Venezia, 21 gennaio 2022 – «Trarre dalla crisi economica nuove opportunità, sulle spalle di una tradizione secolare e con un occhio al futuro. È ciò di cui si parlerà in una serie di incontri dedicati all’industria olearia preparatori al grande evento che avrà luogo tra l’11 e il 13 marzo, quando Mezzane di Sotto ospiterà produttori, buyer statunitensi, docenti universitari e appassionati da tutto il mondo. Incontri il primo dei quali si terrà, in teleconferenza, venerdì prossimo, 28 gennaio. Un appuntamento, riservato stavolta ai soli olivicoltori, che getterà le basi di una nuova rete di eccellenza». A darne notizia sono Alessandra Sponda, consigliere segretario del Consiglio regionale del Veneto, e Marco Andreoli, presidente della Terza commissione consiliare, entrambi consiglieri regionali dell’Intergruppo Lega-Liga Veneta.
«L’incontro del 28 gennaio, organizzato in collaborazione con il Mediterranean Diet Roundtable, un format americano creato per promuovere negli Stati Uniti la diffusione di stili di vita mediterranei con relativa commercializzazione di prodotti, affronterà diversi argomenti che, in questo particolare periodo storico, potranno imprimere nuove svolte nella produzione e nel commercio di uno dei nostri prodotti di eccellenza, l’olio veronese appunto. Tra i temi che verranno affrontati infatti, anche le nuove opportunità offerte dal commercio su piattaforme online, ma anche dalla rete internazionale dei Veneti nel mondo, indispensabile per far conoscere tradizioni e tesori della nostra regione. All’incontro, in cui noi rappresenteremo il Consiglio regionale del Veneto, sarà presente anche l’assessore regionale Federico Caner, il senatore Cristiano Zuliani, il sindaco di Mezzane di Sotto Giovanni Carrarini, la consigliera comunale di Mezzane e consigliera provinciale veronese Federica Losi, il consigliere comunale di Mezzane Andrea Michieloni, il direttore AIPO Enzo Gambin, Daniela Puglielli, founder del Mediterran Diet Roundtable, e i presidenti delle sezioni veronesi di Confagricoltura, Coldiretti e CIA, oltre a esperti di economia e commercio internazionali. Un’opportunità, quindi, da non perdere per i nostri produttori».