Venezia, 22 aprile 2022 – «Mantenere in piedi l’Operazione “Strade Sicure”, senza ridimensionare il numero dei militari impegnati, per mantenere in vita un presidio essenziale per la sicurezza delle nostre città, senza scaricare ulteriore peso sulle forze di polizia già in sofferenza per carenze di organico». A chiederlo, con una mozione depositata in Consiglio regionale del Veneto, è il consigliere regionale dell’Intergruppo Lega-Liga Veneta Marco Dolfin.
«Dal 2008 questa operazione ha permesso migliaia di militari, donne e uomini dell’Esercito Italiano, di essere a disposizione dei Prefetti per svolgere servizi di vigilanza a siti e obiettivi sensibili. Pensiamo, per esempio, ai centri per l’immigrazione, oppure ai servizi resi in occasioni particolari, come l’Expo 2015, il Giubileo, i diversi terremoti che hanno colpito il centro Italia, ma anche per presidiare luoghi particolarmente delicati, come siti artistici o porti e stazioni. Nel corso degli anni il numero di militari impegnato è stato progressivamente aumentato, fino ad arrivare a un massimo di 7.803 unità. Ora, però, il ministero della Difesa vorrebbe ridurre il contingente dispiegato, portandolo a 5mila militari. Un errore che porterebbe a una eccessiva diminuzione delle donne e degli uomini impegnati per la sicurezza delle nostre città, con il rischio di scaricare ancora una volta sulle Polizie locali un carico di lavoro insostenibile. È bene quindi non eliminare un contributo significativo a favore del Paese, la cui efficacia è stata determinata dalla tempestività di intervento, dalla capillare distribuzione delle forze sul territorio nazionale e dalla capacità di rischieramento delle unità in ogni condizione ambientale, fattori decisivi che in molteplici circostanze hanno assicurato la salvaguardia della vita umana e la tutela del bene comune».