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Sandonà (Lega-LV): «Dalle audizioni in Prima commissione, un nuovo stimolo verso le fusioni di comuni in Veneto»
Pubblicato il 7 Giugno 2023

Venezia, 7 giugno 2023 – «Con la seduta odierna, il tema delle fusioni dei comuni è tornato ancora una volta con forza al centro dell’attenzione dell’Assemblea legislativa regionale: si tratta di un tema decisivo che servirà a dare al Veneto del futuro un nuovo assetto territoriale». Sono le parole del Presidente della Prima commissione permanente del Consiglio regionale Luciano Sandonà (Lega-LV), a margine dei lavori odierni della Commissione che ha sentito in audizione i Sindaci dei Comuni vicentini di Sovizzo e Gambugliano, coinvolti nel processo fusione che può portare alla nascita del nuovo comune di Sovizzo; di Quero Vas e Alano di Piave in provincia di Belluno che, in caso di esito positivo della fusione, darà origine al nuovo comune di Setteville; e infine, di Carceri e Vighizzolo d’Este della provincia di Padova, impegnati nell’iter di fusione che può portare alla nascita di Santa Caterina d’Este. La fusione consente di razionalizzare il numero dei comuni nella regione del Veneto, nonché di beneficiare di economie di scala, traducibili nel contenimento della pressione fiscale, di maggiori trasferimenti dello Stato, cui vanno poi aggiunti i contributi regionali.

«I tre progetti di legge esaminati oggi e le relative audizioni dei sindaci interessati dalle fusioni – ricorda Sandonà – si pongono in continuità con l’avvio dell’iter di approvazione del Progetto di legge istitutivo del nuovo comune di Polesella Veneta in provincia di Rovigo, che riguarda Polesella e Guarda Veneta, affrontato nelle precedenti sedute di Commissione. I tre nuovi processi di fusione sul tavolo della Prima commissione permetteranno, se portati a termine attraverso un iter condiviso dagli amministratori e partecipato dalle comunità, di fornire maggiori e più efficaci prestazioni a favore dei cittadini, soprattutto nei comuni più piccoli, dove spesso mancano risorse oppure le risorse umane per erogare i servizi fondamentali. Il Veneto ha conosciuto in passato altri processi di fusione di comuni, con la nascita a metà degli anni ’90 di Porto Viro, frutto della fusione di Donada e Contarina, in provincia di Rovigo, e di Due Carrare, in provincia di Padova, frutto della fusione di Carrara San Giorgio e di Carrara Santo Stefano. Nella scorsa legislatura, furono dieci i processi di fusione portati a termine dalla Commissione. Ora il tema è tornato sul tavolo con rinnovata forza: in futuro avremo la possibilità di analizzare il PRT, il Piano di riordino territoriale del Veneto, e il disegno di legge che abbasserà il quorum necessario a considerare valido il referendum».

«Dal progetto illustrato dai sindaci – conclude Sandonà – giunge quindi un nuovo stimolo e uno sguardo favorevole alle fusioni e al processo di razionalizzazione dei 563 comuni presenti nel Veneto. È fondamentale che le aggregazioni siano progressive e partecipate: la Regione del Veneto farà la propria parte».