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Ottobre in rosa: Palazzo Ferro Fini si colora di rosa nel mese della prevenzione del tumore al seno. Rizzotto (Lega-LV): “Se diagnosticato in tempo, in 90 casi su cento si guarisce”
Pubblicato il 10 Ottobre 2023

Venezia 10 ottobre 2023 – Palazzo Ferro Fini si colora di rosa in questo mese di ottobre, mese dedicato alla prevenzione del tumore al seno e alla sensibilizzazione delle donne. L’iniziativa, insieme alla campagna di sensibilizzazione e di prevenzione promossa dalla Lilt in tutto il territorio nazionale e regionale con l‘”Ottobre in rosa 2023”, è stata presentata oggi con una conferenza stampa nella sede del Consiglio regionale del Veneto da Silvia Rizzotto, consigliera regionale della Lega-Liga veneta e presidente della commissione Urbanistica, territorio e ambiente, dall’assessore regionale alla Sanità Manuela Lanzarin e dalla vicecoordinatrice regionale della Lega italiana per la lotta ai tumori Nelly Raisi Mantovani, presenti numerosi consiglieri e consigliere regionali con il nastrino rosa appuntato sulla giacca. “Ci interessa diffondere e promuovere la cultura della prevenzione – ha spiegato il presidente del Consiglio Roberto Ciambetti – perchè la prevenzione è parte integrante di un gesto d’amore”.

“Prevenire è vivere. Una diagnosi precoce può salvare la vita alle persone e ai loro cari e per questo dobbiamo sensibilizzare quante più persone possibili”, ha affermato Rizzotto. “E’ un piacere riportare anche quest’anno, in Consiglio regionale del Veneto, questo momento di sensibilizzazione della Lilt per l’Ottobre in rosa e darne pubblico segnale anche con l’illuminazione notturna. Con questi eventi cerchiamo di raggiungere più persone possibili, sensibilizzarle alla diagnosi precoce dei tumori al seno e ai corretti stili di vita, ai controlli diagnostici che tutti dovremmo fare. Uno dei tumori maligni che colpisce di più le donne, infatti, è quello alla mammella, circa uno su tre. È importante prevenire, perché sappiamo che la possibilità di guarigione dei tumori, soprattutto quando vengono scoperti con estensione minore al centimetro, supera il 90%. Per questo è fondamentale la prevenzione e la Lilt aiuta in questo con la sensibilizzazione alla diagnosi. E non solo questo mese: la Lilt porta avanti numerose campagne di informazione e assiste chi purtroppo si trova in questa condizione, una condizione che modifica la vita: il corpo si trasforma, cambiano molte cose e anche i rapporti con le persone vicine possono modificarsi. È quindi importante avere un “mutuo aiuto”, avere accanto altre persone che a loro volta possono esserci passate, che possono ‘accompagnare’. Ogni occasione è buona per sensibilizzare”.

“La campagna ‘Ottobre in rosa’ è la testimonianza di un tessuto di un volontariato sociale e sanitario molto attivo e vivace – ha confermato l’assessore Lanzarin – e di una efficace sinergia con la sanità pubblica. In Veneto gli screening oncologici promossi dalla Regione hanno raggiunto lo scorso anno 250 mila donne, consentendo la scoperta di 1650 casi di tumore alla mammella, 1050 dei quali erano in fase iniziale, asintomatici, e hanno potuto essere curati con trattamenti non invasivi, salvaguardando così la qualità di vita delle donne”. L’assessore ha inoltre ribadito l’impegno della Regione del Veneto, formalizzato nel Piano regionale di prevenzione 2023-25, di abbassare ai 45 anni la fascia di età delle destinatarie degli screening oncologici per il tumore al seno rispetto agli attuali 49-74 anni, il finanziamento ai progetti di ricerca sulla familiarità di tale patologia avviati da Iov, Aulss 6 Euganea e Aulss 5 Polesana, e di continuare a investire nella promozione di sani stili di vita con la campagna “VivoBene Veneto”.

Da qui l’appello di Lilt Veneto per il coinvolgimento attivo e diretto del mondo femminile, attraverso i corretti stili di vita e la pratica dell’autoesame. “Dobbiamo investire in salute e non in malattia, sapendo che lo screening senologico porta ad una riduzione della mortalità per cancro al seno sino al 40%”, ha ricordato la coordinatrice regionale Raisi Mantovani. La Lega italiana per la lotta contro i tumori, attraverso i fondi raccolti dal 5×1000, finanzia progetti di ricerca, borse di studio, dottorati di ricerca, promuove iniziative di sensibilizzazione e di mutuo auto-aiuto alle donne coinvolte e offre visite gratuite di prevenzione, attraverso i propri ambulatori e 3 camper mobili in Veneto.