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Finco (LV): «Informazione televisiva locale a rischio per il ritiro delle frequenze e l’introduzione di nuove tecnologie: chiesto un incontro all’Agicom e al ministero»
Pubblicato il 2 Marzo 2021

Venezia, 02 marzo 2021 – «La messa all’asta delle frequenze per la diffusione del 5G, con il conseguente trasferimento del sistema radiotelevisivo nazionale sulle frequenze rimaste libere, può comportare fin dai prossimi mesi un grave rischio per il pluralismo informativo, soprattutto quello locale. Sono proprio le emittenti locali del Veneto, infatti, a correre il pericolo maggiore, dal momento che rischiano di essere schiacciate dalla creazione di un monopolio o dall’aggiornamento di tecnologie al quale non tutti gli editori e telespettatori non sono pronti. Come vicepresidente del Consiglio regionale del Veneto con delega al Corecom, e in quanto nominato dal Presidente Luca Zaia al tavolo TV 4.0 istituito presso il MISE, avevo già chiesto un incontro all’ormai ex sottosegretario alle Telecomunicazioni. Peccato che, proprio il giorno in cui era fissato l’appuntamento, il Conte governo sia caduto. Ho quindi scritto di nuovo al ministero e all’Agicom per chiedere quanto prima un nuovo incontro, in modo da tutelare le emittenti locali venete e garantire che tutti i cittadini, indipendentemente dalla zona in cui vivono, possano avere accesso all’informazione». A dirlo è Nicola Finco (LV), Vicepresidente del Consiglio regionale del Veneto.

«Combatteremo questa battaglia al fianco delle emittenti locali – continua Finco -. Sono mesi, ormai, che seguo questa partita così complessa. A giorni convocheremo un tavolo con gli editori e il Corecom per trovare una linea unica al riguardo. Le televisioni locali svolgono un ruolo fondamentale per la vita sociale e politica della nostra regione. Basti pensare alle informazioni di servizio fornite alla cittadinanza nel corso della pandemia. Non possiamo correre il rischio di perdere questo strumento così prezioso per la vita e la democrazia».