Venezia, 17 gennaio 2024 – Ringraziamo sinceramente il nostro presidente Luca Zaia, che ha dimostrato ancora una volta intelligenza e doti di leadership, virtù rarissime nel panorama politico non solo italiano. Si può definire straordinaria la sua denuncia sul fatto che un tema di valenza etica e morale, quale l’assistenza sanitaria regionale al suicidio medicalmente assistito, sia oggi regolato da una sentenza della Corte Costituzionale e non da una legge nazionale, come più volte sollecitato dalla stessa Consulta. E’ straordinario, nel panorama della politica italiana, l’aver lasciato piena libertà di voto senza chiedere ai consiglieri della sua maggioranza un sostegno compatto alle sue opinioni: solo un uomo libero come lui, senza preconcetti, con forte senso laico della propria missione di amministratore e con spirito di servizio alle istituzioni democratiche, ha avuto il coraggio di esprimere la propria posizione, senza condizionare il dibattito del Consiglio regionale, stimolando profonde riflessioni e permettendo così a noi tutti di dare voce al nostro pensiero, alle nostre speranze e preoccupazioni, in un confronto che è stato importante, di altissimo profilo e che ha portato alla luce non pochi temi e spunti su cui ragionare. Il Progetto di Legge n.217, depositato il 30 giugno 2023, valutato dall’Ufficio Legislativo del Consiglio regionale e dichiarato ammissibile il 12 luglio 2023, secondo quando disciplinato dal nostro Statuto doveva essere iscritto all’ordine del giorno e discusso dal Consiglio trascorsi i sei mesi dalla presentazione. In questa occasione ognuno di noi ha avuto modo di ascoltare la propria coscienza, non c’è stato nessun “ordine di scuderia”, nessuna indicazione di partito (cosa che invece è avvenuta, ed è stata pure disattesa, in un altro gruppo). Noi, che non abbiamo votato a favore della proposta di legge popolare, ma che abbiamo espresso voto contrario o ci siamo astenuti, siamo grati a Luca Zaia per essere stato il primo a chiedere la massima onestà intellettuale a noi tutti. Ora ci stringiamo ancora attorno a lui, smentendo categoricamente quanti, con evidente miopia e malcelata strumentalizzazione, vogliono leggere nella nostra posizione una spaccatura inesistente, una frammentazione politica che non ha nessuna logica, fornendo una interpretazione distorta dei fatti, tesa magari a screditare o, peggio, delegittimare, un uomo politico fuori dal comune come Luca Zaia, che ha pochi pari nella politica italiana ed europea. Siamo con lui e con lui guideremo la nostra Regione ancora a lungo, ben oltre l’orizzonte temporale del 2025.
Diceva Martin Luther King: “La vigliaccheria chiede: è sicuro? L’opportunità chiede: è conveniente? La vanagloria chiede: è popolare? Ma la coscienza chiede: è giusto? Prima o poi arriva l’ora in cui bisogna prendere una posizione che non è né sicura, né conveniente, né popolare; ma bisogna prenderla, perché è giusta”. Noi tutti, che si sia votato a favore o contro o che ci si sia astenuti, abbiamo assunto una posizione che non è sicura, né conveniente, né popolare, ma che risponde soltanto a quel giudice personale che si chiama coscienza. Siamo intervenuti in aula e votato in piena libertà, con spirito costruttivo e come Consiglio regionale per primi abbiamo affrontato una materia delicatissima con grande equilibrio, dall’una come dell’altra parte. Restiamo convinti che questo dibattito debba essere affrontato su scala nazionale, perché coinvolge l’intera società su valori etici, culturali e di grande valenza sociale. Restiamo orgogliosi di avere come leader, oggi come domani, Luca Zaia, che ha dato molteplici prove della sua lungimiranza e della sua capacità di guidare una realtà complessa e articolata come il Veneto, una Regione che grazie a lui ora è protagonista vera in Italia e in Europa. Anche in questa occasione il nostro Presidente ha dimostrato un coraggio politico che altri non possono di certo vantare.
Roberto Ciambetti
Nicola Finco
Marco Andreoli
Roberto Bet
Enrico Corsi
Marco Dolfin
Marzio Favero
Silvia Maino
Giuseppe Pan
Filippo Rigo
Silvia Rizzotto
Luciano Sandonà
Alessandra Sponda