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Villanova e Pan (ZP-LV): “Lorenzoni preferisce le importazioni di petrolio ai diritti degli omosessuali”
Pubblicato il 28 Luglio 2021

Venezia 28 luglio 2021  – “Ci lascia senza parole il portavoce delle opposizioni Arturo Lorenzoni, che alla mozione presentata dal collega Speranzon su condanne e prese di distanze da parte della Ue verso gli Stati che nei loro ordinamenti prevedono il reato di omosessualità, risponde anteponendo gli interessi commerciali petroliferi a quelli che il suo partito mette in primo piano a livello nazionale”.

Di seguito le dichiarazioni di voto espresse da Lorenzoni: “Chiedo al Consigliere Speranzon se è consapevole degli effetti di una richiesta qualora questa andasse a buon fine, sul mercato dei carburanti e dei combustibili, cioè se noi escludiamo tutti i Paesi dalle nostre relazioni commerciali esportatori di petrolio, come gestiamo il mercato dell’energia a livello nazionale? Allora… cioè, voglio dire mi scusi, io ritengo ecco che questa richiesta sia una richiesta molto impegnativa, naturalmente la sostengo e sono d’accordo che vadano, diciamo così, vada messa a pressione tutti i governi che hanno dei reati di questo tipo, che sono inaccettabili dal mio punto di vista… sento molto rumore, Presidente, non capisco cosa sia in Aula e faccio fatica a continuare a parlare”. E ancora: “Mi chiedo se sia sostenibile la permanenza del nostro Paese sul mercato primario del petrolio quando fosse accettata una richiesta di questo tipo”.

“Siamo esterefatti da tali dichiarazioni – proseguono Villanova e Pan – dovremmo sottomettere i diritti delle persone per gli interessi commerciali che riguardano gli idrocarburi? Cioè il petrolio? Dovremmo far finta di niente su quelle che sono le condizioni degli omosessuali in alcuni Paesi, anche fossero quelli da cui ci riforniamo di petrolio, per non mettere in difficoltà quella che è l’importazione degli idrocarburi? Una posizione nettamente in contrasto con quella del Pd fino ad oggi: abbiamo parlato molto dei diritti degli omosessuali negli ultimi mesi, con la discussione riguardo al Ddl Zan, e sentire un’affermazione del genere in Consiglio regionale da parte del portavoce delle opposizioni sinceramente lascia basiti. Naturalmente non siamo d’accordo: se vanno affrontati i temi dei diritti, soprattutto in certi Paesi, il fatto che rischiamo di importare meno petrolio passa in secondo piano. Vanno tutelate prima le persone, e dopo gli interessi commerciali”.

“Il portavoce dell’opposizione è più attento all’importazione dell’energia petrolifera e al commercio con i Paesi arabi piuttosto che alle persone che hanno un orientamento sessuale differente, le stesse che possono essere incarcerate, lapidate in piazza, finire all’ergastolo… Dichiarazioni che sorprendono perché provengono dal centrosinistra che di questa battaglia ha sempre fatto, comunque, la sua bandiera”