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Finco (LV): «Raccolta funghi, approvata all’unanimità la modifica alla legge regionale: le Unioni montane avranno più autonomia nella gestione dei fondi»
Pubblicato il 11 Maggio 2021

Venezia, 11 maggio 2020 – «Il Consiglio regionale, nel corso della seduta odierna, ha approvato all’unanimità una modifica alla legge regionale che regola la raccolta dei funghi e che permetterà alle Unioni montane di avere una maggiore autonomia nella gestione dei fondi». Nicola Finco, vicepresidente del Consiglio regionale del Veneto e consigliere del Gruppo Liga Veneta per Salvini premier, commenta con soddisfazione l’approvazione di un progetto di legge, da lui depositato, per la modifica della legge regionale 23/1996, “Disciplina della raccolta e commercializzazione dei funghi”, per togliere il vincolo di utilizzo dei fondi introitati dalle Unioni montane con i permessi dei funghi.

«Ricordiamo che, fino ad ora, il 30% del ricavato della concessione dei patentini era destinato alle spese vive delle Unioni, dal personale ai costi di gestione, mentre il 70% era destinato alla cura del patrimonio boschivo. Con la modifica, eliminiamo questo vincolo, lasciando alle Unioni montane la libertà di definire le proprie esigenze in base alle diverse specificità territoriali e istituzionali. In questo modo, le Unioni avranno maggiore autonomia e libertà di movimento per coprire le spese di funzionamento e di personale, senza più dover gravare sulle amministrazioni comunali. Precisiamo che non viene messa a rischio la cura del patrimonio boschivo: semplicemente le Unioni montane potranno organizzarsi per lavorare nel migliore dei modi. Questa legge è frutto dell’ottima collaborazione tra consiglio regionale e territorio, in questo caso unioni montane. Nel futuro dovremo agevolare questi enti che ancora tante difficoltà hanno: dal personale alle risorse finanziarie che purtroppo negli ultimi anni hanno subito tagli importanti. Intanto ringrazio i colleghi per l’approvazione all’unanimità di questa modifica, nella consapevolezza di aver fatto un buon lavoro a favore dell’operatività delle nostre Unioni montane».