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Sandonà (Lega-LV): «Iran, stop alle esecuzioni capitali e alle violazioni dei diritti umani»
Pubblicato il 22 Maggio 2023

Venezia, 22 maggio 2023 – «Il Consiglio regionale del Veneto, già alcune settimane fa, aveva accolto a palazzo Ferro Fini l’Associazione dei democratici iraniani in Italia riuniti sotto lo stendardo “Donna Vita Libertà”. Ma il livello di attenzione sulla battaglia di libertà che sta coinvolgendo la popolazione dell’Iran, in particolare le donne e i giovani, non deve calare: sabato pomeriggio, a Venezia, in contemporanea ad altre città del mondo (Washington DC, Los Angeles, San Francisco, Toronto, Vancouver, Winnipeg, Brisbane, Sydney, Helsinki, Stoccolma, Turku – Finlandia-, Berlino, Monaco, Bruxelles, Parigi, L’Aia , Roma, Torino, Bologna, Firenze, Milano, e Istanbul) si è svolta una nuova manifestazione intitolata ‘United against executions in Iran’ per ricordare a tutti che le esecuzioni capitali in Iran continuano a mietere nuove vittime e a scuotere le nostre coscienze». Sono le parole del Presidente della Prima commissione permanente dell’Assemblea legislativa veneta e Consigliere regionale dell’Intergruppo Lega-Liga Veneta Luciano Sandonà che ricorda: «La scorsa settimana sono stati uccisi altri tre giovani, accusati di aver rivendicato il proprio diritto alla libertà. Nell’ultimo mese – a ricordacelo sono sempre i rappresentanti dell’Associazione dei democratici iraniani – sono state impiccate 64 persone, con accuse pretestuose e tutte da dimostrare, senza giusto processo e in assenza dei diritti minimi di difesa. E tutto ciò accade nel silenzio generale da parte della comunità internazionale e dell’opinione pubblica; si tratta di una situazione inaudita che non può più essere sottaciuta: per questo, è necessario che ancora una volta il Governo e il mondo politico italiano si schierino, come negli altri quadranti di crisi internazionale, dalla parte giusta della storia e condannino senza tentennamenti le reiterate violazioni dei diritti umani in Iran. Siamo convinti che sia fondamentale, in questa fase storica, che anche l’Iran diventi uno stato moderno, libero, laico e democratico in grado di essere parte attiva e primo attore di un processo di stabilizzazione in Medio Oriente, e non solo».