiva con dati in miglioramento. All’incontro di oggi abbiamo potuto visionare i dati degli ultimi due anni, notando risultati molto lusinghieri”. Così i consiglieri regionali vicentini Andrea Cecchellero e Marco Zecchinato, della Lega-Liga Veneta, commentano il bilancio sociale dell’azienda. Continuano i due consiglieri: “Se guardiamo ai numeri delle Ater di tutto il Veneto, il patrimonio netto complessivo è di 1285 miliardi di euro, con utili per 8,5 milioni di euro e altri 56 milioni di canoni incassati. Mentre gli alloggi gestiti sono 40.590, dei quali 10.288 in fase di tra quelli di proprietà. A gestirli, 341 dipendenti in tutto”. “Se invece si tiene in considerazione specificamente Ater Vicenza, va detto che nel 2024 il monte affitti è aumentato ed è diminuita contestualmente la morosità -precisano Cecchellero e Zecchinato-. Sempre in quest’ultimo anno, si sono liberati 124 appartamenti e ne sono stati assegnati 129, con 22 alloggi venduti. In aggiunta, vanno annoverati i ben 14 accordi con i Comuni per gli affitti concordati; considerata la nuova norma regionale che amplia l’impiego di alloggi per gli social housing, Ater Vicenza sta contattando i Comuni interessati per renderne disponibili di nuovi a prezzo calmierato”.
12/06/2025
Scatto (Lega – LV): «Crisi del distretto calzaturiero della Riviera del Brenta, presentata una risoluzione per invitare i ministeri a avviare politiche di sostegno per un polo di eccellenza del Made in Italy»
Venezia, 12 giugno 2025 - «Stanziare risorse per la gestione della crisi occupazionale del distretto calzaturiero della Riviera del Brenta, e prevedere misure di sollievo economico a favore delle imprese in difficoltà, ma anche facilitare l’accesso a incentivi: sono alcune delle misure che chiedo nella risoluzione da me depositata in Consiglio regionale del Veneto a sostegno del comparto Calzaturiero e tessile della Riviera del Brenta. Un settore che costituisce uno dei poli manifatturieri più importanti a livello nazionale ed europeo, un’eccellenza del Made in Italy, che oggi sta attraversando una profonda crisi».  A dirlo è Francesca Scatto, consigliere regionale dell’Intergruppo Lega-Liga Veneta e presidente della Sesta commissione consiliare. «Stiamo parlando di un distretto che si estende tra le province di Venezia e Padova, coinvolgendo oltre 500 imprese ed un fatturato di oltre 2 miliardi di euro, che dà occupazione diretta e indiretta a diverse migliaia di lavoratori, in particolare nei Comuni di Stra, Fiesso d’Artico, Vigonza, Fossò, Vigonovo, Dolo, Mira, e in parte della cintura urbana padovana e veneziana – spiega Scatto -. La crisi conseguente al Covid-19, con il crollo della domanda dei beni di lusso, l’aumento dei costi delle materie prime e dell’energia, la delocalizzazione portata avanti da alcuni grandi marchi, sta generando un drammatico impatto sociale, con aumento dei licenziamenti, perdita delle competenze specialistiche e artigianali, un indebolimento del tessuto produttivo locale. Una situazione a cui è urgente porre rimedio. Nella mia risoluzione, quindi, chiedo al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali di stanziare maggiori risorse, attraverso l’estensione e la proroga degli ammortizzatori sociali, con strumenti flessibili e modulati sulla specificità del distretto produttivo, ma anche di rafforzare e semplificare l’accesso agli incentivi del piano “Transizione 4.0”, con misure dedicate alle piccole e medie imprese del settore calzaturiero, sostenendo gli investimenti in innovazione, digitalizzazione e sostenibilità. Inoltre, invito il Ministero delle Imprese e del Made in Italy a predisporre un tavolo di crisi nazionale dedicato al settore calzaturiero e moda e a promuovere, d’intesa con il sistema delle imprese e della formazione professionale, iniziative per la riqualificazione dei lavoratori espulsi dal ciclo produttivo e per la valorizzazione delle competenze distintive del distretto. È fondamentale che sia riconosciuta la strategicità del distretto calzaturiero e della moda della Riviera del Brenta all’interno delle politiche di tutela e promozione del Made in Italy, prevedendo misure strutturali a sostegno dei distretti produttivi in crisi, e salvare un polo manifatturiero di eccellenza, apprezzato e invidiato in tutto il mondo».

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