Vittorio Veneto, 24 febbraio 2023 – Si è tenuto ieri sera sera, al Museo della Battaglia, a Vittorio Veneto (Treviso), l’evento promosso dal consigliere regionale Roberto Bet (Intergruppo Lega – Liga Veneta), dal titolo “La Marca: uno sguardo attraverso i numeri”, organizzato dall’Intergruppo Lega – Liga Veneta del Consiglio regionale del Veneto.
Sono intervenuti, oltre al consigliere regionale, il Direttore Direzione Sistema dei controlli e SISTAR (Sistema Statistico Regionale Veneto), Michele Pelloso, il Direttore U.O. del Sistema statistico regionale SISTAR, Francesco Alberti.
«Focalizzandoci sui dati, abbiamo potuto analizzare argomenti ad hoc per il territorio trevigiano – commenta Bet – dalla demografia al commercio, dal turismo all’occupazione fino alle dinamiche imprenditoriali. Abbiamo un quadro articolato e complesso del contesto socio-economico. Oggi siamo tutti tenuti a prendere decisioni: come e cosa fare, quando e perché. Si può scegliere in modo casuale e arbitrario, ma quando le decisioni che assumiamo hanno riflessi sulla popolazione e le risorse, diventa necessario compiere scelte informate. La statistica, come abbiamo visto stasera, è uno degli strumenti che ci offre dati attendibili e sistematizzati, indispensabile per capire, valutare, prevedere e decidere. Quotidianamente siamo sommersi da un volume di dati impressionante, fenomeno che i tecnici definiscono overload informativo, ma i dati devono essere elaborati e interpretati. Solo attraverso i numeri è quindi possibile svolgere delle approfondite analisi e le relative considerazioni sul contesto congiunturale socio-economico della Marca Trevigiana. E’ così possibile scoprire il Veneto attraverso l’andamento dei suoi settori trainanti, l’industria e il turismo, la crescita e l’export, ma anche poter avere una visione puntuale e concreta su aspetti meno conosciuti».
ALCUNI DATI
Tra i dati più interessanti, la variazione percentuale della popolazione residente in Veneto che negli ultimi 10 anni è complessivamente diminuita, ad eccezione della Provincia di Treviso. Dal 2011 al 2021 il Veneto registra -0,2%, a fronte di un -0,7% di media nazionale, ma nella provincia di Treviso si assiste ad un leggero incremento (+0,1%).
Ulteriore dato della provincia di Treviso che balza subito all’occhio sono i 125.886 addetti che lavorano in attività manifatturiere, settore trainante nell’occupazione che riveste il 36,7% della quota totale.
Riguardo all’Export Veneto, nel 2021 si è raggiunto un nuovo record, con una crescita costante a livello regionale e trevigiano. I primi settori sono quello della Meccanica, Moda, Arredamento e Apparecchi elettrici e i paesi che importano di più dalla provincia di Treviso sono: Germania, Francia, Usa e Regno Unito.
Altro dato interessante è la ripresa del turismo, in costante crescita dopo l’emergenza sanitaria, sia per il 2021 che per il 2022. I turisti che hanno visitato i 12 comuni delle “Colline del Prosecco” sono arrivati, nel 2021, per il 61,7% dall’Italia, per l’11% dall’Austria e per il 9,4% dalla Germania. Ripresa che, come spiegano i dati, non riguarda solo il settore turistico, ma il livello occupazionale in generale, basti pensare che negli ultimi anni nella provincia di Treviso il tasso di occupazione è salito al 68,2%, così come le assunzioni (la percentuale di variazione 2021/2022 vede una crescita dell’8,7%).
Altri temi affrontati nel corso dell’evento sono stati quelli dell’energia e della transizione digitale: i consumi di energia in Veneto, gli obiettivi sulle rinnovabili, la povertà energetica, le sfide per la pubblica amministrazione.
Quale è la situazione generale dell’economia, e del Veneto in particolare?
«Siamo in una fase congiunturale ancora di incertezza – spiega Michele Pelloso, direttore della Direzione Sistema dei Controlli e SISTAR – da un lato, il 2022 ha goduto della riduzione delle
restrizioni pandemiche e il conseguente aumento della produzione industriale e dei consumi, oltre che l’intensificarsi del mercato internazionale; anche il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza ha portato nuovi investimenti. Dall’altro lato, il 2022 è stato scosso prepotentemente dal conflitto tra Russia e Ucraina che ha portato, oltre che lutti e macerie, pesanti conseguenze economiche ancora in atto, accentuate dal rialzo dei prezzi delle materie prime, in primis quelle energetiche; prezzi che, negli ultimi giorni, hanno registrato una brusca quanto positiva contrazione. L’inflazione continua a giocare un ruolo di incertezza, anche se i segnali positivi che stanno arrivando dalla riduzione del prezzo del gas e da un clima di maggior fiducia fanno propendere, con cautela, ad un 2023 con risultati in miglioramento rispetto alle attese».
Come è la situazione nella provincia di Treviso?
«La provincia di Treviso – spiega Pelloso – raccoglie il 18,1% della popolazione veneta e rappresenta il 18,4% dell’intera ricchezza prodotta in Veneto; in valore assoluto, si tratta di oltre 27 miliardi di Euro. Particolarmente significativa è il ruolo della dorsale manifatturiera: nella provincia di Treviso l’industria pesa per il 33% del valore aggiunto regionale, 4 punti percentuali in più del dato regionale; siamo nel cuore del tessuto produttivo costituito dalla rete delle PMI, alcune delle quali vere e proprie eccellenze a livello internazionale.
Le esportazioni si confermano con valori superiori ai livelli pre-pandemici; i settori di punta sono le apparecchiature elettro-meccaniche, la moda, l’arredamento e, negli ultimi anni, i beni agroalimentari. La Germania rimane saldamente il primo mercato. Buone notizie anche dal turismo, in piena ripresa, a livelli quasi pre-pandemici per quanto riguarda gli italiani, mentre gli stranieri stanno tornando più lentamente.
Prospettive interessanti derivano dal sito Unesco “Le colline del Prosecco”, riconosciuto nel 2019, che rappresenterà un elemento di ulteriore valorizzazione del territorio della Marca».
«I dati ci dicono che la provincia di Treviso è la locomotiva del Veneto – commenta Roberto Bet – il 18,4% dell’intera ricchezza prodotta nella nostra regione proviene dalla Marca. I dati ci danno soddisfazione, parlano di ricrescita post-pandemia in molti settori. Il turismo è in piena ripresa, nei primi 10 mesi del 2022 c’è stato un aumento, rispetto al 2021, del 110,5% di arrivi da parte degli studenti stranieri sul territorio trevigiano. Numeri in salita, che riguardano anche il settore occupazionale, ma non basta “cavalcare” l’onda, bisogna anche stimolare la ricrescita. Oggi la nostra sfida più importante, per quanto riguarda settori trainanti come la manifattura, è di improntarla ai principi dell’innovazione digitale e tecnologica, oltre che al green, quindi maggior sostenibilità ed economia circolare.
E’ stata una lettura interessante quanto utile del territorio trevigiano, grazie all’analisi e alla comprensione di questi dati è possibile assumere decisioni importanti sulle migliori azioni da intraprendere, politicamente e strategicamente sul territorio. I dati sono fondamentali, ma devono essere elaborati dalla politica ed interpretati per programmare e operare le migliori scelte per il territorio».