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“Una proposta di legge per promuovere il tartufo, prodotto ad alto valore aggiunto che sostiene l’economia locale, tutela l’ambiente e valorizza la montagna”
Pubblicato il 6 Ottobre 2023

Venezia, 6 ottobre 2023 – “Il tartufo è un prodotto pregiato ma che rappresenta una grande opportunità per tutto il Veneto, sia in termini economici che ambientali: la coltivazione di questo prodotto, ad alto valore economico, garantisce infatti una gestione più consapevole del territorio montano per contrastare lo spopolamento.
Ho depositato un progetto di legge in Consiglio Regionale per aggiornare e adeguare la normativa di questo settore, per valorizzarlo e sostenerlo come merita”.

Con queste parole, il Consigliere regionale Filippo Rigo (Intergruppo Lega – Liga Veneta), ha commentato il suo progetto di legge per sostenere e valorizzare il tartufo, e depositato nei giorni scorsi a Palazzo Ferro-Fini.

“Per arrivare a questo testo, ho lavorato in sinergia con le associazioni del territorio che meglio di chiunque altro conoscono le problematiche e tutti gli aspetti normativi che necessitavano di una semplificazione.
Un lavoro di sburocratizzazione delle procedure amministrative strategico, considerando il fatto che i tartufai svolgono un ruolo fondamentale di custodia e tutela dei nostri boschi. Ne è un’ulteriore conferma che dal 2021 in Italia l’insieme di conoscenze e pratiche per la raccolta del tartufo e denominate “cerca e cavatura del tartufo”, sono così importanti da essere ufficialmente iscritte nella lista Unesco del Patrimonio culturale immateriale dell’Umanità. Non è un caso che nel 2020 il numero di tartufai abilitati alla raccolta del tartufo superava le 4.000 unità, con una tendenza di crescita che, stando alle previsioni, dovrebbe ad oggi aver raggiunto le oltre 5.000 unità.
Non solo: una maggiore produzione del tartufo in Veneto consentirebbe una migliore valorizzazione della montagna e dei territori montani, contrastandone l’abbandono che oggi si manifesta con la chiusura delle attività economiche locali, la diminuzione della biodiversità e anche il conseguente avanzamento del bosco, che non solo rende i terreni improduttivi, ma li espone al rischio di dissesto idrogeologico.
Inoltre, l’assenza di pesticidi e fertilizzanti per la coltivazione dei tartufi fa in modo che si possa ascrivere tra le coltivazioni più sostenibili e coerenti ai principi dell’economia circolare dal momento che assicura la tutela dell’ambiente, il contrasto all’erosione del suolo, il ripristino della fertilità naturale del terreno e l’assorbimento di Co2.
Il tartufo ha tutti gli elementi per imporsi, anche in Veneto, come un valore aggiunto sensazionale per la nostra economia e il nostro territorio. E il mio progetto di Legge va proprio in questa direzione” – conclude Rigo.