Venezia, 28 gennaio 2021 – «Ho ricevuto moltissime sollecitazioni da parte degli ex soci di Veneto Banca che aspettano ancora di essere rimborsati attraverso il Fir, il Fondo indennizzo risparmiatori. Solo pochi mesi fa il Fir ha iniziato le procedure di rimborso, procedure che stanno andando a rilento. In molti non hanno ancora ricevuto nulla e coloro che hanno ricevuto un primo ristoro hanno ottenuto solo il 12% di quanto perso e non il 30%, cioè un anticipo. Non si può attendere ancora oltre. Per questo motivo, dopo averne discusso in maggioranza, ho depositato una mozione per sollecitare il Governo a far sì che i risparmiatori vengano rimborsati al più presto: una quota significativa di essi sono persone anziane che avevano acquistato le azioni, dopo anni di sacrifici, come forma di risparmio per la vecchiaia e che potrebbero avere urgenza di recuperare almeno una parte dei risparmi di una vita per poter soddisfare le loro necessità individuali e quelle dei propri figli o familiari». Ad annunciarlo è Marzio Favero, consigliere regionale del Gruppo Liga veneta per Salvini premier.
«Quando è esplosa la crisi di Veneto Banca ero sindaco di Montebelluna – continua il consigliere leghista -. Ho potuto toccare con mano la sofferenza dei risparmiatori e degli imprenditori che vedevano in Veneto Banca non un semplice istituto bancario, ma la loro casa, una certezza di garanzia per i loro risparmi e investimenti. E un discorso analogo deve essere fatto anche per gli ex soci di Banca Popolare di Vicenza. Oltre a questo tema è anche da porre particolare attenzione all’attività dell’AMCO, la compagnia incaricata del recupero crediti. Il nostro territorio è stato attraversato da una profonda crisi economica dal 2008 al 2018. Molte imprese hanno dovuto far fronte a grandi difficoltà. Alcune di loro non si sono mai riprese e hanno dovuto chiudere, con grande sofferenza delle famiglie dei lavoratori che ruotavano attorno ad esse. È di fondamentale importanza che le procedure di recupero crediti siano condotte con attenzione, equilibrio e umanità, anche in considerazione della ulteriore emergenza economica e sociale creata dal Covid. A fronte dei crediti incagliati, è dovere di tutti gli amministratori di AMCO salvare quante più imprese possibili». Peraltro è notizia degli ultimi giorni che i tribunali hanno particolare difficoltà a portare avanti il processo nei confronti dei responsabili del crac delle banche popolari venete, e questo a causa della carenza di personale. Si tratta di una situazione che sta angosciando gli ex soci che chiedono giustizia.