Venezia, 23 ottobre 2023 – «Centinaia e centinaia di persone lo scorso fine settimana hanno visitato con entusiasmo le 70 ville venete aperte in tutta la regione per la seconda Giornata delle Ville Venete, evento voluto realizzato dall’ IRVV – Istituto Regionale Ville Venete – e l’Associazione per le Ville Venete per far conoscere, promuovere e approfondire la conoscenza delle Ville. Un entusiasmo che ci conferma che stiamo andando nella direzione giusta per la valorizzazione di questo immenso patrimonio culturale e artistico, riscoperto dal grande pubblico proprio grazie a un nuovo modo di viverlo». Francesca Scatto (Intergruppo Lega – Liga Veneta), presidente della Sesta commissione Consiliare Cultura, traccia un bilancio della seconda Giornata delle Ville Venete, tenutasi lo scorso fine settimana, che ha coinvolto oltre 70 ville in tutta la regione, aperte al pubblico con eventi, convegni, iniziative di vario tipo e visite guidate.
«In particolare – continua Scatto – sabato ho partecipato al convegno “Orizzonti Oltre i confini – Le Ville Venete al centro del benessere. Ri-connessioni di futuro”, tenutosi presso la splendida Abbazia di Santa Bona a Vidor, cui sono intervenuti anche Amerigo Restucci, presidente dell’Istituto Regionale Ville Venete, e Isabella Collalto de Croy, presidente dell’Associazione per le Ville Venete. Un’occasione, oltre che per ammirare la meravigliosa abbazia benedettina, per discutere di un nuovo modo di vivere questi tesori. Le Ville non sono più viste come luoghi chiusi, destinati solo a una piccola élite, ma vivi e aperti a tutti, e dedicati al benessere in senso lato: luoghi dove poter trascorrere del tempo all’aria aperta, dove poter gustare le eccellenze enogastronomiche, dove poter immergersi nell’arte, praticare attività olistiche. Si riscopre, così, quello che era nel passato la peculiarità della Serenissima, proprio nel periodo di nascita di queste Ville: un luogo di incontro di pensieri e culture che guardano al futuro, al benessere della popolazione, a una ricchezza economica e culturale. E, contemporaneamente, si riscopre quel concetto di cultura che cura, al centro di un mio progetto di legge statale, il n.40 “Misure di agevolazioni fiscale per la cultura”, e che equipara fiscalmente le spese per la sanità a quelle per la cultura, intesa come fonte di benessere, di salute, di vita».