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Granchio blu, Pan, Dolfin, Cestari (Lega – LV): “L’Europa ci aiuti a risolvere questa emergenza prima che non resti più nulla da salvare”
Pubblicato il 7 Marzo 2024

Venezia, 7 marzo 2024 – “Non vogliamo contributi ma che ci lascino pescare, pescare, pescare. Il più possibile. Quindi chiediamo una deroga alla pesca massiva in mare aperto, entro le 3 miglia dalla costa. Attività che oggi è vietata dalle direttive UE ma che risulta fondamentale per catturare le femmine del granchio blu che in mare aperto depongono milioni di uova ciascuna. E’ la prima delle misure urgenti che abbiamo chiesto al Parlamento Europeo, facendo sentire la nostra voce e ribadendo con forza le misure da mettere in campo immediatamente per affrontare questa emergenza. È cruciale trovare soluzioni urgenti e sostenibili che tutelino la pesca, il lavoro dei pescatori e il delicato equilibrio dell’ecosistema lagunare”.

Sono le parole dei consiglieri regionali dell’Intergruppo Lega – Liga Veneta Giuseppe Pan, Marco Dolfin (Capo Dipartimento Pesca per il partito in Veneto) e Laura Cestari che in questi giorni si trovano a Bruxelles.

“Insieme ad una delegazione di pescatori Veneti, categorie e rappresentanti delle cooperative e dei sindacati dei lavoratori del comparto, abbiamo portato la grave problematica del granchio blu che affligge il Veneto e l’Emilia Romagna in Parlamento Europa.
E’ importante agire subito, perché col l’arrivo della bella stagione la situazione potrebbe peggiorare ulteriormente. Abbiamo chiesto che l’emergenza venga affrontata in modo sinergico tra Unione Europea, Stato e regioni. E soprattutto vengano autorizzate misure efficaci per la cattura degli esemplari, come ad esempio la pesca a strascico entro le 3 miglia dalla costa. Questo intervento è necessario per cercare di rompere la catena biologica delle riproduzioni”.

“La Commissione Europea – proseguono i consiglieri regionali – deve considerare la peculiarità del nostro territorio, caratterizzato dalla presenza di coste basse e sabbiose che favoriscono la proliferazione di questa specie invasiva che distrugge le produzioni locali e la biodiversità.
Questa piaga non solo minaccia il sostentamento dei pescatori del Veneto e dell’Emilia-Romagna, sta infliggendo danni irreparabili all’ecosistema marino, alla nostra economia.
È cruciale trovare soluzioni sostenibili per combattere questa guerra. Come Consiglieri della Regione del Veneto, siamo determinati a difendere i nostri pescatori, le nostre tradizioni ed eccellenze, le nostre risorse che sono inscindibilmente legate alle nostre tradizioni e alla nostra identità. Al nostro fianco le eurodeputate Rosanna Conte e Paola Ghidoni, che ringraziamo per il sostegno e aver sollevato questa importante problematica in Europa. Il prossimo passo sarà la decisione governativa sul commissario a questa emergenza.
Oggi ad essere in difficoltà è la pesca, ma se non si prende subito in mano la situazione domani sarà il turismo a subire un durissimo colpo, perché il moltiplicarsi del granchio blu sarà un problema anche sulle nostre spiagge”.