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Brescacin (Lega-LV): «Giornata mondiale contro l’HPV: diffondiamo l’informazione e la cultura della prevenzione, non ha senso rischiare se la scienza offre strumenti sicuri ed efficaci»
Pubblicato il 3 Marzo 2023

Venezia, 3 marzo 2023 – «Domani 4 marzo si celebra la Giornata mondiale per la lotta contro il Papilloma Virus – HPV: una giornata che ci offre l’occasione per ricordare a tutti l’importanza della prevenzione, che ci permette di ricordare i grandi passi in avanti compiuti grazie alla scienza ma che ci obbliga a ricordare quanto ancora c’è da fare. La Regione del Veneto è in prima linea sul fronte della prevenzione attraverso la campagna vaccinale, indirizzata a ragazze e ragazzi, e attraverso gli screening. Nostro dovere è continuare a diffondere la cultura della prevenzione e della diagnosi precoce del tumore al collo dell’utero, per raggiungere l’ambizioso obiettivo che l’Organizzazione Mondiale della Sanità si è prefissa, quella di sconfiggere la malattia entro il 2050». Con queste parole Sonia Brescacin, consigliere regionale dell’Intergruppo Lega-Liga Veneta e presidente della Quinta commissione, interviene in occasione della Giornata mondiale per la lotta contro il Papilloma virus.

«In merito a questo tema c’è ancora molta confusione – continua Brescacin -: erroneamente si tende a pensare che la campagna di prevenzione riguardi solo le ragazze. Non è così: anche il genere maschile può contrarre il Papilloma virus che, nei casi più gravi, può condurre a carcinomi del pene, dei testicoli e uroteliali. In Italia si registrano ogni anno più di 500 decessi per tumore del collo dell’utero o cervice uterina. Un dato che fortunatamente è in continua e forte riduzione fin dall’inizio degli anni Ottanta, per effetto delle campagne di screening tramite il Pap-test, introdotto negli anni Cinquanta, che ha permesso di ridurre drasticamente l’incidenza e la mortalità, al quale, negli ultimi anni si è affiancato e sostituito un esame per identificare sulla superficie del collo dell’utero la presenza di DNA di papillomavirus (in sigla HPV-DNA test). Alla diagnosi precoce si affianca il vaccino. Il nuovo Piano Nazionale Vaccini, in corso di definizione, punta a una copertura vaccinale del 95% entro il 2030. Un target condiviso anche dalla Regione del Veneto. Nonostante le difficoltà incontrate durante le fasi più acute della pandemia, che hanno provocato un inevitabile rallentamento sulla chiamata, si è sempre conservata la capacità di prendere in carico i soggetti richiedenti la vaccinazione, mettendo in atto successivamente un’immediata ripresa e importante spinta sulla campagna vaccinale. È fondamentale che tutti sappiano che oggi, in Veneto, è prevista l’offerta attiva e gratuita della vaccinazione contro il papilloma virus (HPV) agli adolescenti di sesso femminile e maschile nel 12° anno di età fino al compimento dei 18 anni; ai soggetti di sesso femminile e a quelli di sesso maschile che non abbiano aderito o completato il ciclo vaccinale, fino al compimento del 25° anno di età. Questo perché, da studi scientifici, è emerso che le donne vaccinate contro HPV entro i 15 anni hanno un rischio molto ridotto di sviluppare tumori o lesioni pretumorali, per cui iniziano lo screening a 30 anni. Le donne non vaccinate contro HPV entro i 15 anni, invece, iniziano lo screening a 25 anni, in modo del tutto gratuito per loro. Un’opportunità da non lasciarsi sfuggire. Nel 2021 sono state invitate allo screening 323.304 donne con età compresa tra i 25-64 anni: l’86,7% delle donne ha eseguito un test HPV, mentre il 13,3% ha eseguito un Pap test. Informazione, prevenzione e screening, sono i punti fermi dell’azione regionale: è fondamentale diffondere la consapevolezza, perché non ha senso correre rischi inutili quando la scienza ci offre tutti gli strumenti sicuri ed efficaci per sconfiggere questa malattia. Trovate tutte le informazioni all’indirizzo https://www.regione.veneto.it/web/sanita/screening-cervicale».