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Boron (Lega-LV): «Contratti pubblici: il governo dia ulteriori possibilità di aiutare le imprese che si aggiudicano gare pubbliche e che soffrono per il Covid-19. Presentata una mozione in Consiglio regionale del Veneto»
Pubblicato il 21 Gennaio 2022

Venezia, 21 gennaio 2022 – «In un momento di particolare crisi economica per le imprese che si aggiudicano appalti pubblici, si attuino particolari misure a tutela delle aziende, per evitare che le pubbliche amministrazioni aggravino i momenti di difficoltà che il settore produttivo sta attraversando. È quanto ho chiesto nella mozione depositata in Consiglio regionale del Veneto questa mattina». Ad annunciarlo è Fabrizio Boron, consigliere regionale dell’Intergruppo Lega-Liga Veneta.

«La pandemia da Coronavirus ha arrecato all’economia nazionale ed internazionale danni irreversibili tali da ritenere opportuna la tempestiva adozione di accorgimenti eccezionali anche nell’ambito degli appalti pubblici e delle concessioni, così da incentivare i necessari investimenti per far fronte alle ricadute economiche avverse verificatesi a seguito delle misure di contenimento del contagio e dell’emergenza sanitaria.  Il governo, sulla base già di alcune indicazioni dell’Unione Europea, ha già introdotto la possibilità di andare in deroga al codice dei contratti pubblici, per concedere alle imprese un po’ di respiro. Tutto questo, però, non basta. Nella mia mozione quindi chiedo alla Giunta regionale di intervenire presso il governo affinché la pubblica amministrazione, che appalta il lavoro, sia più elastica nelle sue rivendicazioni sull’impresa aggiudicataria della gara, prevedendo la possibilità di ritardare, nei limiti del possibile, la consegna dei lavori, non eseguire l’incasso della garanzia fideiussoria o di penali delle varie imprese in caso di ritardata consegna dei lavori  o forniture. Chiedo anche che siano garantiti ed erogati tempestivamente i pagamenti alle imprese, anche aiutando economicamente le amministrazioni pubbliche, magari con forme di collaborazioni con istituzioni finanziarie come Cassa depositi e prestiti. Purtroppo la crisi economica legata alla pandemia non terminerà a breve: dobbiamo ripensare la disciplina alla base della contrattualistica pubblica e facilitare il più possibile la vita a chi, come i nostri imprenditori, lavora ogni giorno per garantire lavoro a tante famiglie ed eccellenza alle pubbliche amministrazioni».