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Sandonà (Lega-LV): «Tessera sanitaria: il governo ripristini il leone di San Marco e tutti i loghi regionali»
Pubblicato il 8 Aprile 2022

Venezia, 8 aprile 2022 – «Altro che Autonomia differenziata: il Governo vuole cancellare del tutto le Regioni. E lo fa partendo dai loro simboli, eliminandoli per esempio dalle nuove tessere sanitarie come si legge nel decreto ministeriale del 22 marzo scorso. Questo nonostante il sistema sanitario sia regionale. Non è una cosa di poco conto, i simboli sono importanti. Per questo chiediamo che siano ripristinati e, al riguardo, ho presentato una mozione in Consiglio regionale del Veneto». È quanto dichiara Luciano Sandonà, consigliere regionale dell’Intergruppo Lega-Liga Veneta e presidente della Prima commissione consiliare.

«Con il decreto del 14 marzo 2022 pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 22 marzo 2022, “Aggiornamento del decreto 11 marzo 2004, concernente le caratteristiche tecniche della tessera sanitaria su supporto (TS-CNS)”, il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha deciso una nuova veste grafica della tessera sanitaria, mentre rimangono invariate le modalità per richiederla e la durata della validità (fissata in 6 anni). Le modifiche grafiche riguardano sia la parte anteriore sia quella posteriore. E non si tratta di modifiche da poco: sparisce infatti ogni riferimento alla regione di residenza. Ciò significa, cioè, che non sarà più presente il riferimento alla Regione del Veneto né il simbolo del Leone di San Marco. Un cambiamento al quale il ministero, evidentemente, tiene molto, se l’ha ripetuto più volte nel testo del decreto, proibendo ogni “personalizzazione regionale”. La cosa strana, però, è la motivazione dietro una tale scelta: “Considerato che il Sistema TS garantisce l’interoperabilità dell’attivazione delle TS-CNS su tutto il territorio nazionale, ai fini della semplificazione delle attività ad esso relative da parte del cittadino e che pertanto non risulta più necessario riportare sul fronte della TS-CNS il logo della regione di assistenza dell’assistito”. Il ragionamento del ministero, cioè, sembra essere questo: siccome le tessere sanitarie sono utilizzabili su tutto il territorio nazionale, “non risulta più necessario” riportare il logo della Regione. A parte che le “vecchie” tessere sanitarie regionalizzate erano già valide su tutto il territorio nazionale e in Europa, come sanno molto bene le migliaia di cittadini che vengono a farsi curare in Veneto, la validità nazionale della tessera sanitaria non sarebbe stata certamente inficiata dalla presenza del simbolo della Regione. Cancellando i simboli di tutte le Regioni, il Ministero rende percepibile la direzione verso cui lo Stato italiano tende a muoversi e cioè rallentare il più possibile l’Autonomia regionale prevista dalla Costituzione. Viene da chiedersi se dietro quella che vogliono far passare per una decisione tecnica non ci sia una precisa volontà politica. Non possiamo permettere questo. Chiediamo subito che vengano ripristinati i simboli di tutte le Regioni su questi documenti sanitari che tanta importanza potranno avere in futuro».