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Brescacin (Lega – LV): “Sanità veneta in 3 anni assunti 3.321 professionisti della sanità, tra le prime regioni in Italia per assunzioni”
Pubblicato il 3 Ottobre 2023

Venezia, 3 ottobre 2023 – “La Sanità Veneta non è non sull’orlo del baratro. La difficoltà ad assumere medici e personale sanitario è un’emergenza nazionale e stiamo lavorando con ogni mezzo per risolvere la situazione, a casa nostra e non solo. Servono fondi e proposte, non certo il catastrofico allarmismo delle opposizioni. I cittadini hanno bisogno di risposte e servizi”.
Queste le parole della presidente della Commissione Sanità, Sonia Brescacin.
“Il risultato di oggi è frutto delle scelte della sinistra al governo negli ultimi 10 anni: sono stati tagliato i fondi alla sanità di oltre 37 miliardi, bloccate le assunzioni e creato i “tetti di spesa” del personale. E a causa di un’erronea programmazione ministeriale oggi sul mercato c’è un numero infinitamente minore di medici rispetto a quelli di cui l’Italia ha bisogno. Questo governo ha ereditato una situazione non rosea sul fronte della sanità. E passiamo ora alla nostra regione.
La Regione del Veneto si attesta tra le prime in Italia per numero di assunzioni nel comparto della sanità, tanto che nell’ultimo triennio si è sempre registrato un rapporto positivo tra il numero delle persone assunte ed il personale cessato, con un aumento complessivo dell’organico della sanità regionale, dal 2020 ad oggi, pari a 3.231 unità. Guardiamo all’anno scorso: nel solo 2022 sono stati banditi 114 concorsi (di cui 90 a tempo indeterminato per personale dirigente e 24 a tempo indeterminato per personale di comparto).
Certo, si può e si deve migliorare, ma è quello che stiamo cercando di fare per rafforzare la nostra sanità pubblica. Su tutti, un esempio: è partita del Veneto l’iniziativa legislativa di aumentare la remunerazione al personale dei Pronto Soccorso per le ore aggiuntive prestate dal personale medico pubblico. Soluzione che è stata estesa a tutto il Paese con legge nazionale. Ed è di questi giorni la firma del rinnovo del Contratto nazionale che incrementa la remunerazione per i medici. Non abbiamo bacchette magiche, lavoriamo silenziosamente per migliorare la situazione. Per quanto riguarda la Medicina Generale, tra le varie azioni intraprese, la Regione del Veneto ha avviato il nuovo percorso di Formazione-Lavoro che permette ai medici in specializzazione di assumere l’incarico di ambulatorio, creando un maggiore inserimento e attaccamento al lavoro. Attualmente sono quasi 800 i medici in formazione per diventare MMG e il bando prossimo porta una dote di altri 200 posti.
Per i corsi di Infermieristica dal 2020, quando i posti in Veneto erano circa 1.200, si è passati a circa 1.780 posti per iscrizioni alla facoltà di Infermieristica, grazie al lavoro che Regione Veneto ha portato avanti con le Università di Padova e Verona. Non abbiamo una bacchetta magica, ma stiamo lavorando a 360 gradi per i nostri cittadini e in questo momento accuse e allarmismi ci fanno solo perdere del tempo prezioso. Ringrazio i professionisti sanitari che ogni giorno prestano con impegno il loro servizio e la loro professionalità”.