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Brescacin (Lega-LV): «Azienda Zero, procedure di acquisto efficienti e concorsi veloci: i numeri non mentono e dimostrano la validità anche amministrativa della sanità veneta»
Pubblicato il 20 Ottobre 2022

Venezia, 20 ottobre 2022 – «Dopo aver aggiornato la seduta da fine settembre, su richiesta specifica dei consiglieri di opposizione, oggi la Quinta commissione ha continuato l’esame della rendicontazione di Azienda Zero. Una relazione puntuale, quella del direttore Toniolo, che dopo le vuote critiche delle minoranze ha chiarito in modo preciso l’efficienza della nostra Azienda Zero in due settori specifici, quello delle procedure concorsuali e quello delle gare di acquisto centralizzate. E, ancora una volta, sono i numeri oggettivi, e non le parole, a dimostrare che il sistema di cui la Regione del Veneto si è dotato con la riforma di Azienda Zero funziona. Numeri che ci raccontano di un alto numero di concorsi conclusi in breve tempo e di gare organizzate senza spreco di personale e risorse». Sonia Brescacin (Intergruppo Lega-Liga Veneta), presidente della Quinta commissione Sanità, commenta così la relazione, nel corso della seduta odierna della commissione, del direttore di Azienda Zero, Roberto Toniolo.

«Il Crav, Centrale Regionale Acquisti per la Regione del Veneto, ha 33 dipendenti. Un numero contenuto, se confrontato con enti simili come l’Estar (Toscana), che conta 52 dipendenti, e l’Intercent-ER (Emilia Romagna), che invece di dipendenti ne ha 50. Il numero più basso di personale, però, viene compensato da una grande efficienza, come dimostra il valore delle gare bandite dal Veneto: 7,7 miliardi di euro nel solo 2021, che si sommano ai 5,5 del 2020 e ai 4,4 del 2019, per un totale di 17.6 miliardi in tre anni. Nello stesso periodo, per fare un confronto, l’Emilia ha bandito procedure d’acquisto per 11,5 miliardi, mentre la Toscana per 14,3 miliardi. E, in base ai numeri forniti dall’Osservatorio MASAN Bocconi (Management degli Acquisti e dei contratti in Sanità) su dati Anac, anche i tempi di aggiudicazione sono più bassi in Veneto: 117 giorni di media, contro i 183 di Toscana e i 296 dell’Emilia. E le procedure soddisfano appieno il fabbisogno delle Ulss, considerando che la percentuale di efficacia degli acquisti centralizzati si attesta sul -1%, contro il -13% dell’Emilia. Questo significa che non si sono rese necessarie altre gare, ottimizzando quindi fatica, risorse e tempo del personale dipendente», spiega Brescacin.

«Anche per quanto riguarda le procedure concorsuali – continua il presidente della Quinta commissione -, abbiamo avuto dati più che buoni. Nel solo 2021 Azienda Zero ha indetto 109 concorsi portandone a compimento 58, di cui ben 42 avviati nello stesso anno con una durata media di 155 giorni, contro i 63 della Toscana, che invece ne ha conclusi 55, ma con una durata media di 314 giorni. Questo significa che, mentre Azienda Zero è stata in grado di concludere i concorsi nel giro di pochi mesi, delle 55 procedure espletate nel 2021 dalla Toscana solo 14 erano state indette nello stesso anno, mentre le altre risalgono agli anni precedenti, arrivando persino al 2018. Numeri raggiunti con un personale, anche in questo caso, più contenuto: in Azienda Zero abbiamo dipendenti pari a 15,5 tempi pieni equivalenti, mentre in Toscana sono 20.E questo solo nell’ultimo anno preso in esame: tra il 2018 e il 2022 sono state 270 le procedure concorsuali espletate da azienda zero, per le quali sono arrivate 84.951 domande e da cui sono risultati idonei 28.403 candidati. Considerando che il sistema sanitario regionale ha circa 60mila dipendenti, questo vuole dire che ogni anno entra in organico, attraverso concorsi, circa il 12% del personale».

«Numeri obiettivi, quelli elencati in commissione – conclude Brescacin – basati su dati elaborati da enti terzi, quindi super partes, che non mentono e che rivelano come la riforma del 2016 che ha dato vita ad Azienda Zero è risultata vincente ed efficiente anche dal punto di vista amministrativo, oltre che clinico».