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Vongole, Dolfin (Lega -LV): “Lega in prima linea per difendere i pescatori, quella dei deputati spagnoli è una barricata di concorrenza”
Pubblicato il 4 Ottobre 2022

Venezia, 4 ottobre 2022 – “Ancora una volta solo la Lega, in Europa, combatte per difendere la categoria dei pescatori di vongole. A pochi mesi dalla scadenza e dal possibile rinnovo della deroga in vigore, la Spagna con i suoi deputati si mette nuovamente di traverso sulla misura delle vongole pescabili”.

Così il consigliere regionale dell’Intergruppo Lega – Liga Veneta, Marco Dolfin, capo dipartimento Pesca per il partito in Veneto, interviene sulla questione che accende il dibattito tra Italia e Spagna.

“La taglia minima per le vongole pescabili  – ricorda i consigliere – che era stata fissata dalla Ue fino al 2017 era di 25 mm, ma la deroga concessa dal 2017 prevede che si possano pescare gli esemplari sopra i 22 mm. E questo perché con quella misura, in Adriatico, i molluschi sono già in grado di riprodursi. Gli studi condotti sulle vongole hanno infatti dimostrato che il prelievo a 22mm non crea ripercussioni”.

“I deputati spagnoli dei gruppi di maggioranza in Commissione Pesca al Parlamento europeo hanno però annunciato una nuova obiezione per impedire all’Italia di pescare le vongole al di sotto dei 25 mm. Una deroga che è già in vigore, ma che secondo i deputati spagnoli sarebbe addirittura una “truffa”, uno “scherzo”, quando invece è un atto di giustizia nei confronti delle imprese italiane. Hanno alzato le barricate, ma sembra solo una guerra di concorrenza commerciale.

Studi ufficiali hanno confermato che i nostri pescatori dell’Adriatico sono riusciti a garantire uno sfruttamento sostenibile della vongola e nel contempo preservare lo stato di salute dei fondali, ricevendo così il plauso della stessa Commissione.

Gli stessi deputati spagnoli avrebbero potuto fare come noi, presentare degli studi con dati scientifici che attestino la situazione nei loro mari, ma non l’hanno fatto. Eppure, le Commissioni servono proprio a questo”.

“Vien da sé che la loro obiezione suona come l’ennesimo tentativo di ostacolare il lavoro svolto dai comitati scientifici, come CSTEP e Medac.

E’ una partita che si gioca in UE: la Commissione è già dalla nostra parte e sono in costante contatto con l’eurodeputato Rosanna Conte per tutelare la pesca veneta e fermare l’offesa nelle giuste sedi, ovvero in Parlamento Europeo, visto che nulla possono fare in concreto se non appoggiare la proposta italiana”.

“Ovviamente la Lega darà battaglia a più livelli, in Commissione Pesca Rosanna Conte continuerà a difendere l’intero comparto. L’Italia faccia squadra in questa partita, è doveroso oltre che indispensabile, come avvenuto 2 anni fa, nell’interesse generale del settore e della nostra economia”.