Venezia, 14 novembre 2022 – «Siamo stanchi di piangere i nostri giovani il giorno dopo a causa di un incidente stradale causato da chi si mette alla guida di automezzi sotto l’effetto di alcool o droghe. Dobbiamo tornare a fare educazione stradale nelle scuole implementando le campagne di sensibilizzazione fin dalla scuola secondaria di primo grado sul rischio del consumo di alcolici associato alla guida come una delle principali cause di incidenti stradali». E’ il senso della mozione depositata nei giorni scorsi dal consigliere regionale di Lega – LV, Silvia Maino e che impegna la Giunta regionale del Veneto a farsi portavoce presso il Governo italiano per chiedere interventi decisi sul problema del crescente numero di incidenti stradali nel nostro Paese, a causa dell’uso di alcool o droghe quando ci si mette alla guida: «Dobbiamo far capire ai nostri giovani quali siano i rischi altissimi nel mettersi alla guida sotto l’effetto dell’abuso di alcolici o droghe e che sempre più spesso si rivelano causa di incidenti stradali. Incidenti nei quali purtroppo muoiono tanti, troppi giovani. Chiediamo l’inasprimento delle aggravanti in caso di omicidio stradale per effetti di alcol e droghe, chiediamo di prevedere tavoli di confronto con le forze dell’ordine, le Ulss, gli enti locali e le associazioni di categoria interessate per valutare azioni di incentivazione a non bere per chi decide di mettersi alla guida e per un maggior controllo nei punti di principale aggregazione e sballo tra i giovani – continua il consigliere dell’Intergruppo Lega – LV, Silvia Maino – e ribadisco, di implementare le campagne di sensibilizzazione fin dalla scuola secondaria di primo grado del consumo di alcolici associato alla guida come una delle principali cause di incidenti stradali». Gli articoli 186, 186 bis e 187 del Codice della strada prevedono, nell’ordine, le pene in caso di guida in stato di ebbrezza e sotto l’effetto di sostanze stupefacenti che vanno dalla sanzione amministrativa pecuniaria alla decurtazione dei punti della patente, alla sospensione della patente fino all’arresto e confisca dell’auto. In entrambe le fattispecie di reato, nel caso in cui il conducente sia in stato di ebrezza e nel caso anche sotto l’effetto di sostanze stupefacenti e provochi un incidente stradale, si prevede che vengano applicate le aggravanti, quali il raddoppio delle pene, la confisca del mezzo e la revoca della patente. Tra l’altro, con l’articolo 589-bis del Codice Penale, inserito con legge 41/2016 , è già stato introdotto il reato di “omicidio stradale” attraverso il quale è punito, a titolo di colpa, con la reclusione (di diversa entità in ragione del grado della colpa stessa) il conducente di veicoli a motore in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti causa la morte di altra persona. «Evidentemente quanto previsto dalle leggi non è sufficiente a far capire quali siano i rischi reali quando ci si mette alla guida in stato di alterazione. E le statistiche parlano chiaro: nel 2021 i morti in incidenti stradali in Italia sono aumentati del 20% rispetto al 2020, anno in cui la situazione pandemica e le misure restrittive hanno di fatto limitato la mobilità e quindi diminuito gli incidenti stradali – continua il consigliere di Lega – LV, Silvia Maino -. Carabinieri e Polizia Stradale, che rilevano circa un terzo del totale degli incidenti stradali con lesioni, hanno reso disponibili i dati riferiti all’anno 2019 sulle contravvenzioni elevate per guida in stato di ebbrezza e sotto l’effetto di stupefacenti in occasione di incidente stradale. Nel complesso l’8,7% degli incidenti risulta essere alcol-correlato, dato stabile rispetto al 2018. Dobbiamo tutti insieme, come collettività, far ragionare i giovani per non gettare via la vita che è preziosa, a causa dello sballo di una sera», conclude il consigliere regionale (Lega – LV), Silvia Maino.