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Brescacin (Lega -LV): “Affermazioni di De Luca offensive e indegne di un rappresentante delle istituzioni, i dati lo smentiscono”
Pubblicato il 1 Febbraio 2024

Venezia, 1° febbraio 2024 – “Le affermazioni del presidente De Luca non meriterebbero neppure risposta, tanto sono risibili e infondate. Non solo, risultano indegne per un rappresentante delle istituzioni, perché insultano e diffamano il lavoro e l’impegno di migliaia tra medici, infermieri, operatori sanitari. De Luca offende, in altre parole, quei professionisti che in Veneto e in tutto il Nord Italia garantiscono quotidianamente un servizio inestimabile nelle strutture sia pubbliche che private, nel territorio, offrendo una sanità spesso all’avanguardia, come peraltro dimostrato dai fatti” il consigliere regionale della Lega Nord – Liga Veneta Sonia Brescacin, presidente della V commissione regionale, risponde così a quanto dichiarato dal presidente della Campania Vincenzo De Luca.

“De Luca getta numeri senza calarli nel contesto. Se ha dati certi ed è sicuro di affari malavitosi, vada dal magistrato. Dal canto mio posso affermare che, secondo uno studio dell’Università Bocconi, la spesa media pro capite ospedaliera accreditata del Veneto è di 118 euro, contro i 161 della Campania e una media nazionale di 149. Mentre la percentuale di spesa per assistenza privata accreditata in Campania è del 20 per cento, rispetto a una media nazionale del 17,4 per cento. Se poi passiamo alla spesa per l’assistenza privata accreditata, in Veneto costituisce il 14,3 per cento sul totale; per l’assistenza privata sostenuta dal Sistema Sanitario in Veneto è pari a 334 euro pro capite, ben al di sotto della media nazionale pari a 400 euro e ai 431 della Campania. Non mi pare che questi numeri diano ragione a De Luca, al contrario lo smentiscono.

Non è neppure un caso se, come emerge dalle statistiche di Eurostat, tra Sicilia e Campania, ci sia una differenza di quattro anni di aspettativa di vita rispetto al Trentino: è merito di maneggi camorristici o di una sanità che funziona? È merito di magie se la Regione più attrattiva in mobilità sanitaria è la Lombardia, seguita da Emilia-Romagna e Veneto? Attraggono pure Liguria e Toscana, grazie a strutture come il Gaslini di Genova o l’Ospedale Meyer di Firenze. In Lombardia spiccano invece l’Istituto nazionale dei tumori e il San Raffaele, a Milano, in Veneto le cliniche Universitarie di Padova e Verona, per non parlare delle strutture oncologiche all’avanguardia in Europa. La sanità veneta e dell’intero Nord Italia non può essere infangata da affermazioni altamente gratuite quanto lesive.

Pertanto, auguro una pronta tutela della dignità e professionalità di quanti, a iniziare dall’assessore regionale fino a tutti gli operatori sanitari, pubblici e privati, operano in questo servizio straordinario” conclude Brescacin.