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Brescacin (Lega-LV): «Azienda Zero, dalla centralizzazione delle funzioni risparmi per 75 milioni»
Pubblicato il 6 Luglio 2023

Venezia, 6 luglio 2023 – «E’ continuato l’esame in Quinta commissione del bilancio economico preventivo di Azienda Zero e dei risparmi conseguiti grazie alla centralizzazione delle funzioni. E quello che è emerso dalla relazione del direttore generale è che ancora una volta la decisione di riformare la sanità veneta, centralizzando gli acquisti sanitari, le gare pubbliche per l’approvvigionamento, le procedure per l’assunzione di nuovo personale, si è rivelato vincente, permettendo risparmi nel 2022 rispetto l’anno precedente per 75,3 milioni». A darne notizia è Sonia Brescacin, presidente della Quinta commissione consiliare e consigliere regionale dell’Intergruppo Lega – Liga Veneta.

«Importante è l’attività di gestione della distribuzione per conto di farmaci e di dispositivi per le aziende ULSS del Veneto – continua Brescacin -. Da febbraio 2022 è stata presa in carico anche la distribuzione di dispositivi per l’automonitoraggio glicemico. Se consideriamo solamente i farmaci generici, questa attività di logistica di distribuzione per conto dei farmaci permette di stimare il risparmio generato di 12 milioni di euro rispetto al 2021. Fra i servizi sanitari rientra anche il telesoccorso, per 3,6 milioni, e la plasma derivazione, quel processo attraverso il quale il plasma raccolto grazie alle preziose donazioni dei veneti viene lavorato secondo un processo industriale per ricavarne farmaci. Il Veneto è regione capofila dell’accordo NAIP (Nuovo accordo interregionale per la plasma derivazione) e quindi titolare del contratto con l’industria farmaceutica che si occupa della lavorazione del plasma, anche a nome e per conto delle altre 8 regioni e provincie autonome aderenti.  A fronte dell’impegno industriale, le regioni corrispondono all’azienda farmaceutica il costo della trasformazione industriale (conto lavorazione). Nel 2022 il Sistema sanitario regionale ha investito 41,7 milioni di euro per la produzione di farmaci derivati dal plasma (12,6 milioni per lavorazione; 29,1 milioni per raccolta e donazione). Se la Regione avesse dovuto acquistare sul mercato lo stesso volume di farmaci derivati dal plasma, il costo teorico complessivo sarebbe ammontato a 47 milioni. Questo significa che l’attività di plasma derivazione gestita dalla Regione permette un risparmio di 5,3 milioni annui».

«Doveroso un passaggio anche sulle gare centralizzate ICT (Information and Communication Technologies) in ambito PNRR: nel 2022 sono state sette le gare aggiudicate a seguito di procedure centralizzate, per un valore complessivo di circa 66,2 milioni di euro. Questo ha generato un risparmio di 3,4 milioni di euro l’anno: il costo complessivo medio annuo per il SSN per ciascuno dei 4 anni di fornitura (gare PNRR) è infatti di circa 16,5 milioni di euro, a fronte del costo complessivo annuale attuale per le stesse fattispecie (solo parte di manutenzione e assistenza ordinaria) è di 19,9 milioni di euro. Inoltre l’attività rispetto al 2021 è aumentata al punto che i risparmi del processo di acquisto centralizzato, rispetto ai prezzi storicizzati 2022, ha permesso di perseguire un risparmio complessivo in termini di minor spesa, tenuto conto dei prezzi delle precedenti forniture, di circa 44 milioni all’anno. Tutto questo, è bene ricordare – aggiunge il presidente della Quinta commissione -, si inserisce all’interno di una sanità regionale con i conti più che in ordine dal valore complessivo di 498 milioni di euro, che ha visto quindi crescere la sua capacità di curare non solo i veneti, ma anche chi viene da fuori regione».