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Maino (Lega-LV): “Infermieri ancora in attesa dell’indennità Covid da Roma da quasi un anno. Una vergogna cui il Governo deve porre fine”
Pubblicato il 23 Febbraio 2022

Venezia, 23 febbraio 2022 – “Infermieri in prima linea da due anni, aspettano ancora che il Governo paghi loro gli arretrati dell’indennità Covid dal 1° gennaio 2021. Una vergogna che deve finire al più presto”.

Così la consigliera regionale Silvia Maino, dell’Intergruppo Lega – Liga Veneta, commenta la mozione di cui è prima firmataria che è stata approvata in aula all’unanimità.

“L’indennità tanto attesa deve esser erogata il prima possibile – spiega Maino – senza aspettare l’approvazione del Contratto collettivo nazionale del Comparto sanità. In sede di Bilancio 2021 – ricorda la consigliera – era stata riconosciuta un’indennità di specificità per i dipendenti delle aziende e degli enti del servizio sanitario nazionale quale parte del trattamento economico fondamentale. Di che cifre parliamo? Di 335 milioni di euro per la parte infermieristica e altri 100 per gli altri profili sanitari e socio-sanitari.

Questo tipo di erogazione era stata però vincolata al rinnovo del Contratto collettivo. Un aumento contrattuale di modeste dimensioni: si era parlato di circa 75 euro all’inizio in busta paga, mentre poi le proiezioni si sono modificate essendo aumentato, a seguito della pandemia, il numero di infermieri in Italia. Quindi circa 67 euro lordi mensili, con arretrati dal 1° gennaio 2021. Questo aumento – precisa la consigliera – era riferito al trattamento fondamentale, quindi costituiva sostanzialmente una base per il finanziamento dei prossimi contratti”.

“Succede però – ha proseguito Maino – che per una parte del comparto non cambia nulla, mentre per la dirigenza medica, veterinaria e sanitaria, questo denaro, pari a un incremento del 27%, è stato già erogato. Quindi i medici se lo trovano già in busta paga. Questo genera uno sbilanciamento ed uno scontento, una certa difficoltà tra operatori che operano fianco a fianco, magari nello stesso ospedale”.

“E’ una tornata contrattuale molto importante: ricordo lo sciopero degli infermieri il 28 gennaio indetto dal NurSind. Si toccano tematiche importantissime per il mondo della sanità ed è in atto un’attività intensa di rimodulazione del contratto. Ecco, continuiamo a chiedere agli infermieri, ancora oggi, di lavorare in un contesto estremamente difficile, ma poi, alla fine, non viene dato loro quello che spetta da gennaio 2021”.

“Ecco perché – conclude la consigliera – con questa mozione, impegno la Giunta a farsi promotrice al Governo affinché questa indennità di specificità venga erogata al più presto, svincolandola, per quanto possibile, dall’approvazione del CCNL Comparto Sanità”.