Cookie Consent by FreePrivacyPolicy.com
PROGRAMMA POLITICO
Torna alle news
Zen, Centenaro (Lega – LV): “Commosso e felice per aver contribuito con la mia petizione alla scarcerazione e alla concessione della grazia a Massimo Zen. La guardia giurata di Cittadella venne incarcerata per aver difeso la collettività”
Pubblicato il 25 Settembre 2025

Venezia, 25 settembre 2025 – “Mi sono emozionato quando ieri sera ho appreso la notizia. Nel mio piccolo, con la raccolta di firme che ho organizzato e che ha avuto il successo sperato e la visita in carcere a Verona, assieme al collega Marco Dolfin, ho contributo alla concessione di grazia a Massimo Zen da parte del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella”.  È da ieri sera visibilmente commosso Giulio Centenaro, il consigliere regionale padovano di Lega – LV, che, con la petizione per la grazia al vigilante di Cittadella, rivolta al capo dello Stato, ha contribuito alla sua scarcerazione. “Massimo Zen ha pagato a sufficienza il suo debito con la giustizia italiana per aver tutelato la sicurezza pubblica. Massimo Zen, 54 anni, ex guardia giurata di Cittadella nel 2017, intervenendo per sventare un assalto a un bancomat a Barcon di Vedelago, nel trevigiano, sparò al giostraio Manuel Major in fuga, e per questo venne arrestato e poi condannato a 9 anni e 6 mesi. Da quel momento è diventato un simbolo per tutti noi cittadini onesti, perché crediamo nella legittima difesa. Nel giugno scorso avevo scritto al Quirinale, allegando ben 1.500 firme, chiedendo di fare qualcosa per Zen che nel frattempo aveva perso quasi 30 chili: non riusciva più a mangiare per un problema ai denti, e il giudice gli aveva negato anche il permesso per le cure. Avevo chiesto anche l’intervento del nostro sottosegretario alla Giustizia Andrea Ostellari, padovano come me e Massimo Zen. Nella richiesta di grazia alla guardia giurata, il Quirinale ha sottolineato come sia stata concessa l’estinzione di tre anni e tre mesi della pena detentiva ancora da espiare, inoltre il presidente della Repubblica ha tenuto conto del parere favorevole espresso dal Magistrato di sorveglianza, del risarcimento del danno nella somma concordata con i congiunti della vittima, e delle condizioni di salute del condannato. Ora per Massimo Zen si aprono le porte dell’affidamento in prova ai servizi sociali, ma tornerà a casa a riabbracciare i suoi familiari. Per quel fatto la guardia giurata perse anche il lavoro alla Battistolli. Quando ieri sera l’avvocato di massimo Zen mi ha comunicato della concessione della grazia, mi sono commosso. Ringrazio tutti coloro che hanno creduto e hanno firmato la petizione per far liberare Massimo Zen, dai colleghi di partito alla tanta gente comune”, conclude il consigliere regionale di Lega – LV, Giulio Centenaro.