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Possamai (Lega – LV): “Nuovo Piano Faunistico Venatorio: grande soddisfazione per l’enorme lavoro legislativo e documentale, ma anche di ascolto del territorio”
Pubblicato il 20 Gennaio 2022

Venezia, 20 gennaio 2022 – “Grande soddisfazione per l’approvazione del nuovo Piano Faunistico Venatorio, un lungo lavoro di cui vedremo i risultati nel medio periodo e che ha visto una collaborazione di intenti per la sua approvazione”.

Così il relatore del Piano Faunistico Venatorio, Gianpiero Possamai (Intergruppo Lega – Liga Veneta), esprime soddisfazione per l’approvazione della nuova legge regionale dall’aula consiliare.

“Da sempre il Piano Faunistico Venatorio suscita sentimenti contrastanti nelle persone, ma è bene ricordare il suo ruolo fondamentale nella gestione del rapporto tra caccia, ambiente e fauna selvatica”.

“E’ un punto di sintesi e di convergenza – spiega Possamai – tra le necessità di diversi componenti: venatorie, ambientali ed ecologiche, sociali. Crea zone di tutela, coordina e attua interventi di pianificazione riguardanti la fauna selvatica sul territorio regionale. Il Piano rappresenta lo strumento con cui questo Consiglio regionale esercita la propria facoltà di disciplinare in materia di pianificazione faunistica venatoria sul territorio veneto”.

“Nella totalità della gestione venatoria – prosegue il relatore – vi sono infatti tre capisaldi: il Piano Faunistico-Venatorio, il calendario venatorio e le norme legislative nazionali e regionali, oltre a una serie di conseguenti atti e provvedimenti amministrativi. Elementi interconnessi tra loro. Il Piano è uno strumento di pianificazione che regola e sviluppa l’attività della caccia sempre più orientata alle conoscenze ecologiche e biologiche. Il calendario venatorio è l’importante strumento che definisce quali siano le specie cacciabili, in che periodo e con quali entità”.

“La caccia è argomento delicato che spesso divide l’opinione pubblica, che coinvolge i temi ambientali e il mondo agricolo. Dobbiamo ambire ad una crescita ambientale più ecosostenibile, più equilibrata e questi obiettivi si possono raggiungere rispettando i valori della gestione oculata, come stiamo facendo, della formazione continua, di azioni ancorate sì alla tradizione, ma supportate da approcci scientifici. Quindi una caccia etica, una caccia concepita come uno dei fattori principali della gestione del territorio e delle risorse naturali. Ecco, questo è l’obiettivo su cui è stata orientata la redazione del piano faunistico-venatorio che abbiamo approvato”.

“Per la nostra Regione – precisa il consigliere – si tratta del primo Piano Faunistico Venatorio dopo la modifica attuata con la legge Delrio. Altro punto che è bene ricordare è stato il passaggio per la valutazione ambientale strategica, la VAS. Voglio ricordare il lavoro della Terza Commissione, dei dirigenti e dei funzionari dei servizi consiliari e della Direzione di Giunta”.