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Corsi (Lega – LV): “Pensiline assenti nei binari della stazione di Verona Porta Vescovo: R.f.i. proceda agli investimenti”
Pubblicato il 1 Dicembre 2021

Venezia, 1 dicembre 2021 – “Stazione di Porta Vescovo ancora senza pensiline: chi attende il treno oggi nel secondo scalo ferroviario di Verona è esposto a vento e intemperie”.
Così il consigliere regionale veronese dell’Intergruppo Lega – Liga Veneta, Enrico Corsi, presenta la mozione di cui è primo firmatario, depositata in Consiglio regionale.

“La mozione impegna la giunta regionale a farsi portavoce con R.F.I. affinché venga intrapreso un serio investimento per la Progettazione strutturale – spiega il consigliere – e per la realizzazione di nuove pensiline nelle banchine e nei marciapiedi dei binari della stazione di Verona Porta Vescovo che tutt’ora ne sono sprovvisti”.

“A Verona vi sono due stazioni ferroviarie – ricorda Corsi – la più importante è quella centrale di Verona Porta Nuova, interessata da circa 77.000 transiti giornalieri, per un totale di 28 milioni di utenti annui, risultando tra le prime 10 stazioni ferroviarie più trafficate d’Italia. La seconda è quella di Verona Porta Vescovo, storicamente la prima stazione ferroviaria di Verona, inaugurata nel 1847, molto utilizzata durante la dominazione austriaca. Una stazione servita da treni regionali nell’ambito del contratto di servizio stipulato con le regioni interessate, che si trova nella zona est di Verona. I binari però, come segnalato da numerosi utenti, sono purtroppo da sempre sprovvisti di pensiline che dovrebbero essere poste a copertura delle banchine o marciapiedi, poste lateralmente ai binari, a protezione degli utenti che attendono i treni”.

“Pensiline che servono soprattutto ora – prosegue il consigliere – nel periodo invernale, per ripararsi dal freddo, da vento, pioggia e neve, e nel periodo estivo per proteggersi dal caldo e dai raggi solari.
Questa mancanza è anche un bruttissimo biglietto da visita per la città di Verona, di spiccata vocazione turistica.

“Gli investimenti previsti dal Gruppo FS – aggiunge Corsi – sono ambiziosi per ammodernare le infrastrutture del Paese. Con il Pnrr si parla infatti di rafforzamento delle linee ferroviarie regionali interconnesse per migliorarne i livelli di sicurezza, potenziamento del sistema ferroviario utilizzato come trasporto pubblico locale, interventi per rafforzare il collegamento delle linee regionali con la rete nazionale ad alta velocità. Tutti gli investimenti per la rete ad alta velocità sono il cardine della politica di investimenti nelle infrastrutture per la mobilità sostenibile, ma non vanno dimenticate le stazioni minori, come quella di Porta Vescovo, che hanno la necessità di essere ristrutturate e modernizzate per accontentare l’utenza giornaliera”.