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Pan (LV), Cavinato (ZP), Centenaro (ZP), Sandonà (ZP): «Strada regionale 308 del Santo e Strada provinciale 47: necessari interventi di ampliamento e ammodernamento delle due arterie viarie indispensabili per i cittadini e le nostre imprese»
Pubblicato il 23 Marzo 2021

Venezia, 23 marzo 2021 – «Sempre più forti arrivano dai territori padovani le richieste pressanti per una nuova viabilità proiettata al futuro. I cambiamenti che la provincia di Padova sta attraversando, dovuti al progetto del nuovo ospedale di Padova Est, ma anche legati alle nuove esigenze delle nostre aziende, produttrici di uno dei PIL più alti d’Italia, ci impongono di ripensare le infrastrutture viarie, a partire dalle tre arterie principali, la strada regionale 308, la strada provinciale 47 Valsugana e la strada regionale 10 nella Bassa Padovana. Da tempo, ormai, si parla dell’ampliamento della strada regionale 308 del Santo, una strada nata già vecchia. Non possiamo più aspettare, però: con la costruzione del nuovo polo ospedaliero di Padova Est, questa infrastruttura sarà fondamentale per il collegamento con la Pedemontana. Stesso discorso anche per l’altra arteria, la SP47: è urgente pensare a un suo rafforzamento per poter permettere al polo industriale dell’Alta Padovana di stare al passo con le esigenze di mercato». A dirlo sono i consiglieri regionali padovani dei Gruppo Liga Veneta per Salvini premier e Zaia Presidente: Giuseppe Pan, capogruppo LV, Elisa Cavinato (ZP), Giulio Centenaro (ZP), Luciano Sandonà (ZP).

«Insieme all’assessore regionale Roberto Marcato, anche lui padovano, accogliendo le indicazioni del territorio, chiediamo che venga accelerato l’iter, la cui domanda è già stata presentata a Roma, del passaggio della SP47 Valsugana ad Anas, per poter portare a termine una serie di interventi che ormai le nostre imprese chiedono da anni. Il tratto fino a Cittadella, e poi da qui fino al Bassanese, deve essere rafforzato e velocizzato, eliminando inutili semafori e soprattutto allargando e rinforzando un passaggio essenziale quale il ponte di Curtarolo, da troppo tempo ormai in attesa di un intervento drastico. Padova e la sua provincia hanno bisogno di mettere in pratica questi progetti e, quindi, dei relativi finanziamenti. È necessario partire con lo studio di fattibilità tecnico-economica, coinvolgendo anche tutti gli Enti territoriali, le associazioni di categoria, rappresentanti dei cittadini.  Collegamenti veloci e logisticamente convenienti sono ormai un’esigenza del territorio, delle sue aziende ma anche dei suoi cittadini che hanno sempre più bisogno di un territorio connesso».