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Attività sportive e palestre – Villanova (ZP) e Rigo (LV): «Il nuovo Governo prenda subito il mano la questione palestre e piscine e permetta la ripresa delle attività sportive»
Pubblicato il 9 Febbraio 2021

Venezia, 9 febbraio 2021 – «Una delle priorità che il nuovo presidente del Consiglio dovrà affrontare non potrà che essere quella della riapertura, in totale sicurezza, delle palestre, delle piscine e dei centri sportivi. Queste attività sono ormai ferme da ottobre. Significa che tutti i lavoratori e le loro famiglie che ruotano attorno a queste strutture sono senza stipendio ormai da mesi. Come è possibile giustificare ulteriormente le chiusure, quando il mondo fuori ha ripreso a vivere e le persone si affollano nelle piazze o nei centri commerciali? Aprire almeno alle lezioni individuali permetterebbe ai gestori, agli istruttori e a tutti i dipendenti delle palestre di tornare a tirare un sospiro di sollievo e poter affrontare con più serenità i mesi ancora difficili che ci attendono». A dirlo sono Alberto Villanova, capogruppo in Consiglio regionale del Veneto di Zaia Presidente, e Filippo Rigo, consigliere regionale e vicecapogruppo di Gruppo Liga Veneta per Salvini premier.

«Il Comitato Tecnico Scientifico ha dato via libera alle linee guida per la ripresa, seppur in forma solitaria, alle attività – continuano i due consiglieri regionali -. Spetterà ora al Governo rendere questi indirizzi realtà. Ci auguriamo che i nuovi inquilini di Palazzo Chigi sappiano cogliere le esigenze di una categoria che già troppo, e ben più di altre, ha sofferto le restrizioni del lockdown. La Regione del Veneto, da parte sua, ha dato una risposta ai bisogni del mondo sportivo, stanziando 18 milioni di euro, il cui bando, organizzato insieme a Unioncamere, sarà pubblicato domani sul sito web della Regione del Veneto (www.regione.veneto.it) e destinato alle filiere più colpite, dall’intrattenimento ai parchi a tema. Tra queste, anche lo sport: club sportivi, corsi di danza, noleggio di attrezzature sportive, gestione di stadi e piscine. Invitiamo quindi tutti gli interessati a controllare i codici ATECO coinvolti nel bando per ottenere una compensazione, seppur parziale, delle perdite subite in questi mesi. Ciò che chiedono gli operatori del settore, però, non sono solamente soldi che cadono a pioggia dall’alto. Chiedono di poter lavorare, nella completa sicurezza loro e dei loro clienti, per poter portare avanti il loro mestiere e dare una rinnovata dignità ai propri dipendenti. Il Governo non può lasciar cadere nel vuoto queste legittime richieste».