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Vino, Corsi (Lega – LV): «Approvato all’unanimità in Consiglio regionale del Veneto il progetto di legge regionale per il finanziamento rivolto alla promozione per la realizzazione del Museo del Vino, con sede a Verona”.
Pubblicato il 6 Giugno 2023

Venezia, 6 giugno 2023 – «L’Italia e il Veneto sono tra i primi posti al mondo per produzione del vino. E l’Italia in particolare è l’unico paese privo di un Museo del Vino, dedicato a questo tipo di produzione agricola, a differenza di quelli esistenti in Francia, Spagna e Portogallo. Infatti, Francia, Spagna e Portogallo sono nazioni votate alla promozione e produzione del vino che hanno già questo tipo di esperienze. La realizzazione del Museo del Vino, oltre all’importante presenza sul territorio, creerà un centinaio posti di lavoro e diventa strategica come supporto alla manifestazione internazionale del Vinitaly. Ora la Regione del Veneto ha dimostrato di fare la propria parte iniziando, con questo contributo, a ragionare sull’importanza di un Museo del Vino sul nostro territorio. Ora ci aspettiamo che dal Comune di Verona e dal Governo ci sia pieno coinvolgimento per la realizzazione del più grande Museo del Vino internazionale presente in Europa nella città di Verona» è il commento del consigliere regionale di Lega – LV, Enrico Corsi. «Il vino in Veneto è cultura, storia, territorio, tipicità. Un Museo del Vino che offrirà grande valore a questa importante risorsa economica del nostro Veneto. «L’istituzione di musei riguardanti la cultura vitivinicola non rappresenta una novità assoluta sul piano internazionale: in altre regioni d’Europa, come si diceva, conosciute e apprezzate per la loro produzione vitivinicola di eccellenza, sono state istituite esperienze museali dedicate. Basti pensare alla “Città del Vino” di Bordeaux in Francia, al “World of Wine” a Oporto in Portogallo e Vivanco a Briones in Spagna. Tornando alla nostra regione, nel Veneto il vino e la vite sono a tutti gli effetti parte integrante della cultura e della storia del territorio, inarrivabili interpreti di quelle tradizioni e tipicità locali che contraddistinguono il variopinto mosaico culturale di cui è composta la nostra regione – illustra il consigliere regionale di Lega – LV, Enrico Corsi -. Il Veneto, infatti, può vantare, nei confronti delle altre regioni italiane una cultura enologica identitaria, che affonda le proprie radici in quella varietà di territori a loro volta indiscussi protagonisti delle produzioni vitivinicole di eccellenza, che rendono celebre e conosciuta la nostra regione in tutto il mondo. Una eterogeneità di produzioni imprescindibilmente connesse tra loro, le quali costituiscono un traino economico di fondamentale importanza, in grado di assicurare al Veneto i vertici della classifica per produzione del vino». Nelle iniziative presentate dal consigliere regionale di Lega – LV, Enrico Corsi, si punta pertanto a promuovere e disciplinare i musei e la loro istituzione sul territorio, come organizzazioni culturali connotate da identità geografiche, da peculiarità storiche, paesaggistiche e ambientali visibili nei patrimoni di cultura materiale e immateriale espressi dalle comunità locali. Importanti sono la promozione della cultura materiale della vite e del vino e per la valorizzazione della tradizione enologica veneta e l’istituzione di musei del vino e patrocinio regionale ad associazioni operanti per la cultura del vino. «Per quanto votato in aula all’unanimità – sottolinea il consigliere regionale di Lega – LV, Corsi – si chiede che la Giunta si impegni a farsi parte attiva in ogni sede, al fine di sostenere ogni modalità e misura possibile per la realizzazione del museo internazionale di Verona (MuVin), anche attraverso il coinvolgimento di enti regionali come Veneto Agricoltura – Agenzia Veneta per l’Innovazione nel Settore primario. E con un intervento finanziario di 350 mila euro per tre anni. Importante anche la collaborazione con le Università venete per il sostegno ad iniziative di ricerca e sviluppo e al trasferimento tecnologico delle risultanze nel settore vitivinicolo. Perché a Verona? Perché la provincia di Verona si conferma come una delle province di riferimento in tutta Italia anche nella produzione del vino, grazie a una produzione che si attesta oramai da due anni (2020-21) a circa 3 milioni di ettolitri, se non oltre. E anche perché a Verona si svolge ogni anno una manifestazione di richiamo internazionale per la promozione del vino e della sua cultura, ovvero il Vinitaly. Il vino in sostanza, e con esso la cultura che ci gravita attorno, anche grazie all’istituzione di un Museo del Vino, deve diventare sempre di più baricentro economico veneto e traino anche per i flussi turistici nella nostra regione, attirati dall’indotto enologico che il vino stesso è in grado di creare. Il museo del Vino, oltre ad attirare migliaia di turisti diventerà un importante punto di riferimento per rafforzare la presenza strategica di Vinitaly a Verona. Inoltre, non sarà solamente un museo fine a sé stesso ma diventerà uno dei principali “hub” di promozione dell’enoturismo a livello nazionale. E il tutto servirà a far ancor più da traino all’indotto enogastronomico, diventando così un rafforzativo affinché il Vinitaly continui a radicarsi sempre più a Verona», conclude il consigliere regionale veronese di Lega – LV, Enrico Corsi.