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Cultura, Bet (Lega – LV): “Emendamento della Lega salva i Panevin in Veneto. Tutelata una tradizione millenaria”
Pubblicato il 21 Febbraio 2024

Venezia, 21 febbraio 2024 – “Pitost che perder ‘na tradision l’è mejo brusar un paese, dicevano i nostri vecchi, e finalmente un po’ di saggezza popolare è arrivata anche giù a Roma in Parlamento. Un emendamento approvato alla Camera, alla legge “sulla salvaguardia delle manifestazioni di rievocazione storica e del patrimonio culturale immateriale”, consente ora per legge l’organizzazione dei falò tradizionali, un riconoscimento che aspettavamo da tempo per chiudere definitivamente le polemiche che ogni anno riempiono i giornali i primi di gennaio”. Così il consigliere regionale trevigiano di Lega – LV, Roberto Bet. “I tradizionali Panevin che vengono bruciati nella notte tra il 5 e il 6 gennaio hanno un’origine arcaica, si tratta di un rito antichissimo che segna la fine dell’inverno e l’inizio della luce. Nei secoli è stato poi reinterpretato anche con significati cristiani, resta il fatto che da millenni viene ripetuto ed è tutt’ora molto sentito dalle nostre comunità. Questi falò vengono prima della nostra Repubblica, come ho dichiarato anni fa in qualità di sindaco, quando vestivo la fascia tricolore di Codognè: il Panevin non si autorizza, si fa, perché “viene prima del nostro ordinamento e delle nostre leggi, è un rito ancestrale”. Con questo emendamento approvato alla Camera, grazie alla Lega e in particolare al nostro parlamentare del territorio Gianangelo Bof, finalmente lo Stato riconosce queste tradizioni e le svincola da tutti i regolamenti e dalle leggi che si sono susseguite nel tempo. Il valore di queste tradizioni è oggi tutelato e spero che si giunga presto all’approvazione definitiva della norma”, conclude il consigliere regionale di Lega – LV, Roberto Bet.