Venezia, 30 marzo 2022 – «Si attivi un registro delle centrali a cippato presenti in Veneto, per mettere in comunicazione il mercato della domanda rappresentato dalle piccole e medio-grandi centrali con l’offerta del prodotto. Un’opportunità in più per l’economia del nostro territorio, dal momento che potrebbe diventare una importante risorsa per qui boschi coltivati colpiti da eventi atmosferici disastrosi come Vaia o da danni causati dal bostrico». A dirlo è Silvia Cestaro, consigliera regionale dell’Intergruppo Lega-Liga Veneta, che al riguardo ha depositato una mozione in Consiglio regionale del Veneto.
«Ricordiamo che il cippato, come combustibile compreso tra le fonti rinnovabili, è una biomassa ecologica ed economica, che può essere impiegata sia per il riscaldamento domestico sia per il teleriscaldamento di piccoli e medi nuclei urbani. Per ottenere questo particolare combustibile si utilizza un processo tramite cippatrici e un processo di essicazione e stoccaggio, che va a trasformare gli scarti della lavorazione del taglio e della lavorazione degli alberi nel bosco e dalla potatura di piante nonché delle colture boschive dedicate a questa funzione. Implementare il ricorso a fonti energetiche rinnovabili e biomasse migliorerebbe di gran lunga la qualità dell’aria, così come sottolineato anche nel corso del convegno “Green New Deal ed energia rinnovabile dal legno”, svoltosi a Verona nel 2020, da AIEL, Ministero dell’Ambiente, Agenzie ambientali regionali e istituzioni come ISPRA e GSE. Per far in modo che questa fonte di energia pulita sia sempre più diffusa, è importante avere una completa conoscenza del mercato e incentivare la nascita di eventuali consorzi foresta. Nella mozione chiedo quindi di attivare un protocollo di intesa con Veneto Agricoltura affinché la stessa provveda alla creazione di un registro delle centrali a cippato presenti nel territorio regionale classificate in base alla produzione MWh (megawattora)»