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Presentata l’84^ edizione della Sagra del Pesce di Chioggia. Dolfin (Lega-LV): “Dal 7 al 16 luglio, il centro storico di Chioggia sarà rappresentato da tante realtà che metteranno in rete l’aspetto culinario, la nostra cultura e le nostre tradizioni”
Pubblicato il 27 Giugno 2023

(Arv) Venezia 27 giu. 2023 – È stata presentata oggi, a palazzo Ferro Fini, sede del Consiglio regionale del Veneto, l’84^ edizione della Sagra del Pesce di Chioggia, che quest’anno si terrà da 7 al 16 luglio, a cura del Servizio Turismo – Eventi e Marketing del Comune di Chioggia, nel centro storico e in Corso del Popolo. Un evento che coinvolge, nell’iniziativa, la ProLoco ‘Chioggia Sottomarina’, le cooperative ittiche, il mercato orticolo e l’associazionismo locale.

Il presidente del Consiglio regionale del Veneto, Roberto Ciambetti, nell’introdurre la conferenza stampa, ha innanzitutto ringraziato “il collega Marco Dolfin, che ha fortemente voluto l’evento odierno, il Sindaco di Chioggia e i suoi collaboratori del Servizio Turismo – Eventi e Marketing del Comune clodiense, che hanno organizzato, dal 7 al 16 luglio, questa grande festa. Grazie a tutti gli operatori coinvolti, oggi presenti qui a palazzo Ferro Fini ma dal 7 luglio protagonisti di una competizione gastronomica unica in Italia”.

“Per me è un onore accogliervi a palazzo Ferro Fini, casa di tutti i Veneti – ha confidato Ciambetti – che oggi, idealmente, si stringono attorno a Chioggia, uno dei centri più importanti della nostra regione, una città dalla fortissima identità e le cui  origini ci parlano del nel mito del ‘nostos’, il viaggio, il mito fondante della cultura greca: Clodio, l’eroe eponimo di Chioggia, non è una invenzione ma una testimonianza di una storia antichissima che fa di questa città un autentico simbolo del miglior Veneto. Città dalla forte identità che è difficile non amare, per la sua dimensione ancora raccolta, per i suoi abitanti espansivi e calorosi, per la sua urbanistica che permette di leggere l’impianto medioevale rimasto nella sostanza inalterato nel riproporre il rapporto tra la città, i canali e la laguna, tra gli abitanti e le vie d’acqua. Ecco perché, a mio avviso, la festa che oggi presentiamo è particolarmente importante, soprattutto per noi veneti, perché essa celebra in maniera gioiosa quanto ghiotta, non senza rinunciare alla tradizionale rivalità che è caratteristica precipua della ‘vis polemica’ di questa città, il rapporto unico che esiste tra il mare e Chioggia, non solo tra la flotta di pescherecci e quanti lavorano direttamente o indirettamente nella pesca, ma tra l’intera cittadinanza e il mare. E questo rapporto si esalta nell’essere tra i principali porti della pesca in Italia, tra i più importanti mercati di pesce nel Mediterraneo, ma anche nell’essere località turistica tra le più amate e frequentate soprattutto dai veneti che qui si sentono a casa propria. Non è un caso se poi, a Chioggia, ci siano anche degli ottimi ristoranti di pesce, con una rara concentrazione di alta qualità enogastronomica, frutto appunto di una grande storia ittica, ma anche di un straordinario rapporto con il territorio che qui produce ottimi prodotti, a partire dal giustamente celebrato radicchio; insomma, motivi per andare a Chioggia ce ne sono molti e tutto l’anno, ma oggi c’è un motivo in più: una festa autentica che diventa persino una sfida, non così millimetrica come nel Palio della Marciliana, ma sicuramente gustosa tra gli stand e il modo di interpretare la cucina tradizionale, con una verve rara, la tradizione e la capacità di innovare rimanendo sé stessi e, in questo, gli amici di Chioggia sono dei veri maestri; del resto, quando si arriva a celebrare la 84esima edizione di una festa come quella che anche quest’anno animerà Chioggia, vuol dire che c’è tanta sostanza, tanta qualità, tanta storia e, come dicevo all’inizio, una straordinaria identità”.

“Nel mondo globalizzato – ha proseguito il Presidente del Consiglio – segnato dal cibo spazzatura, dove tutti i sapori vanno omogeneizzandosi, preludio della omogeneizzazione di tutti i saperi e dell’appiattimento dei modi di pensare, la Festa del pesce di Chioggia è un emblema di resistenza di una cultura antica che è stata capace di rinnovarsi nonostante le tante difficoltà che spesso segnano la vita della gente di mare: ecco perché è giusto, non solo festeggiare, ma ricordare anche ai cittadini quanto è difficile la pesca, rammentando anche che la nuova normativa europea sulla pesca a strascico e il contestuale aumento delle aree di tutela marina entro il 2030, rischiano di avere una ripercussione in termini occupazionali ed economici drammatici per la nostra flotta e per realtà come Chioggia”.

“Andare alla Festa del pesce, dunque, oggi assume un doppio valore – ha chiosato Roberto Ciambetti – Al piacere del vivere una esperienza, non solo enogastronomica eccezionale, si aggiunge la vicinanza e la solidarietà a questa città e a tutti i suoi abitanti”.

 

Marco Dolfin, consigliere regionale dell’Intergruppo Lega – Liga Veneta, e Capo dipartimento Pesca del partito in Veneto, ha evidenziato che “è la prima volta che in Consiglio regionale del Veneto viene presentata la Sagra del pesce di Chioggia, ed è un onore presentare questa 84^ edizione, che dal 7 al 16 luglio vedrà il centro storico di Chioggia essere rappresentato da tante realtà che metteranno in rete l’aspetto culinario, e non solo, la nostra cultura e le nostre tradizioni. Un evento che vede coinvolta non solo l’amministrazione comunale ma anche la Proloco, le cooperative ittiche, il mercato orticolo, l’associazionismo locale e naturalmente gli sponsor, come Banca Patavina e altri che contribuiscono alla realizzazione dell’evento. Dopo due anni di fermo a causa dell’emergenza Covid, l’anno scorso la manifestazione è ripartita alla grande con 140mila presenze: tanti cittadini veneti ma non solo, dall’Italia e dai paesi esteri, soprattutto persone che sono qui in vacanza e ne approfittano per venire alla manifestazione. Un evento che parte addirittura dal 1938: all’epoca, come facevano molti territori, anche Chioggia aveva voluto esporre i propri prodotti. Evento che nel 2013 ha ottenuto un riconoscimento importante: il forum europeo dei giovani (European Youth Forum YFJ) l’ha premiato con il bollino ‘Meraviglia d’Italia’”.

“Il tema della pesca è a noi molto caro – ha aggiunto Dolfin – e proprio in questi giorni ci ha visto al fianco dei pescatori e delle marinerie d’Italia per portare avanti il problema del Piano d’azione che vuole mettere in campo l’Europa. Ieri l’Italia ha votato compatta la sua contrarietà al Piano. Il futuro può essere sostenibile, ma anche accompagnato da una sostenibilità sociale e lavorativa”.

 

Mauro Armelao, Sindaco di Chioggia, ha affermato che “all’Europa degli insetti, rispondiamo con la Sagra del pesce. È un onore essere qui a palazzo Ferro Fini. Questa è l’84^ edizione, quindi ben più vecchia di noi, ma realizzata con amore e quindi destinata a durare nel tempo. Per noi non è solo una sagra, è promozione pura del territorio, del prodotto ittico e della nostra città. Gli stand lavoreranno sodo per 10 giorni con oltre 100mila presenze come lo scorso anno e molti camerieri sono volontari. L’anno scorso, il mio primo anno da Sindaco, terminata la manifestazione ho chiesto al primario del Pronto soccorso se ci fosse stato qualche caso di ricovero dovuto a malesseri: mi rispose di no. Questo perché il prodotto è sano, conservato bene e cucinato bene. Oltre alla presenza dell’amministrazione comunale, Banca Patavina è al fianco di Chioggia ancora una volta e la ringrazio per la sua presenza e contributo. La nostra è una città che ha moltissime potenzialità e molte associazioni del Terzo settore, che si occupano di persone fragili e aiuto alle famiglie”.

 

Ricordiamo che il Comune di Chioggia organizza ogni anno la “Sagra del Pesce di Chioggia” con la collaborazione della locale Pro Loco “Chioggia Sottomarina”, riconoscendone il suo valore e il suo apporto alla valorizzazione delle risorse naturali, culturali e delle tradizioni locali, così come previsto dalla Legge regionale n. 11/2014.

Alla Pro Loco è infatti affidata l’assistenza, il supporto tecnico/artistico, il porsi come tramite con le altre realtà associative del territorio in occasioni di eventi e quant’altro si svolga nell’ambito territoriale; un rapporto formalizzato con apposito Accordo di Collaborazione. La manifestazione è finanziata da soggetti privati (standisti) e dal Comune che ha recentemente chiesto il patrocinio della Regione del Veneto all’evento.

I settori coinvolti nell’iniziativa sono: ittico, agricolo, di panificazione e ristorazione, turismo. Oltre alla degustazione di prodotti tipici, si potrà assistere a momenti di animazione, teatro, musica dal vivo, nonché campagne di sensibilizzazione da parte dell’Ulss. La città si prepara quindi ad accogliere migliaia di persone, pronte ad assaporare i piatti e le ricette della tradizione culinaria locale negli stand e nei ristoranti locali.

Il centro storico si trasformerà dunque in un grande ristorante all’aperto, dove poter assaporare il sapore del mare, della laguna e della terra, perseguendo in tal modo le finalità che caratterizzano questa manifestazione: la diffusione della cultura e del costume locale, la conoscenza della tradizione culinaria chioggiotta e soprattutto la valorizzazione dei prodotti gastronomici tipici della nostra economia: l’ittico, l’orticolo e della panificazione.

Saranno allestiti 6 stand gastronomici, completamente autosufficienti (quindi dotati di cucina, frigoriferi, tavoli, sedute ecc.) e funzionanti in orario serale. Non si tratta di gazebo o tendoni, sono delle vere e proprie “casette” in legno che riproducono le architetture popolari della laguna, abbellite e addobbate con materiali che richiamano le tradizioni marinare della città di Chioggia.

Negli stand si potranno degustare le eccellenze gastronomiche dei nostri mari e territorio, dall’antipasto al dolce: fritture di pesce di mare e di laguna che la fanno da padrona, il “saore”, il pasticcio di pesce, i “peoci” e le vongole in “cassopipa”, le seppie in umido con polenta, il nascente consumo del fasolaro crudo o gratinato, il radicchio di Chioggia, la cipolla bianca, le carote, i “bossolà”, i “papini”, la “ciosota”, le “bisiole” e tanto altro.

Saranno inoltre presenti 2 cicchetterie in cui assaporare i tipici “cicchetti” accompagnati da un buon aperitivo.

 

Un po’ di storia: la ‘Sagra del Pesce di Chioggia’ nasce nel 1938 come evento promozionale con funzione da traino all’economia locale, incentivando il consumo di pesce e la conseguente industria della pesca.

All’epoca prese esempio dal crescente successo che raccoglievano le varie feste della mietitura o le sagre dell’uva in altre città d’Italia. Ripetuta negli anni, oggi è arrivata alla sua 84° edizione ed è uno degli appuntamenti più rappresentativi della nostra Regione.

Nel 2013, la Sagra ha ricevuto un importante riconoscimento internazionale: infatti, la European Youth Forum YFJ l’ha premiata con il bollino ‘Meraviglia d’Italia’ perché fortemente rappresentativa della tradizione culturale e gastronomica del Paese.

 

La finalità che l’amministrazione comunale persegue nell’organizzare questo evento, non è solo quella di sostenere la locale economia agricola, ittica e di panificazione, ma anche l’occasione per far conoscere le bellezze e le tradizioni chioggiotte, implementando quanto più possibile lo sviluppo turistico. Infatti, durante i 10 giorni continuativi della Sagra, verranno allestiti 2 palchi, uno presso l’inizio di C.so del Popolo, e uno in Piazza Vigo, dove si svolgeranno, ad assoluto titolo gratuito per il fruitore, spettacoli d’intrattenimento musicale e teatrale, e degli spettacoli di animazione che avranno luogo in Riva Vena. Sono presenti anche delle attività che sono veicolo di diffusione della cultura e della tradizione locale, come ad esempio la possibilità di effettuare un breve percorso serale in laguna su una tipica imbarcazione chioggiotta.

Gli stand gastronomici sono gestiti da Associazioni/Società/Cooperative non aventi fini di lucro ma con lo scopo di sostenere le loro attività principali (sportiva, culturale, sociale, ittica ecc.); contribuiscono alla promozione della città con le loro ricche e diversificate offerte gastronomiche all’insegna della tradizione culinaria locale.