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Ambiente – Pan (Lega-LV): «Cementificio a Monselice, sì a combustibili alternativi a quello da rifiuti nel Parco dei Colli Euganei. Approvata la mia mozione»
Pubblicato il 11 Gennaio 2022

Venezia, 11 gennaio 2022 – «Venga valutato l’utilizzo di combustibile alternativo al Css, realizzato da rifiuti provenienti dal cementificio, all’interno del Parco regionale dei Colli Euganei: è questo quello che abbiamo chiesto con una mozione da me presentata e approvata oggi nel corso della seduta del Consiglio regionale del Veneto. Un ulteriore passo, questo, per la tutela di un’area unica per ricchezze naturali, paesaggistiche, ambientali, culturali e artistiche come quella che si estende nel padovano, dal Monte Venda a Monselice». A dichiararlo, dopo l’approvazione nel corso dell’odierna seduta del Consiglio regionale del Veneto della sua mozione, è Giuseppe Pan (Intergruppo Lega-Liga Veneta).

«Non siamo contrari alla produzione di materia prima, essenziale per l’edilizia, resa oggi ancora più difficile visto l’aumento dei costi delle fonti di energia, ma ci trova perplessi l’utilizzo di combustibili che abbiano una natura così dibattuta. Stiamo parlando di un tema già a lungo dibattuto tanto dagli amministratori locali quanto dai nostri rappresentanti in Parlamento. L’area tra Este e Monselice, vista la presenza in passato di ben quattro cementifici, necessita di particolari tutele ambientali, tanto più necessarie vista la specificità della zona. Consentire l’utilizzo del Css, il combustibile proveniente da rifiuti, da parte della cementeria nel perimetro del Parco regionale non è assolutamente compatibile con l’attività di tutela di questo luogo. In base al Piano Ambientale del Parco Colli, il cementificio non può utilizzare combustibile da rifiuti nel ciclo produttivo almeno fino al 2029. Il cementificio, però, ha respinto lo schema di convenzione approvato dal Comune, presentando anche ricorso al Tar che, lo scorso 23 settembre, ha dato al Comune di Monselice 3 mesi di tempo per valutare il rilascio del permesso di costruire un nuovo silos per lo stoccaggio di silicati di ferro. Sono quindi giorni cruciali per la conclusione di questa vicenda che metterebbe a rischio la salute dei cittadini e l’intero delicato equilibrio del Parco Colli, un luogo la cui principale destinazione dovrebbe essere quella del turismo e delle cure termali. Non possiamo perdere questa occasione. Per questo chiediamo alla Giunta regionale del Veneto di valutare, compatibilmente con le sue competenze, l’utilizzo di eventuali combustibili alternativi».