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Bisaglia (Lega – LV): “Riconoscere la fibromialgia come malattia cronica invalidante. Approvata all’unanimità la mia proposta di legge statale per dar voce agli “invisibili””
Pubblicato il 6 Febbraio 2024

Venezia, 6 febbraio 2024 – “Riconoscere la fibromialgia come malattia cronica invalidante. Il Consiglio regionale ha votato all’unanimità il Progetto di Legge statale che ho fortemente voluto per portare avanti la richiesta a livello nazionale. Purtroppo, anche in Veneto sono in aumento le malattie croniche e invalidanti e tra queste, la fibromialgia. E’ importante tutelare chi ne soffre. Con questa proposta legislativa statale chiediamo dunque di inserire, tra le malattie invalidanti che danno diritto all’esenzione dalla partecipazione alla spesa sanitaria, anche la sindrome fibromialgica”.
Sono le parole della consigliera regionale Simona Bisaglia, Intergruppo Lega – Liga Veneta, prima firmataria del progetto di legge ad iniziativa statale dal titolo “Disposizioni per il riconoscimento della Fibromialgia come malattia cronica e invalidante” che è stato appena votato in aula.
“E’ un impegno importante, che parte dal Veneto per aiutare i malati di fibromialgia nell’avere un aiuto, un supporto nelle spese sanitarie. Ricordiamo che la fibromialgia o sindrome fibromialgica è una forma comune di dolore muscoloscheletrico diffuso e di affaticamento che colpisce approssimativamente 1.5 – 2 milioni di Italiani. Sempre più donne, anche in Veneto, soffrono di questa patologia invalidante che spesso impedisce loro di compiere anche i normali gesti di routine e limita pesantemente la vita lavorativa. Nei casi più gravi, può essere necessario l’accesso urgente nelle strutture sanitarie pubbliche, con imprevedibili ricadute anche per quanto concerne il livello di abilità fisica, tali da costringere l’abbandono delle abitudini lavorative e sociali. Infatti, l’Istituto superiore di sanità la descrive infatti come “una malattia cronica caratterizzata da dolore diffuso, rigidità muscolare, disturbi del sonno, stanchezza cronica, e riduzione del tono dell’umore”, in grado di “compromettere lo svolgimento delle comuni attività quotidiane, oltre ad avere un impatto negativo sulla maggior parte degli aspetti legati alla qualità della vita”. Il dolore è parte della quotidianità e spesso chi ne soffre preferisce non parlarne, ma deve sostenere importanti spese sanitarie per curarsi”.

“Il progetto di legge statale di iniziativa regionale – prosegue Bisaglia – si pone quindi l’obiettivo di aiutare, attraverso il Consiglio regionale del Veneto, tutte le persone affette Fibromialgia, e che quotidianamente affrontano il dolore fisico, sociale e psicologico che accompagna la patologia. In particolare, nella proposta legislativa si prevede il riconoscimento della fibromialgia come malattia cronica e invalidante, le disposizioni specifiche per la cura e la tutela dei soggetti affetti da fibromialgia, la ricerca statistica tramite la definizione di apposite linee guida, per la realizzazione di specifici protocolli terapeutici e riabilitativi. E ancora, la realizzazione di campagne informative dedicate alla fibromialgia, infine la definizione della copertura finanziaria.
Per chi soffre di questa malattia, poter usufruire delle esenzioni per l’acquisto di farmaci e per le visite specialistiche (che attualmente sono completamente a carico dei pazienti) è un grande aiuto, e il nostro progetto di legge si pone l’obiettivo, ambizioso quanto necessario, di rappresentare e dar voce tramite l’istituzione del Consiglio regionale del Veneto a chi quotidianamente affronta il dolore fisico, sociale e psicologico che accompagna questa patologia. Il nostro intervento vuol essere un aiuto concreto per dare una risposta a quel grido di aiuto che non può più essere ignorato e che vede nel riconoscimento e nell’inserimento della fibromialgia nei LEA il primo, se non il più importante, traguardo. Una legge a tutela degli “invisibili”, diretta una volta per tutte a dissipare la coltre di indifferenza verso questa patologia”.