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Andreoli (Lega-LV): «Comunità energetiche, approvata all’unanimità la legge per facilitare e promuovere una cultura della condivisione energetica e della sostenibilità»
Pubblicato il 28 Giugno 2022

Venezia, 28 giugno 2022 – «Ancora una volta il Veneto, con il voto di oggi in aula consiliare, ha anticipato i tempi del governo, grazie alla nuova legge per la promozione dell’istituzione delle comunità energetiche rinnovabili e di autoconsumatori di energia rinnovabile che agiscono collettivamente sul territorio regionale, precedendo i decreti attuativi ministeriali. Questo ci permetterà di diffondere in tempi ancora più rapidi lo strumento delle comunità energetiche, un meccanismo di solidarietà e sostenibilità che porta vantaggi a tutti. Allo stesso tempo la legge si propone di sburocratizzare le pratiche per la costituzione definendo opportuni protocolli d’intesa con i distributori locali di energia, le associazioni di comuni, sovrintendenza e gli altri soggetti interessati affinché queste forme di collaborazione, anche tra pubblico e privato, diventino realtà». Marco Andreoli, consigliere regionale dell’Intergruppo Lega-Liga Veneta e presidente della Terza commissione consiliare, commenta così l’approvazione all’unanimità della legge regionale per la promozione delle comunità energetiche, di cui è stato relatore nell’aula del Consiglio regionale.

«Ancora oggi pochi cittadini sanno davvero cosa sia una Comunità energetica. Ricordiamo che con questa espressione si intende un insieme di persone, imprese o enti pubblici che, tramite la volontaria adesione ad un contratto, collaborano con l’obbiettivo di produrre, consumare e gestire l’energia attraverso uno o più impianti energetici locali. Le comunità energetiche rappresentano quindi un modello innovativo per la produzione, la distribuzione e il consumo di energia proveniente da fonti rinnovabili. Tutto questo finalizzato alla lotta agli sprechi energetici e alla condivisione di un bene fondamentale a un prezzo concorrenziale, perché efficientare i consumi non è meno importante della produzione di energia, processo sempre più costoso alla luce dei recenti sviluppi geopolitici. La legge approvata oggi, che accorpa tre diversi pdl di cui uno presentato dalla Giunta regionale, mediante lo stanziamento di fondi adeguati e la stipula di questi protocolli d’intesa mira a promuovere, sostenere e favorire la costituzione delle Comunità energetiche, favorire Comuni e gestori pubblici di edilizia residenziale per le attività correlate alla diffusione e realizzazione delle Comunità energetiche, semplificare e uniformare i procedimenti autorizzatori correlati alla costituzione della Comunità. È prevista anche la costituzione di un tavolo tecnico per la riduzione dei consumi energetici che sarà istituito dalla Giunta regionale con rappresentanti del territorio e dei principali portatori di interesse. Questo avrà il compito di programmare attività di sensibilizzazione della popolazione rispetto all’autoconsumo e risparmio di energia, monitorare i fabbisogni energetici, diffondere buone pratiche, individuare modalità per la gestione efficiente delle reti energetiche anche attraverso la consultazione di ARERA, GSE S.p.A. (Gestore dei Servizi Energetici) ed ENEA (Agenzia Nazionale per le Nuove Tecnologie, l’Energia e lo Sviluppo economico e sostenibile) e la formulazione di proposte da sottoporre ai soggetti istituzionali e regolatori, oltre che alle comunità energetiche)».

«La Regione – continua il presidente Andreoli – prevede lo stanziamento di fondi a favore dei Comuni e dei gestori pubblici di edilizia residenziale pubblica per la diffusione di CER (Comunità energetiche rinnovabili) e AERAC (Autoconsumatori di Energia Rinnovabile che Agiscono Collettivamente), nonché per la promozione, la facilitazione e la diffusione delle Comunità e per la realizzazione di infrastrutture materiali e immateriali a servizio di queste. Verranno inoltre stipulati protocolli di intesa con i distributori locali di energia elettrica e con il Gestore dei servizi energetici – GSE S.p.A., finalizzati a facilitare la costituzione e il funzionamento delle CER, con il Ministero competente in materie di beni culturali per definire le condizioni necessarie all’ottenimento dei pareri e delle autorizzazioni necessarie alla costituzione delle CER e allo sviluppo di impianti per gli AERAC, con l’obiettivo di favorire il processo di decarbonizzazione e di mitigazione del cambiamento climatico, e con i Comuni e le associazioni di Comuni per semplificare e uniformare i procedimenti autorizzatori. Tutto questo permetterà di diffondere in modo esponenziale una cultura della condivisione energetica, oggi più che mai essenziale per combattere questo momento particolarmente complesso».