Venezia, 5 marzo 2024 – “I nostri operatori sanitari, i nostri medici e tutto il nostro sistema sanitario faranno fatica ad accettare quello che appare un affronto. Il Veneto, estremamente puntuale e rigoroso nel comunicare le prestazioni della propria sanità a Roma, con dati corretti, si trova defraudato. Eravamo primi in classifica ieri, e oggi, stranamente, ci ritroviamo secondi. Siamo sempre sul podio, una certificazione d’eccellenza, ma era stato comunicato a Roma, presso il Senato, un dato differente e la questione diventa ora di principio! Se c’è una classifica, perché deve essere stravolta? I dati nazionali della sanità anticipati a metà febbraio in corso d’analisi da parte del Comitato LEA, presentati in una audizione al Senato e ripresi a mezzo stampa, ci ponevano al vertice nazionale. Qualcuno ha poi ritoccato i valori, andando a riconfigurare gli indici totali delle performance delle varie regioni italiane. Dopo le comunicazioni ricevute, che erano state seguite da un comunicato quantomeno enigmatico da parte del Ministero della Sanità, il nostro personale medico e tutto il mondo della sanità veneta avevano trovato un riconoscimento del gran lavoro portato avanti negli ultimi 24 mesi. Una soddisfazione personale e professionale importante. Chiedo ora che venga fatta chiarezza su questa nuova classifica, che vede il Veneto secondo in Italia per performance della propria sanità – con gli indici principali in decisa crescita rispetto all’anno precedente. Per noi è comunque una lettura, alla luce delle nuove notizie, penalizzante: i medici veneti meritano rispetto”
Sono queste le dichiarazioni della Presidente della 5 Commissione, Sonia Brescacin, nel commentare l’esito del Comitato LEA, riunitosi oggi a Roma per analizzare i dati sulla valutazione finale dei Livelli Essenziali d’Assistenza erogati dai Servizi Sanitari Regionali