Venezia, 26 marzo 2024 – “Sicurezza idraulica, sostenibilità e recupero del patrimonio storico. Il programma triennale dei lavori pubblici, approvato definitivamente stamani, ci consente di agire in tutte queste direzioni. E con interventi molto importanti per tutto il territorio veneto, di cui beneficeranno le amministrazioni comunali, le imprese e i cittadini stessi. Pertanto, ringrazio la vicepresidente Elisa De Berti per aver predisposto questo stesso programma: diverrà un vero e proprio volano per l’economia e la società venete”. Così Giuseppe Pan (Lega – Liga Veneta) commenta l’approvazione, nella seduta del consiglio regionale del Veneto di oggi, della Proposta di deliberazione con cui si rende operativo il programma triennale.
“Oltre un miliardo di euro sarà impiegato per la sistemazione di correnti e corsi d’acqua, tra cui dei nuovi bacini di laminazione. Per non parlare della realizzazione di nuove piste ciclabili, a beneficio della mobilità sostenibile. Nel Padovano, in particolare, impegneremo consistenti fondi per la manutenzione straordinaria dei corsi idrici del capoluogo: 375mila euro per il nodo idraulico e i manufatti, 385mila per la sistemazione dell’area sud del circondario, 390mila per l’area nord. Altri 450mila saranno impiegati per la sistemazione dei corsi d’acqua a Este. Ma, soprattutto, 11.600.000 euro per realizzare un invaso sul fiume Agno – Guà – Santa Caterina, nei Comuni di Sant’Urbano e Vighizzolo d’Este. Più altri 490mila per bloccare i franamenti lungo i canali Roncajette, soprattutto nella parte di Ponte San Nicolò, e Bisatto”.
Aggiunge Pan: “Non solo: sempre nel Padovano, saranno finanziati i restauri di importanti edifici di pregio artistico e architettonico. Penso al complesso monumentale della Rocca di Monselice: 1.200.000 euro per l’adeguamento antincendio di Castello Cini e Palazzo della biblioteca, 300mila per la manutenzione straordinaria di Casa Bernardini e altri 300mila solo per il palazzo della Biblioteca. Il recupero interessa anche Villa Contarini di Piazzola sul Brenta, tra i 1.600.000 euro destinati alle stalle e i 400mila del Parco storico”.