Cookie Consent by FreePrivacyPolicy.com
PROGRAMMA POLITICO
Torna alle news
Maino (ZP): «Una mozione in Consiglio regionale sulla cefalea cronica come malattia sociale: il ministro della Salute adotti subito il decreto ministeriale»
Pubblicato il 23 Aprile 2021

Venezia, 23 aprile 2021 – «Difficile immaginare di lavorare, guidare, condurre una normale vita sociale con violenti attacchi di mal di testa quasi quotidiani, nausea e vomito, fastidio per luce, rumori, odori. Quando ciò si verifica, ci si vorrebbe solo rinchiudere in un luogo protetto, al buio, senza sollecitazioni esterne, e non certo dover affrontare le incombenze della vita quotidiana e del lavoro. Eppure è quanto deve affrontare chi soffre di cefalea cronica o cefalea a grappolo. Patologie, queste, considerate ormai malattie sociali, come stabilito dal Senato che, lo scorso anno, ha approvato una legge al riguardo che, tra le altre cose, prevede anche l’avvio di progetti per individuare metodi innovativi di presa in carico delle persone affette da cefalea. Ho quindi depositato una mozione in Consiglio regionale perché la Regione si attivi per sollecitare il rispetto del decreto da parte del ministro della Salute, attivando progetti sperimentali per la cura dei pazienti». A dirlo è Silvia Maino, consigliere regionale del Gruppo Zaia Presidente.

«Ricordiamo che di cefalea cronica, cefalea a grappolo, emicrania, soffre circa il 10,2% della popolazione, senza poi contare tutti coloro ai quali la malattia non è ancora stata diagnosticata. Troppe persone ancora non si rivolgono ai medici per chiedere aiuto o, altre volte, la malattia viene sottovalutata. Il mal di testa, poi, non riguarda solo gli adulti, ed è molto diffuso purtroppo anche nei più piccoli. Tantissimi bambini ne soffrono in età scolastica, e può presentarsi già nei primi mesi di vita. Difficile per i più piccoli, quindi, avviare una normale e sana vita di relazioni con i propri coetanei. Così come è complicato anche per gli adulti, sottoposti a una serie di sollecitazioni come stress, lunghe ore davanti al pc, stanchezza. Tutti fattori scatenanti di tremendi attacchi di emicrania che possono durare anche diverse ore e, in alcuni casi, giorni, e che lasciano il fisico fiaccato anche una volta terminato il momento acuto. È quindi urgente prendere al più presto misure al riguardo, per poter aiutare in modo efficace tutti coloro che soffrono in questo modo».