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Cestaro (Lega-LV): “Serbatoio del Vanoi, chiediamo trasparenza nella progettazione e condivisione con tutti i soggetti interessati”
Pubblicato il 10 Aprile 2024

Venezia, 10 aprile 2024 – “La progettazione del serbatoio del Vanoi venga monitorata in tutte le sue fasi. Si tratta di un progetto importante per la pianura, sia per la sicurezza idraulica che per la disponibilità idrica. Ma non si possono ignorare i dovuti aggiornamenti a seguito degli eventi climatici e ambientali degli ultimi anni. Tantomeno le caratteristiche geologiche del territorio sul quale dovrebbe insistere il progetto stesso. Visti i tanti aspetti da valutare, pertanto, si devono coinvolgere a maggior ragione tutti i soggetti interessati”. Con queste parole la consigliera regionale della Lega – Liga Veneta Silvia Cestaro introduce la mozione sul progetto dell’invaso, di cui è firmataria assieme al collega Giovanni Puppato e al presidente dell’intergruppo in Consiglio veneto Alberto Villanova, al capogruppo della Lega Giuseppe Pan e al presidente del Consiglio Roberto Ciambetti.

Continua la consigliera: “Ricordando che la progettazione è in capo direttamente al Consorzio di bonifica Brenta su incarico del Masaf (Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste), chiediamo alla Giunta regionale di presentare agli stessi le istanze degli enti locali direttamente interessati all’invaso del Vanoi. L’obiettivo è che questi ultimi vengano coinvolti nell’evoluzione e nelle valutazioni del progetto. Vogliamo, in altre parole, che i successivi passaggi avvengano nella massima trasparenza e condivisione, tenendo in considerazione le esigenze sia della montagna che della pianura”.

“Nel contempo, devono essere individuate ed esaminate tutte le alternative possibili per la “tesaurizzazione delle acque”, intesa come salvaguardia delle riserve idriche, per fronteggiare al meglio i periodi di siccità. Alternative peraltro già sperimentate dalla Regione del Veneto. E che sono state identificate nella “Strategia regionale per il contrasto di siccità e rischio idrogeologico” conclude Cestaro.